L’azienda leader provinciale del “caro estinto” ha sede a Collepasso, nel “quartiere Aluisi”

4 Gennaio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Circa un mese fa – precisamente il 15 dicembre – è apparso sul “Quotidiano” un articolo che poneva in risalto (anche con foto) i successi e l’inventiva di un’azienda di Collepasso. Un’azienda particolare. Florida e “viva” più che mai. Grazie a chi… non è più vivo! Un’azienda dall’”ossimoro incorporato”, considerato che è la morte – ma per non turbare alcuno la chiamerò Tànato, come gli antichi greci – che le dà vita! Più Tànato è all’opera con la sua “falce”… più “grano” (meglio, “grana”) entra nel “granaio” dell’azienda!

Che deve fare un povero “scribacchino” come me in questo caso? Congratularsi e augurare il classico “ad maiora”? … piuttosto ambiguo nella fattispecie… significherebbe augurare più “dipartite” per permettere maggiori “successi” all’azienda… il classico, stando al latino, “mors tua vita mea”! Ora poi che i dati demografici ci consegnano la stratosferica (per il nostro piccolo Comune) cifra di ben 99 “falciati” nel corso del trapassato anno, quel “ad maiora” potrebbe essere inteso come auspicio assai sinistro per tutti noi collepassesi!

Per cui, i tanti che continuano a chiedermi come mai non abbia ancora pubblicato l’articolo su questo sito, spero che capiscano la mia “ritrosia”, che non disdegna certo apprezzamenti per i successi e le innovazioni di un’azienda nostrana, ma che esprime soprattutto l’auspicio che Tànato “falci” quanto meno possibile nel campo dei “saracini” … “’Na botta alla ‘utte e una allu tampagnu” così palesemente contraddittoria da rendere inconciliabili i due auspici, perché è ovvio che senza Tànato “non c’è trippa per i gatti”…. Siccome, però, “polvere eravamo e polvere ritorneremo”, è pur legittimo che ci sia qualcuno che aiuti le nostre “polveri” a riposare nel modo migliore possibile e i congiunti a vivere nel modo meno traumatico possibile il momento.

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L’articolo del Quotidiano (“Consolo” addio, c’è il catering e per i più esigenti la bomboniera) è stato pubblicato in occasione della prima fiera tenutasi a Miggiano sul “business del caro estinto” e riporta in evidenza la foto di Tony, contitolare della “straripante” agenzia familiare di pompe funebri “Aluisi srl”. Un business, scrive il giornale, “che sembra non conoscere crisi” e che offre “servizi” sempre più aggiornati e innovativi, in cui l’azienda nostrana è all’avanguardia: “Le agenzie curano l’immagine e cercano di offrire nuovi servizi, come la Aluisi srl di Collepasso, con diverse sedi in tutto il Salento: omaggia i clienti che li scelgono, con un servizio catering dopo il funerale” … e giù una serie di considerazioni da parte del nostro Tony, che con toni manageriali elenca gli efficienti e innovativi servizi offerti dalla “Aluisi family” alle family in lutto, che inducono anche i più “saracini” a dire sempre “A lui sì”!

Toh… A lui sì! Sarà un caso o un “segno del destino”?!? Sarà nel cognome il segreto del successo di un’azienda familiare cui, almeno in certi “topici” momenti, non si può dire mai di no, ma solo sì?!?

Un’azienda creata dall’indimenticabile amico Cosiminu, persona “di grande fiuto” e socievole, la cui presenza tra amici in piazza era sempre gradita… almeno sino all’apparire (pur raro) di don Celestino, che costringeva gli astanti alla fuga o ai debiti e invisibili (agli occhi “celestini”) touchements (in alto, in basso o al centro)… Si mormorava, infatti, che la contemporanea e contigua presenza dei due “fuori dagli orari di lavoro” portasse “iella”. Si racconta, a tal proposito, che le notorie “iettature” dell’emerito parroco erano state rivolte una volta verso un tale e che lu Cusiminu, presente alla “iattura” e conoscitore dei “poteri celestiali”, era accorso come un fulmine ad offrire i propri “servigi” all’inconsapevole famiglia del malcapitato “iellato” qualche ora prima che, come predetto dal profeta Celestino, questi esalasse  l’“ultimo respiro”…

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Questo e altri “culacchi” si raccontavano una volta su Cosiminu e don Celestinu, un duo un tempo imprescindibile quando la Signora Tànato invitava a salire su un particolare carro ed essere “accompagnati” in Chiesa…

Per cui, pur facendo i debiti scongiuri (nel modo più gradito ad ognuno), onore alla grande e ramificata “family”, tutta “acquartierata” nel sempre più vasto “quartiere Aluisi”… lunga vita ad essa e, soprattutto, ad ognuno di noi!

Pantaleo Gianfreda

Di seguito l’articolo (cliccare sull’immagine per leggere bene)


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