Le occasioni e i finanziamenti mancati della sonnolenta Amministrazione per Castello, Biblioteca e altro

3 Gennaio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ieri apro il giornale e tra i tanti titoli mi colpisce uno in particolare: “Sette milioni per ‘risvegliare’ la bellezza dimenticata del Salento. Sette i Comuni che beneficeranno dei finanziamenti della Presidenza del Consiglio”. Ottenuti grazie ad un bando nell’ambito del progetto “Bellezz@ – Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, che mira a mettere in luce la bellezza di alcuni luoghi di cultura dimenticati o non abbastanza valorizzati nel nostro Bel Paese. Penso subito al nostro Castello, la cui parte superiore è in stato di oblio e abbandono, e alla Cappella dello Spirito Santo, chiusa e in degrado da anni, che, essendo ancora privata, potrebbe essere oggetto di un intervento “autoritativo” da parte del Comune e di un progetto di risanamento e valorizzazione.

Cappella dello Spirito Santo

Per un attimo “mi si apre il cuore”, illudendomi di poter leggere tra i sette Comuni quello di Collepasso. Pia illusione. Non c’è. Ce n’è, invece, uno “ad un tiro di schioppo”, la minuscola Seclì, che ha ottenuto 1milione 650mila euro per il recupero e restauro della parte superiore del Castello dei Principi Sanseverino, il cui pianoterra è già restaurato e fruibile da tempo (situazione identica al nostro Castello).

Pochi giorni fa un’altra notizia: “A 135 Comuni pugliesi i fondi regionali per la Biblioteca di Comunità”. Finanziati con i primi 20 milioni (sui 100 complessivi) del bando regionale “Smart In Community Library” per la promozione della lettura e della cultura in Puglia. Un bando rivolto a enti pubblici (anche in forma associata) e privati per progetti innovativi di biblioteca, con modelli di gestione sostenibili basati anche sul coinvolgimento di istituzioni culturali e scientifiche, associazioni culturali e altri partner impegnati nei campi dell’innovazione, della cultura, della conoscenza e valorizzazione del territorio. Uno strumento formidabile di promozione culturale promosso dalla Regione, che ha visto una partecipazione straordinaria: ben 169 i progetti presentati, di cui 135 ritenuti ammissibili. Tra i 135 (e tra i 169) nemmeno “l’ombra” del Comune di Collepasso.

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Tra i Comuni finanziati, primo in graduatoria Racale, che ha ottenuto circa un milione e 300mila euro per realizzare una vera e propria “piazza del sapere”, che sorgerà nell’ex mercato coperto. La struttura sarà riqualificata e verrà creato uno spazio polifunzionale con teatro, sala mostre, cinema, sala conferenze, uno spazio bimbi, un bar e una sala comune di lettura. Al piano superiore una stanza studio ed una sala 3D. Persino il terrazzo verrà utilizzato per spazi lettura e giochi e una sezione gamification (l’originale sistema dei “videogiochi in biblioteca”, basato sull’esigenza di coinvolgere una fetta più ampia di utenti e di cambiare la sensazione che la biblioteca trasmette alla collettività: da luogo silenzioso per pochi intenditori di libri ad incubatore di cultura e di nuove prospettive con spazi ampi dedicati allo studio, ma anche alla socializzazione e condivisione di idee e passioni, ariosi e ben illuminati, in linea con i moderni standard di design). Tutti gli ambienti saranno accessibili con pavimento tattile, ascensore, audiolibri ed altri sistemi di lettura per ipovedenti e particolare importanza sarà riservata al risparmio energetico, con luci led e pompe di calore.

Tutto ciò succede a pochi chilometri da noi, non nell’”altra Italia” o nell’altro mondo.

Non succede a Collepasso, dove una sonnolenta Amministrazione non ha alcuna capacità di programmazione e si lascia sfuggire le innumerevoli occasioni di finanziamenti per progetti culturali e infrastrutturali seri e credibili che “piovono” da ogni parte: direttamente dalla Comunità Europea e dallo Stato e, soprattutto, dalla Regione, che ha avviato già da anni i Piani operativi regionali (P.O.R.) 2014-2020 che prevedono l’utilizzo di oltre sette miliardi di finanziamenti comunitari (più altri due provenienti dallo Stato) per la sola Puglia.

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Le Amministrazioni più sensibili e attive sfornano da tempo progetti “a raffica”. Il nostro amato sindaco Paolo Menozzi, la vicesindaca Maria Rosa Grasso, gli assessori Ada Ria, Gino Mastria, Luigi Felline & company, invece, dormono… tronfi nelle loro inutili cariche e “felici e contenti” della loro insipienza amministrativa… mentre Collepasso va sempre più alla deriva e i giovani (e non solo) se ne scappano!

Pantaleo Gianfreda


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