Un particolare augurio di buone feste ai “Liberi Pensatori”

22 Dicembre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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In prossimità dell’ormai imminente Natale e del nuovo anno vorrei porgere un augurio pubblico e particolare a tutti i “Liberi Pensatori”.

Sarà perché sono stato sempre un libero pensatore (anche quando il mio impegno era in qualche modo “ingabbiato” in “sovrastrutture” politiche o di altra natura), ma non potevo che approdare – per fatalità o per voluntas Dei – tra i “Liberi Pensatori”.

Da alcuni mesi mi sono ritrovato casualmente e naturalmente a condividere ormai quasi giornalmente un pezzetto del mio tempo con un gruppo di amici – guarda caso, autodenominatisi “Liberi Pensatori”! -, che in un giorno di alcuni anni fa hanno deciso – considerato che “oramai” si incontravano “quasi tutte le sere nei pressi dei giardini della villa comunale di Collepasso” – di dare vita al Gruppo con uno “statuto” di appena una paginetta, che ha fissato la propria “sede principale, dove è nato il gruppo”, cioè presso i “giardini pubblici” (la villa comunale). Originale, no?!?

Il Gruppo, che si ispira “ai valori essenziali di uguaglianza, pari dignità  e responsabilità”, si è dotato persino di un simbolo, molto significativo ed eloquente: in alto una stretta di mano e al centro una colomba con un ramoscello di ulivo nel becco.

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Un gruppo, insomma, “peripatetico” e “pacifico”, sebbene composto anche da militari (quasi tutti in pensione), estroverso e particolare, al di fuori dei tradizionali canoni associativi, i cui componenti si incontrano liberamente e saltuariamente in villa (più spesso in primavera ed estate), attorno al tavolo di una pizzeria o di un ristorante (alcune volte l’anno) per “cene di amicizia come motivo di aggregazione” e, approfittando dell’ospitalità di un’associazione “navigante”, attorno ad un calciobalilla. In particolare nelle lunghe serate invernali, nel corso delle quali si svolgono amichevoli, ma accaniti e combattivi, incontri-scontri tra “diversamente giovani”, con finti alterchi e arrabbiature di rito, grida di giubilo o di rimbrotto, “cucù” finali di vittoria o di beffa e… ritorno a casa.

Se è vero che nel cammino verso il tramonto c’è un momento in cui ci si incontra con l’alba della propria vita e si ritorna un po’ bambini e adolescenti… anche il “bigliardino” (o altri giochi dell’adolescenza) può esserne il trait d’union. Questo gioco ha visto crescere (e formare) negli oratori (o nei seminari), nei club e nei circoli ricreativi quasi tutti quelli della mia generazione e “resiste” ancora in parte (solo in parte, purtroppo!) nei giochi (almeno in quelli non contaminati dagli attuali “diversivi” che propinano i social) delle attuali generazioni e persino sulle spiagge infuocate della nostra bella estate salentina.

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Negli ultimi anni mi sono tenuto lontano da aggregazioni o gruppi sociali vari, limitandomi a frequentare qualche amico e dedicare il mio tempo libero alla scrittura e alla campagna (che, comunque, continuo a coltivare). Inconsciamente, pur essendo per natura socievole ed estroverso, ero scivolato verso una certa “filofobia” (paura di amare una persona o di avere amici). Era forse una reazione naturale per chi, pur frequentando per decenni sezioni e sedi di partito in momenti anche esaltanti della vita, ha subito negli ultimi anni brutali tradimenti e pugnalate da “amici” che si sono rivelati solo volgari profittatori, calcolatori o quaquaraquà senza arte né parte, veri “Bruti” di cesariana memoria (…ma sia pace e felicità anche a loro in questo Natale!).

Con/tra i Liberi Pensatori ho ritrovato l’amicizia e la spensieratezza (e anche la genuinità) dei gruppi dei miei anni giovanili, pur da “liberi pensatori” ormai “diversamente giovani”, ma sempre baldi e attivi.

Avevo pensato di pubblicare alcune foto delle due ultime “cene di amicizia” tenute a Gallipoli e Supersano. Non lo faccio per lasciare che i “Liberi Pensatori”, tutti così diversi e così simili, conservino una certa “aura” di mistero e di curiosità!

A tutti loro rivolgo un augurio particolare in occasione di queste feste.

Auguri a Mario, Carmine, Alfredo, Antonio 1, Antonio 2, Antonio 3, Antonio 4, Alberto, Osvaldo, Giovanni, Salvatore 1, Salvatore 2, Salvatore 3, Fernando, Pierluigi, Mauro, Quintino 1, Quintino 2, Vincenzo, Gino 1, Gino 2, Luigi, Giuseppe 1, Giuseppe 2, Gennaro, Rodolfo e Giorgio…

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buon Natale e sereno Anno 2019!

Pantaleo Gianfreda


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