Una ferma e definitiva risposta a mister Frottole, allenatore fasullo e millantatore

10 Gennaio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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logo-1Se qualcuno si accredita per lungo tempo come allenatore presso una squadra di calcio e poi, dopo una verifica presso la FIGC-LND, la società scopre che non è vero… o è un millantatore o un baro o un “bugiardo patentato”… in questo, sì… mister Frottole ha il “patentino”!

Un soggetto del genere, che, invece di tacere e nascondersi per la vergogna, si permette repliche offensive, deliranti, false e diffamatorie, non meriterebbe alcuna replica.

E’ proprio vero, come dicevano i latini, che… “nomen omen”!

Il soggetto “manca” dei più elementari principi sportivi e di civiltà… è “claudius” (termine che in italiano si traduce, guarda caso!, “claudicante”, “persona che zoppica”) nella verità.

Le ripetute e gloriose “gesta” di mister Frottole, che da anni insegue invano “farfalle” di promozioni e allori calcistici, sono ben note negli ambienti sportivi salentini. I suoi molteplici precedenti mi esenterebbero da qualsiasi replica. Rispondo solo per il dovere di difendere il buon nome e la dignità della Stella del Colle, per rispetto verso chi in questi mesi si è impegnato con serietà e per smentire deliranti dichiarazioni.

Nel merito:

1) I poco edificanti precedenti del soggetto erano noti anche alla società. Proprio per questo erano stati concordati (illusoriamente, visti i risultati) “patti chiari” e gli era stata offerta la reclamata possibilità di “riscattarsi”. Purtroppo, “il lupo perde il pelo, ma non il vizio”!

2) La pretesa “padronale” e irricevibile di avere “diritto di vita e di morte” sui giocatori e sulla società, con l’alibi di contribuire alle casse societarie, i continui cambi di umori e di giocatori (lo scorso anno la squadra  iniziò il campionato con una “rosa” e terminò con un’altra, come già stava succedendo quest’anno), le sue inqualificabili e brutali “sfuriate” contro i giocatori (con esclusione del remunerato e rifocillato “cocò magico”)  e l’illusoria pretesa di mettere i dirigenti l’uno contro l’altro sono stati varie volte censurati dalla società, sempre presente e disponibile alla soluzione di qualsiasi problema. Non a caso il soggetto ha messo in atto le sue sciagurate azioni proprio in un periodo di contestuale assenza mia e del vicepresidente. Per inciso, né questi né altri dirigenti sono mai “scappati”, come vaneggia mister Frottole, né sono stato mai lasciato solo, ma sempre supportato dal Direttivo, recentemente ampliato ad altri ingressi.

3) Mister Nomen Omen adduce motivazioni pretestuose e infondate. La “vile verità” è che il soggetto, in un momento di incontrollata ira, ha voluto “mandare tutto a carte quarantotto” per infantili “capricci” (ma anche “logorato” dai risultati poco brillanti ottenuti). Non aveva gradito la decisione societaria di svincolare un giocatore, da lui allontanato dalla squadra già un mese prima, sul quale aveva posto un diktat di “non svincolo” per squallidi e inconfessabili, sebbene a tutti noti, motivi personali. L’autonoma e giusta decisione societaria ha “mandato in bestia” il soggetto, che, preso da raptus, ha inveito contro un dirigente presente (oltre che telefonicamente contro la mia persona) e sobillato i giocatori contro la società, “decretando” (lui, unico “dux et rex”!) che tutti “si potevano svincolare” e “che non vi erano più soldi”! Naturalmente, tutto in assenza mia e del vicepresidente, che, pur lontani, si sono visti, alla vigilia degli svincoli, “bombardare” da telefonate da parte dei giocatori.

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4) Mai il capitano della squadra ed altri giocatori avevano posto alla società i problemi organizzativi esposti e riguardanti presunte carenze societarie. E quand’anche fossero stati posti all'”allenatore”, un tecnico leale (aggettivo sconosciuto al Neretino) avrebbe sollecitato un incontro tra società e giocatori per affrontare problemi certamente risolvibili con il confronto ed il buon senso. Oltretutto, la società non ha mai rifiutato alcun confronto e taluni problemi erano stati affrontati e risolti in tempi brevi. Il precedente segretario/magazziniere, ad esempio, allontanato per gravi scorrettezze societarie, era stato prontamente sostituito da un giovane serio, leale ed affidabile.

