Primarie: Renzi vince in Italia e a Collepasso. Emiliano primo in Puglia e in provincia di Lecce
1 Maggio 2017Come da previsioni, vince Renzi nelle primarie svoltesi domenica 30 aprile, in cui hanno votato (non sono, però, ancora noti i dati definitivi ufficiali) 1.800/1.900.000 cittadini. Una buona partecipazione in questo momento di crisi del rapporto cittadini-politica. Un dato, però, molto inferiore rispetto alle precedenti primarie: nel 2007 avevano votato oltre 3.500.000 cittadini (Veltroni fu eletto segretario con il 75,7%), nel 2009 oltre 3.000.000 e nel 2013 circa 2.800.000. In dieci anni si è praticamente dimezzato il numero dei partecipanti alle primarie. Solo in Puglia e in alcune aree del Mezzogiorno aumentano i votanti, che crollano, invece, in alcune aree del Nord.
Sebbene certa la vittoria di Renzi, non è ancora definitivo il risultato nazionale. Stranamente, dopo i primi dati “bombardati” quasi dodici ore fa con i primi scrutini (con 392.163 voti scrutinati, Renzi era al 71,1%, Orlando al 21,1% ed Emiliano al 7,8%), non sono stati comunicati ulteriori dati dal Pd nazionale.
Certi sono solo alcuni dati locali.
In Puglia (e in provincia di Lecce) vince Emiliano, che precede Renzi.
A Collepasso vince nettamente Renzi. Hanno votato 148 cittadini, che hanno espresso 113 preferenze per Renzi (76.35%), 26 per Emiliano (17.56%), 9 per Orlando (6.08%).
Anche a Collepasso si rileva il calo di partecipazione, già scarsa nelle precedenti primarie: nel 2009 votarono 235 cittadini (Bersani ottenne il 70%) e 204 nel 2013 (Renzi ottenne il 73,03%).
pantaleo, una piccola osservazione, che poco è, considerato quei 148 elettori, compreso, credo, ahimè anche lei.
Perché non hanno sospeso anche a collepasso le votazioni, come a nardò, considerato che c’erano anche “elettori” filonazisti e fascisti, non molti, ma c’erano. Perché inizialmente credevo che uno di quelli appoggiava il PD alle amministrative perchè alla fine era una roba de paese e de famija, ma vederlo andare a votare anche per le primarie mi è venuta qualche perplessità.