Lo stato pietoso e di pericolosità in cui versa la parte vecchia (e non solo) del Cimitero comunale
12 Ottobre 2017Una giovane signora mi passa accanto e ci salutiamo… ognuno va per la sua strada… poi, quasi timidamente, mi chiama e mi dice: “Pantaleo, guarda anche al Cimitero…”. Intuisco che si riferisca alle “inchieste” di questo blog su alcune situazioni del nostro paese. Mi spiega brevemente lo stato di pericolo in cui è costretta a “fare visita” ad una cara parente defunta, seppellita nella parte “vecchia” del Cimitero, e il più generale stato di degrado in cui versa l’area. In serata mi manda anche tre eloquenti foto.
Un po’ incuriosito e sentendomi “coinvolto”, il giorno dopo mi reco al Cimitero per un’“ispezione civica”.
La situazione è, in effetti, allarmante e conferma le preoccupazioni della giovane e solerte signora. I lotti dell’area più vecchia sono in uno stato pietoso e presentano anche rischi di pericolosità. Persino i “nuovi” presentano già alcune crepe.
Da anni i nostri amministratori – il sindaco Menozzi, l’assessore ai Lavori Pubblici Felline, il consigliere delegato al Cimitero geom. Perrone (e altri amministratori, suppongo!) – sono informati delle precarie condizioni manutentive e strutturali in cui versano i vecchi lotti cimiteriali, ma anche alcuni più recenti. Da anni i nostri amministratori, pressati dalle lamentele di tanti cittadini, garantiscono interventi che non ci sono mai stati né sono stati mai programmati.
Qualcuno mi fa notare anche lo stato di dissesto in cui versano alcuni punti della pavimentazione, realizzata solo pochi anni fa.
Mi raccontano di persone, soprattutto anziane, inciampate e “precipitate” per terra. Talora anche con conseguenze e danni.
Mi “fa senso” un particolare raccapricciante confidatomi dal custode, anch’egli esasperato dalle continue e giuste lamentale dei cittadini, ma anche dalle’”orecchie da mercante” degli amministratori. Quando si procede all’estumulazione di qualche defunto, talora succede che gli operatori vengano “investiti” da una cascata di acqua che fuoriesce copiosa dal loculo. Proprio a causa delle diffuse infiltrazioni, l’acqua permea le strutture fatiscenti dei lotti e “si deposita” nei loculi. Raccapricciante, per la verità… ma di crudo realismo!
Pareti impregnate di umidità, parti murarie scrostate e cadenti, inferriate marce, linee elettriche scoperte e “tamponate” alla “bell’e e meglio”, intonaci in agguato sulla testa dei visitatori, loculi divenuti probabilmente “depositi” d’acqua, pavimentazione dissestata… e tanto altro… come si può vedere dalle foto, più eloquenti di ulteriori considerazioni.
Si avvicina il 2 novembre, giornata dedicata alla Commemorazione dei Defunti. Non è il caso che l’Amministrazione comunale si faccia un serio “esame di coscienza” e si decida di programmare seri interventi di ristrutturazione e salvaguardia dei vecchi lotti cimiteriali?!? E che sia anche vigile nella realizzazione “a regola d’arte” di nuovi loculi?!? Persino nei lotti cimiteriali di recente costruzione si sono già verificate crepe e cadute di intonaci!
Se, come dicono, almeno a parole, intendono dimostrare reale rispetto verso i Defunti, gli amministratori hanno il sacrosanto dovere di intervenire con urgenza… anche per salvaguardare la sicurezza dei vivi!
Pantaleo Gianfreda
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Non ci siamo! Come si fa a trascurare il Cimitero ? Questa è un fatto, dapprima, di cul tura, di educazione e sensibilità. Il Cimitero e’ l’archivio dei nostri ricordi della nostra storia, il legame con il passato. Qui il terreno è zuppo di lacrime di dolore, l’aria echeggia di lamenti, qui sono le nostre origini e la risposta a tutto ciò….l’indifferenza di chi INDEGNAMENTE regge un amministrazione fatta di “dormienti”. Buona notte COLLEPASSO.
Pensavo che la bellezza di paese o citta’ si riconoscesse solo dalla buona tenuta delle sue strade, parchi,manutenzione delle scuole, cura del verde pubbblico, l’eccellente servizio agli anziani e disabili, sicurezza in generis ecc ecc….elementi abbastanza deficitari x Collepasso!!
Ora il colpo di grazia viene dalla conservazione del cimitero dove riposano i nostri compaesani e famigliari che ci hanno onorevolmente preceduto.
Cari amministratori…visto che li che un giorno andremo tutti , metteteci un occhio particolare affinche’ non si sprofondi nell’incuria totale e irreversibile.
Grazie Pantaleo per dare “voce” a chi non ne ha piu’ ma saprebbe contestare il luogo in cui riposa!
Il sindaco ha altro da fare. É impegnato a restaurare le sue nuove case. Meditate gente, meditate.
iL PROFETA GINO CHE FA’……….
E’ un’amministrazione che non sa gestire le priorità. Mi risulta che nel cimitero abbiano installato ascensori che non vengono mai usati. Quei soldi dovevano essere spesi meglio!