Un’incauta e indecorosa richiesta di convocazione del Consiglio da parte di quattro consiglieri di opposizione

16 Gennaio 2017 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Le feste natalizie sono ormai alle spalle, la Befana ha ripreso la scopa e se n’è volata via, la neve si è sciolta… e la politica collepassese riappare per quella che è…

Giovedì prossimo (19 gennaio), alle ore 16.30, si terrà il Consiglio comunale, già convocato per giovedì scorso e rinviato a causa della scomparsa del padre del sindaco.

Un Consiglio “particolare”. Per due motivi. Primo, perché è il primo del 2017 e tutti aspettano di capire se il nuovo anno “ha portato consiglio” oppure se continueranno le “perronate”, in particolare le rissose pantomime del “pistolero di Sant’Anna” che “spara a salve” con gran fracasso a “illegittima difesa” delle sue abusive e torbide pretese. In secondo luogo, perché il Consiglio è stato convocato su richiesta dei quattro consiglieri di opposizione, “guidati/gridati” dai “gemelli P2”, disastrosi e devastanti “licantropi” della politica collepassese, due ex sindaci (uno “destro”, l’altro “sinistro”) oggi “accomunati” da livorosa nostalgia per il “potere perduto” e da una smania di insana voglia di rivincita. Ai due Perrone si può ben adattare l’adagio latino “similes cum similibus facillime congregantur” o il dialettale “paru cerca paru e paru trova”!

L’istanza di convocazione è stata presentata il 19 dicembre con due distinte “richieste-fotocopia”… identico (comprese le virgole) il contenuto, distinte le richieste protocollate, scritte con caratteri diversi!

Finalmente – penserà qualcuno – l’opposizione si è mossa e, fattasi carico dei problemi della nostra comunità, chiede la convocazione del Consiglio per affrontare importanti questioni … chessò!!! … la “fuga” da Collepasso di tanti giovani e famiglie, le chiusure quotidiane di attività commerciali, la rotatoria della masseria Grande, l’utilizzo dei notevoli fondi comunitari, il nuovo PUG-Piano Urbanistico Generale (quasi pronto da sei anni), chiarimenti su un misterioso “testamento” e su una nota villetta abusiva, i “sette mesi di carestia” della grigia Amministrazione Menozzi, l’inesorabile e triste destino di un paese che sembra ormai “segnato” dall’insignificanza, dall’emarginazione e da una decadenza che appare inarrestabile, ecc. ecc. Niente di tutto ciò!

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I quattro, compreso l’interessato, hanno chiesto la convocazione del Consiglio con il seguente punto all’o.d.g.: “Incendio dell’autovettura del consigliere comunale di minoranza Perrone Salvatore. Ipotesi di azione intimidatoria”. La richiesta – identica e distinta – recita: “Nei giorni scorsi, un incendio ha distrutto l’autovettura del Consigliere comunale di minoranza Perrone Salvatore, parcheggiata all’interno del recinto della sua casa di abitazione; le cause dell’incendio non sono ancora note e, pertanto, non può escludersi alcuna ipotesi ed in particolare non può essere escluso che si tratti di un’azione dolosa, anche alla luce delle notizie di attentati a ritmo quasi quotidiano di incendi di auto nella nostra Provincia”.

Copia comparata delle due richieste (cliccare sull’immagine per leggere bene)

Ho approfittato dell’entrata in vigore della recente norma sull’”accesso generalizzato”, che dà diritto ad ogni cittadino di chiedere copia di atti amministrativi, per chiedere ed ottenere copia dei due documenti… leggeteli e fatevi un’idea!

Il noto “incendiario” politico, insieme a tre “grulli compari”, chiede e firma la convocazione del Consiglio con l’unico e squallido obiettivo di speculare politicamente sullo strano incendio della sua macchina “parcheggiata all’interno del recinto della sua casa di abitazione” (…ma non aveva detto che era di sua madre?!?)… e chiedere a quegli stessi consiglieri ripetutamente da lui offesi, minacciati e intimiditi di esprimergli solidarietà… su un fatto personale piuttosto strano, su cui stanno indagando le Forze dell’ordine senza che sia ancora emersa alcuna matrice dolosa del fatto e su cui la stessa Prefettura è andata cauta. Può un Consiglio comunale, che è Organo politico-amministrativo e non giudiziario né di polizia, discutere di “ipotesi” (sottolineo “ipotesi”, come scrivono i quattro “grulli”) di azione intimidatoria”?!? O “I Quattro dell’Ave Maria” non conoscono la lingua italiana e i poteri di un Consiglio (che non ha alcun potere investigativo) oppure cercano solo di strumentalizzare un “incidente”, avvenuto all’interno di una villa privata ed abusiva, per meschine e vergognose speculazioni di carattere politico.

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Che poi parli di “ipotesi di azione intimidatoria” chi in questi ultimi 20-25 anni è stato ed è maestro, sia dalla maggioranza che dall’opposizione, di costanti azioni intimidatorie in comizi, interventi consiliari e altro… è cosa veramente inaudita e disgustosa! Il 27 gennaio p.v., ad esempio, il soggetto dovrà rispondere presso il Tribunale per gravi frasi diffamatorie e minacciose usate nei miei confronti in un comizio del 26 agosto 2012. Lo stesso ex sindaco Vito Perrone ha denunciato a suo tempo l’ex sindaco Salvatore Perrone, suo attuale sodale e “compare” politico, ottenendone la condanna per diffamazione. Ora vanno d’amore e d’accordo (i napoletani direbbero…”….”). Che gran dignità… che serietà… che coerenza… in questa incredibile coppia politica “pitto-moresca”!

Certo, nelle due richieste di convocazione si coglie un certo imbarazzo da parte di qualcuno. Il cons. Alfredo A. Gianfreda, ad esempio, capogruppo nominale e primo intestatario della richiesta del suo gruppo, languida vittima di “angeli e demoni”, ha “freudianamente” posposto la sua firma a quella del cons. Vito Perrone, vera “anima nera” di questo vergognoso “mercimonio” politico e di un’alleanza contro natura di una certa desaparecida “sinistra” collepassese con il suo storico avversario.

Come è caduta in basso la politica! Come sono caduti in basso esponenti cosiddetti di centrosinistra, succubi di un soggetto protagonista di tante vergognose “gesta”. Una sinistra seria e onesta avrebbe dovuto al più chiedere la convocazione del Consiglio per esprimere solidarietà alle tante “vittime” di Salvatore Perrone, per “fare luce” sulle sue tante oscure “vicende” e sugli incredibili “funambolismi” familiari e legali che impediscono alla comunità collepassese di usufruire di quei 30-40 mila euro che dovrebbe versare da anni alle casse comunali per sanare i suoi abusi…

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Al di là del merito – non può essere certo un Consiglio comunale ad esprimersi od indagare su un’”ipotesi” (!!!) -, una cosa è certa: la richiesta di convocazione del Consiglio da parte dei quattro consiglieri è perlomeno incauta… certamente indecorosa!

Pantaleo Gianfreda

La richiesta firmata da Salvatore Perrone e Rocco Sindaco

La richiesta firmata da Vito Perrone e Tonino Gianfreda


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Pantaleo Gianfreda