5) Certi assurdi, diffamatori e sgrammaticati scritti di mister Frottole su facebook (“I ragazzi mi hanno chiesto che erano stanchi di fare parte di una squadra dove nn ce societa la domenica lo spogliatoio veniva aperto alle 14,00 mezzora prima del fischio d’ inizio quando arrivava un solo dirigente incompetente”), finalizzati a giustificare palesi malazioni, sono certamente dovute agli effetti devastanti della sua “calciopatia delirante”, ma soprattutto al fatto che il “dirigente incompetente” – un giovane serio, disponibile, sempre presente e puntuale agli allenamenti settimanali e, alle ore 13.00-13.15, alle partite ufficiali – non “rispondeva” più, come il precedente, alle sue poco trasparenti esigenze e pretese, ma solo alla società e al presidente, com’era giusto che fosse.

6) A tal proposito, va rivelata una scomoda verità. Il precedente segretario/magazziniere, che ha goduto per lungo tempo di fiducia illimitata (e mal riposta) da parte della società ed era in possesso di tutte le password societarie (compresa quella dell’area riservata FIGC-LND), agiva di fatto in combutta con mister Frottole. Da “dirigente-allenatore”, quale risultava nel campionato di Seconda Categoria, nell’attuale campionato di Prima il segretario/magazziniere aveva “cartellinato” (certamente su esplicita pretesa dello stesso) lo pseudoallenatore 54enne come “calciatore”. A mia totale insaputa. La società era convinta che il soggetto avesse il “cartellino” di allenatore. In tale veste, infatti, continuava ad essere qualificato nella distinta domenicale preparata dal segretario e dalla moglie (anche lei dirigente) e come tale presentato agli arbitri. Dopo che ho scoperto, a seguito di una casuale verifica presso la FIGC-LND, che aveva richiesto il nominativo dell’allenatore “tesserato” (obbligatorio per una squadra di Prima), che mister Frottole non aveva mai avuto la qualifica di allenatore e dopo aver appurato le poco trasparenti operazioni e certi inverosimili “pizzini” del segretario/magazziniere all’insaputa della società, il Direttivo decideva di allontanare lui e la moglie, di cambiare tutte le password della società e avviare la ricerca di un nuovo e vero allenatore.

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7) Mister Frottole mi lancia offese personali gratuite e rabbiose. Lo compatisco. E’ intollerabile e calunnioso, però, che un acclarato millantatore e bugiardo dichiari che io non avrei “mai tirato fuori un centesimo” e  portavo “via I soldi dell’incasso destinati hai (sigh e sigh per l’incorreggibile “asineria”!) ragazzi nostri”… incassi non faraonici, considerata la bassa affluenza di tifosi locali, che non hanno mai “digerito” la decisione della società di affidare la Stella ad un noto e chiacchierato “avventuriero del calcio”.

8) Allo “smemorato di Nardò” ricordo che la società ha provveduto proprio recentemente al saldo dell’iscrizione alla Prima Categoria, consegnando all’arbitro l’assegno di € 808,50 richiesto dal Comitato regionale in occasione dell’ultimo incontro casalingo dell’11 dicembre con l’Ugento. Ricordo che le visite mediche di tutti i giocatori sono state pagate dalla società con il contributo del vicepresidente Mario Mele. Ricordo ancora che tutte le onerose e quotidiane spese di gestione (emolumenti mensili al custode del campo, materiale medico, supporto continuo del fisioterapista, lavanderia, pullman, manifesti, spese di affissione, spese postali e cancelleria, ecc. ecc.) sono state sempre evase dalla società. Sorvolo, poi, su altre importanti circostanze, che hanno permesso alla società risparmi notevolissimi.

