Una bella iniziativa di un gruppo di giovani collepassesi: studiare “in compagnia” nella Biblioteca comunale
5 Ottobre 2017Vengo casualmente a conoscenza, tramite facebook, che un gruppo di giovani studenti collepassesi – tra cui Simone Brigante, Noemi Verducci ed altri – ha chiesto ed ottenuto dall’Amministrazione di utilizzare la Biblioteca comunale per “studiare in silenzio, ma in compagnia” (lunedì-venerdì, ore 9.00/12.00 e 16.00/19.00).
Mi piace molto l’iniziativa di questi ragazzi. Una bella iniziativa. Che sarebbe “ordinaria” in una situazione normale, ma che è “straordinaria” nell’attuale situazione di abbandono in cui versa la Biblioteca.
Rientrerebbe, infatti, nei compiti istituzionali di una Biblioteca pubblica permettere agli studenti di usufruire di spazi per lo studio (per sua natura, una Biblioteca è anche “Aula studio“). Purché, naturalmente, questa funzioni e sia aperta. A Collepasso, invece, la Biblioteca, “rimessa a nuovo” sei-sette anni fa grazie ad un finanziamento regionale di 110mila euro e inaugurata il 10 dicembre 2011, è chiusa e non funziona. Né svolge alcun ruolo di aggregazione e di stimolo culturale e sociale.
Il fatto, pertanto, che un gruppo di ragazzi abbia deciso di utilizzare e autogestire “in compagnia” uno spazio pubblico, anche solo (al momento) come “Aula studio”, è straordinario. Può rappresentare una “fiammella” di speranza perché la Biblioteca comunale riacquisti centralità nella vita culturale e sociale di questo paese.
Vorrei augurarmi che sia così e che i giovani “osino” sempre di più nella riappropriazione e nell’utilizzo attivo di spazi e strumenti che sono loro dovuti. Anche nel nome di Falcone e Borsellino, fulgidi esempi di legalità e coerenza per le giovani generazioni, ai quali è dedicata l’Aula consiliare, che, in effetti, è (o dovrebbe essere) principalmente l’Aula Magna della Biblioteca comunale, “luogo e motore” di iniziative, dialogo e confronto culturali.