“Passeggiata per la vita” nel ricordo di Luana, Giovanna, Valentina (e tante altre) e per la prevenzione dei tumori al seno

26 Ottobre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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È ancora vivo il ricordo e il diffuso turbamento provocato dalla “strage” di giovani donne a Collepasso a causa di quel brutto e maledetto male che colpisce in particolare le donne.

Luana

Luana, Giovanna, Valentina, Francesca e tante altre, giovani e meno giovani, saranno presenti nel ricordo e nella pietà di tante/i cittadine/i, che parteciperanno numerose/i (mi auguro) domenica 28 ottobre a Collepasso (ore 9.00, piazza Dante) alla “Passeggiata per la vita”.

L’iniziativa è organizzata dall’associazione “Donne Insieme Mina Venuti”, con il patrocinio del Comune e l’adesione di diverse associazioni, per una giornata di sensibilizzazione sui tumori femminili nell’ambito della “Campagna Nastro Rosa”, che si svolge annualmente nel mese di ottobre.

Giovanna

Ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno con l’obiettivo di sensibilizzare e incoraggiare le donne a conoscere e controllare il proprio corpo. Il ricordo e il dolore per le nostre giovani concittadine e la preoccupazione di tante altre donne devono spingere tutti, in primo luogo le Istituzioni, ad un maggiore impegno per combattere il male con un’incalzante informazione e tanta prevenzione. Molti, dopo l’ulteriore decesso nel luglio scorso, si aspettavano dall’Amministrazione comunale qualche seria iniziativa, con il coinvolgimento di Asl ed enti e associazioni del settore, per indagare e capire possibilmente i motivi di questo “accanimento” del male a Collepasso verso giovani donne.

Valentina

Dopo il mio articolo sulla scomparsa di Valentina (vedi), mi scriveva una giovane donna: “… ho letto gli articoli, ho letto quello del 2008 e l’ultimo dove si parla del problema che devono affrontare sempre più donne a Collepasso. Vorrei sapere se davvero nessuno si sta “muovendo”, se non esiste nessuno che abbia preso in considerazione l’idea di fare qualcosa, se ci sarebbe comunque qualcosa da fare e cosa. Chiedo a livello informativo perché proprio ieri hanno dato la brutta notizia  anche a me: tumore alla tiroide! Devo sottopormi ad intervento nel giro di trenta giorni, mi sono rivolta al Vito Fazzi dove ho sentito un discorso tra medici che dicevano “Vedi? Un’altra ragazza giovane di Collepasso”. Se c’è qualcosa da fare sarò lieta di aderire a qualunque iniziativa”. Dopo l’operazione quella giovane donna sta meglio, ma bisogna stare costantemente “in allerta” perché il male è sempre dietro l’angolo, pronto a colpire.

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Domenica 28, in piazza Dante, sono previsti prima i saluti della presidente onoraria dell’associazione Anna Marzo, del sindaco Paolo Menozzi e di rappresentanti delle associazioni, coordinati dal dr. Antonio Luperto, Fisiopatologo della riproduzione, da anni in prima linea in questa battaglia in difesa delle donne e per la prevenzione (v. intervento su questo sito). Poi, con lo slogan “A Collepasso prevenzione e sport si tingono di rosa” seguirà la “Passeggiata per la vita”, camminata non competitiva a passo libero, aperta a tutti i cittadini, che si snoderà per il paese su un percorso di 4-5 chilometri. Ad ogni partecipante sarà richiesta una simbolica quota di iscrizione di € 2,00 e saranno consegnati i gadget identificativi, gentilmente concessi dagli sponsor dell’evento.

La “Campagna Nastro Rosa”, promossa in tutto il mondo e organizzata ogni anno in Italia dalla Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori), fu creata nel 1992 da Evelyn Lauder, filantropa americana a capo del colosso della cosmetica Estée Lauder, convinta che “i morti per il tumore al seno nel mondo sono più di quelli per l’Aids, ma non se ne parla ancora abbastanza”. Da quell’anno il mese di ottobre si tinge di rosa e con il suo nastro accompagna la battaglia della medicina contro il tumore al seno.