9) Per quanto riguarda “scazzottate ingiurie e insulti” che mi vengono addebitati per lo spiacevole episodio avvenuto sul campo di Cutrofiano, non mi permetto di replicare né di “competere” con chi di tali truculente manifestazioni è “primus et magister”.

10) … dulcis in fundo… scrive mister Frottole su facebook: “la ASD STELLA DEL COLLE lo (sic e ancora sigh!) presa in terza categoria che veniva da un campionato finito a zero punti ,in due anni siamo in prima”! Se si tratta di una barzelletta, sorvolo… altrimenti, c’è da essere preoccupati sugli effetti devastanti di certa “calciopatia delirante”. Vorrei ricordare che la Stella, in questi sette anni di attività, è stata in Terza Categoria solo nel primo anno (stagione 2010-11) e che, grazie a mister Ivan Paterlini e alla stessa dirigenza che egli oggi vilipende, vinse il campionato e fu promossa in Seconda e l’anno dopo in Prima, dove vi rimase per due anni. L’unico allenatore che ha “portato in Prima” la Stella è mister Paterlini, ex giocatore di talento e vero allenatore, stimato dalla società, adorato dai giocatori e amato dai tifosi. Nella stagione 2014-15, dopo aver cambiato allenatore ed essere retrocessa in Seconda, la Stella ha avuto un calo notevole (per la cronaca, non ero io il presidente), posizionandosi in fondo alla classifica. Nonostante ciò, nella scorsa stagione, su richiesta della società, la Stella fu riconfermata in Seconda, svolgendo anche un campionato dignitoso. Nella corrente stagione accettai di chiedere il ripescaggio in Prima Categoria, viste le continue sollecitazioni e i progetti “gloriosi” del Neretino, nonostante la mia iniziale contrarietà. Il ripescaggio venne accordato all’ultimo momento solo per la rinuncia del Sogliano C. e, soprattutto, perché i gironi della Prima erano stati portati a quattro e le squadre iscritte erano tutte della provincia. Di cosa ciancia, allora, mister Frottole, quando scrive certe deliranti… frottole? Tra l’altro, all’inizio delle due stagioni calcistiche (2015-16 e 2016-17), il soggetto prometteva (millantando, come suo solito) staff, segretari e direttori tecnici di alto profilo, pronti, a suo dire, a seguirlo ovunque e a supportarlo in ogni sua azione. Non si è visto mai nessuno!

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logo-1Sorvolo, infine, su “avvoltoi e sciacalli” vari, appartenenti anche a società calcistiche di nota “qualità”, che, a vario titolo, hanno cercato di approfittare e strumentalizzare la situazione per rivalse personali. E’ curioso che ci sia ancora chi sceglie di “mettere il carro davanti all’…asino”!

Per quanto mi riguarda finisce qui la vicenda e non ci sarà più alcun “batti e ribatti”. La società valuterà se le “gesta” di tale personaggio debbano essere “declamate” anche alla Giustizia sportiva per evitare che simili soggetti continuino ad arrecare gravi danni alla credibilità del calcio dilettantistico.

Ho il dovere, infine, di ringraziare quei giocatori che si erano dichiarati disponibili a proseguire nel campionato. Spiace che gran parte di essi – condizionati e “narcotizzati” dal “cocò magico” – abbiano rifiutato l’incontro e il confronto che ho richiesto dopo il mio rientro. Il tempo è galantuomo e molti capiranno, come ha già fatto qualcuno, le vergognose gesta di certi personaggi che con l’etica sportiva ed il vero calcio dilettantistico non hanno nulla in comune.

Chi aspettava, come qualcuno assicurava, che la Stella del Colle subisse l’umiliazione di non presentarsi per quattro volte sui campi di calcio … oppure si presentasse per subire valanghe di gol … non conosce la dignità di una società, che in questi anni, nonostante le ultime e brutte vicende, è stata sempre rispettata per la sua serietà, ricevendo attestati di stima anche dal Comitato regionale e dal suo Presidente, che ringrazio ancora per l’attenzione e la disponibilità sempre dimostrate verso la società e la mia persona.

Pantaleo Gianfreda

Presidente Asd Stella del Colle

 

 


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