L’impietosa e funesta immagine di Collepasso nei primi due mesi 2017: ventidue defunti, tre nascite
25 Febbraio 2017Amare considerazioni, dopo l’ultimo funerale di ieri che ha accompagnato un’ancora giovane donna, moglie e madre adorata, verso l’ultima dimora.
Impietosa e, per certi versi, funesta appare l’immagine “demografica” di Collepasso in questi primi due mesi del 2017.
A fronte di ben 22 (ventidue) cittadini/e defunti/e (16 a gennaio, 6 a febbraio), solo 3 (tre) nascite. Un rapporto di 7 a 1!
Facendo sommarie proiezioni demografiche, Collepasso rischia di “sparire” completamente nel corso dei primi decenni della seconda metà di questo secolo.
Un’immagine funesta, da un lato, e impietosa, dall’altra, per un paese che “muore” soprattutto per/tra l’apatia e l’indifferenza di tutti, mentre tanti giovani ed intere famiglie ritornano ad emigrare o se ne scappano!
Ogni altro commento appare superfluo!
La ricerca e gli investimenti applicati possono essere fatti con capitali privati e ‘dal basso’. Ma difficilmente questi investimenti privati possono avvenire senza la ricerca di base fatta con l’intervento pubblico. Il privato non ha tanti soldi e capacità intellettuali. Lo dimostra la storia industriale italiana (vedi IRI) e più recentemente la Silicon Valley americana, dove gran parte della ricerca è avvenuta con fondi statali. Ora ovviamente ce la prendiamo con l’impiegato statale di turno che timbra il cartellino e va a farsi i cavoli suoi. Ma queste sono cazzate. Senza l’intervento pubblico e managers competenti (vedi i nostri Beneduce, Menichella, Mattei, etc.), saremmo ancora a fine ‘800.
Collepasso è uno dei tanti paesini del sud che paga lo svantaggio della localizzazione geografica periferica rispetto alla nazione ,ma soprattutto un’ eccesso di mentalità protezionistica ,ovvero manca mentalità imprenditoriale, tutti hanno paura di perdere denaro ,di essere truffati o che le cose possano andar male pur esistendo (da informazioni certe) elevate quantità di denaro depositato nelle banche, fra le più alte della provincia.
Chi emigra lo fà per avere la serenità del posto fisso ,statale o privato che sia.
Giovani e famiglie si spingono a Surbo per il cinema o centro commerciale.
Quindi di che ci lamentiamo ?
In ogni caso l’emigrazione riguarda l’intera nazione non solo il sud e qualsiasi cosa vada male si colpevolizzano le istituzioni. Vittorio Leo
ma mi chiedo se i nostri comuni fanno qualcosa per i pochi giovani neolaureati e diplomati invece di farli andare via, muovetevi sindaci!!! fate qualcosa se popete!!!
Coraggio…anche Neviano non è da meno di Collepasso,tutti i paesi del circondario hanno lo stesso problema,il sud muore e nessuno si muove,i giovani stanno scappando (hanno ragione),non si vede luce all ‘orizzonte.
Scusami perché quelli che ci sono adesso prendono lo stipendio lavorando ? Scusami non per disprezzare pensionati e statali, ma è la dura e cruda verità, l’economia di un paese è basata su investimenti, iniziative private e dal basso, e che iniziativa può avere uno statale oltre che fare eventualmente un secondo lavoro con le spalle coperte dal suo stipendio e magari “rubare” lavoro a giovani che magari avrebbero potuto avviare un’attività… per non parlare poi dei pensionati, con tutto il rispetto chi ci guadagna con i pensionati sono sindacati, infermieri e consulenti vari, anche essi statali nella sostanza, di che parliamo ?
Se il paese fosse in mano a questa gente (statali) le cose andrebbero certamente meglio. Grazie a Dio.
Tranquillo Pantaleo, non essere preoccupato, non tutti i mali vengono per nuocere. Se Dio ha voluto questo un motivo ci sarà, che Collepasso sparisca non è un grandissimo problema e penso che il mondo se ne farà una ragione. D’altronde da un paese fatto da statali e pensionati cosa ci possiamo aspettare ? Il futuro non è nelle mani di queste persone, grazie a Dio, lui sa cosa fare, la natura e l’evoluzione della specie la fanno da padroni, grazie del tuo contributo e ti ricorderemo a fine secolo !