Questo tipo di tumore è il più frequente tra le donne, ma negli ultimi anni si sta registrando una sensibile diminuzione della mortalità, grazie al ruolo fondamentale della prevenzione. “La guarigione da cancro al seno – afferma Francesco Schittulli, senologo-chirurgo oncologo e presidente nazionale Lilt –pur avendo raggiunto una percentuale pari all’85% dei casi, potrebbe oggi raggiungere l‘obiettivo del 98% se mettessimo in atto tutto ciò che è già a nostra conoscenza per prevenire il tumore. Per questo Lilt ogni anno con la sua Campagna Nastro Rosa, nel mese di ottobre, ribadisce il ruolo della cultura della prevenzione come metodo di vita, affinché tutte le donne si controllino e si sottopongano a visite senologiche a partire dai 30 anni di età”.

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Riporto di seguito stralci dell’interessante articolo “Ottobre mese della prevenzione 2018: così possiamo battere il cancro al seno” pubblicato su “Pianeta Donna”.

È una data simbolica, quella di ottobre, come mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Ovviamente è importante ribadire che ogni donna deve in ogni periodo dell’anno informarsi per quanto riguarda la prevenzione del cancro alla mammella. Infatti il cancro al seno è tra le neoplasie più frequenti riguardanti la popolazione femminile ed è seconda causa di morte tra le donne in età tra 35 e 75 anni di vita.

Questi tumori sono maggiori e più frequenti salendo con l’età oltre i 30 anni, raggiungendo un’incidenza massima tra i 45 e i 60 anni, mentre sono rarissimi in donne sotto i 20 anni e rari tra i 20 e i 30, anche se non è impossibile che i tumori al seno si presentino nelle donne giovani under 40. È fondamentale una prevenzione primaria per il cancro al seno caratterizzata da uno stile di vita sano e alcune regole che permettano, per quello che si possa, di prevenire il cancro. Inoltre è basilare una prevenzione secondaria basata su controlli preventivi ciclici e screening specifici allo scopo di arrivare a una diagnosi precoce della lesione tumorale, per migliorare la prognosi mediante un trattamento tempestivo. Nella maggior parte dei casi questo può portare ad una guarigione completa con ovvia riduzione della mortalità.

Lo dimostra la stessa storia di una malattia che diversamente da quanto spesso si può pensare, affonda le sue radici in epoche lontane e non è certo figlia della modernità. Questa modernità può, però, sconfiggerla ed è per questo motivo che ogni anno, a ottobre, con la “Campagna Nastro Rosa” si celebra l’importanza della prevenzione attraverso una serie di iniziative organizzate da Lilt, la Lega italiana per la lotta al tumore. Il cancro al seno, infatti, è il tumore che colpisce di più le donne e la prevenzione è fondamentale: se il cancro viene localizzato quando è allo stadio 0, la sopravvivenza a 5 anni delle pazienti è del 98%.

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I fattori di rischio che possono portare ad ammalarsi di tumore al seno sono di diverso tipo, alcuni prevedibili: si parla della familiarità del male, ovvero della storia clinica della famiglia in relazione al tumore, dell’età e della presenza di alcuni geni che sarebbero correlati alla comparsa del cancro. Anche obesità e fumo sono fattori che sembrano peggiorare le probabilità di ammalarsi.

Le visite specifiche consigliate, oltre la visita annuale dal senologo, sono le seguenti (ricordiamo però che è necessario parlare sempre con il medico del processo di prevenzione migliore per voi. Non abbiate paura o vergogna a chiedere):

  • Mammografia: per donne di età superiore ai 40 anni o prima nei casi di familiarità accertata;
  • Ecografia mammaria: per le ragazze più giovani;
  • Risonanza magnetica: nei casi di seni molto densi.

L’autopalpazione, che pure è un’importante strumento a disposizione delle donne per comprendere quando qualcosa non funziona, non è però pratica preventiva sufficiente a diagnosticare per tempo il cancro al seno. Pertanto ogni anno dovrebbe essere effettuata una visita dal senologo, lo specialista che si occupa della salute delle nostre mammelle: chiedete consiglio al vostro medico e al ginecologo per essere meglio instradate verso una strada preventiva che vi aiuti a prendervi cura del vostro futuro. Proprio lui vi spiegherà come condurre l’autopalpazione e cosa cercare, ma soprattutto sarà in grado di determinare scientificamente la salute del nostro seno.

Ricordiamo, pertanto, che la diagnosi precoce è la migliore arma contro il cancro!

Domenica 28, tutti in piazza, donne e uomini, in questa importante campagna di sensibilizzazione!

Pantaleo Gianfreda


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