Rapinano il supermercato, ma la fuga dura poco: arrestati gli autori del colpo al Sigma

29 Gennaio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Pensavano di averla fatta franca i due malviventi che, con il volto coperto da un passamontagna, avevano preso di mira il supermercato “Sigma” di Supersano. Del resto, erano riusciti a fuggire con il bottino di poco più di mille euro dopo che, armati di una pistola scacciacani, avevano ripulito i registratori di cassa dell’esercizio commerciale poco prima dell’orario di chiusura, seminando il terrore tra i presenti. Ad attenderli fuori un’auto con a bordo due complici. La fuga della banda, però, è durata solo qualche ora. 

La macchina – una Renault Twingo di colore blu con la quale i delinquenti si sono dileguati imboccando la strada che conduce a Cutrofiano – è stata fondamentale per chiudere il cerchio. Dai filmati delle telecamere di videosorveglianza, infatti, sono emersi dettagli importanti per risalire agli autori della rapina. Le ricerche sono scattate subito tant’è che, a stretto giro, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Gallipoli, in collaborazione con i colleghi di Casarano, hanno chiuso l’indagine-lampo con il loro arresto.

La svolta è arrivata quando due pattuglie hanno visto la Twingo sfrecciare proprio davanti a loro: l’inseguimento si è concluso con la resa dei quattro malviventi che, hanno tentato invano di disfarsi dell’arma del delitto – la pistola scacciacani senza tappo rosso di colore grigio cromato, riconosciuta dalle vittime del supermercato –  lanciandola dal finestrino dopo essere stati braccati.

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La macchina, invece, è risultata rubata qualche giorno fa, il 27 gennaio per l’esattezza.

Insomma, alla fine gli uomini in divisa della ‘Città Bella’, coordinati dal tenente Francesco Battaglia, hanno stretto le manette ai polsi con l’accusa di rapina aggravata e ricettazione della gang composta da Domenico Dell’Avvocata 24enne, Angelo Carcagnì, 34enne Nicolas Masciullo, 21enne e Alagie Fatty 22enne del Gambia. Nelle tasche dei pantaloni dei quattro giovani sono state trovate monete e banconote di vario taglio: era il denaro del bottino equamente diviso. Per loro, insomma, si sono aperte le porte della Casa circondariale di Lecce a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

Fonte: clicca su leccenews24.it


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