Il 6-7 gennaio ultimi giorni per visitare il Presepe vivente nel borgo antico, i Presepi della Pro Loco e delle Chiese

5 Gennaio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

La Natività nel Presepe vivente

L’Epifania è ormai vicina e i ritardatari che non hanno ancora visitato o ammirato i Presepi hanno solo poco tempo per recuperare. “L’Epifania tutte le feste porta via”, recita il vecchio adagio, insieme ai bei presepi dei luoghi di culto o pubblici e delle case.

Il 6 e 7 gennaio ultime serate per visitare il Presepe Vivente, dalle 18.00 alle 21.00, nel borgo antico di Collepasso (con ingresso da piazzale delle Poste) ed assistere a due interessanti iniziative.

Nella serata dell’Epifania si svolge la prevista sfilata dei Re Magi a cavallo con partenza dal Castello baronale.

Legionari del Gruppo “II Legio Augusta” 

Il giorno dopo, domenica 7, il Presepe chiude con un’imprevista sorpresa: la presenza della “II Legio Augusta”, associazione di Lizzanello di appassionati della storia romana, che, “accampata” lungo il percorso del Presepe (presumibilmente nello spazio antistante il vecchio magazzino Ancora, oggi Aluisi), rievocherà la Roma imperiale del primo secolo con i legionari romani in divise, armi e macchine da guerra dell’epoca fedelmente riprodotte.

Il Presepe Vivente ha rappresentato quest’anno una bella novità. Organizzato dal Comitato Festa patronale, seppur “in fretta e furia”, si snoda nel borgo antico di zona San Giuseppe-Vignale alla riscoperta di vicoli, costumi e attività d’epoca. Ottima l’intuizione.

L’antico forno “riscoperto” in uno dei vicoli di via Diaz

E’ indubbio, però, che la complessità di un Prespe vivente richieda un anticipato e più “strutturato” sforzo organizzativo e coreografico per proseguire in un’iniziativa che arreca notevoli benefici al paese ed evitare di farla arenare, come è successo in anni precedenti. E’ auspicio di tutti che il “progetto Presepe vivente” si rafforzi ulteriormente, “strutturandosi” auspicabilmente con la creazione di un Comitato (o associazione) ad hoc, che veda la partecipazione (e il contributo) del Comune, delle due Parrocchie, di altre associazioni, maestranze artigianali, privati cittadini ed esperti.

LEGGI ANCHE  Quando muore un bambino…

Un plauso e un ringraziamento doverosi vanno agli organizzatori, in primo luogo a Vincenzo Longo, e ai tanti volontari per l’impegno profuso.

Una menzione meritano i Presepi della Chiesa Madre, originale e bello (grazie alla creatività di Sandro Bardoscia), della Chiesa Cristo Re, più tradizionale, e della Chiesa dell’Immacolata, opera dell’instancabile Adolfo Mastria.

Un augurio e un pensiero fraterno vanno a Germano De Prezzo, “storico” animatore e costruttore di presepi, quest’anno impossibilitato (per le impreviste e note vicende) a dare il suo contributo.

Il Presepe della Chiesa Madre

Presepe della Chiesa Cristo Re

Presepe Cappella Immacolata

Visita “obbligata” (per chi ancora non lo avesse fatto), dalle ore 17.00 alle 21.00 dell’Epifania, ai “Presepi in mostra”, evento organizzato nella Sala centrale del Castello dalla Pro Loco, con oltre trenta presepi esposti. Alle 18.30 di domenica 7 gennaio, serata di saluti e ringraziamenti.

Per fare omaggio e valorizzare l’impegno della Pro Loco (ringrazio il presidente Giovanni Filieri per avermi fatto da “guida” nella mia visita) e l’arte di tanti “presepisti” (e far ammirare le loro opere a chi è lontano), a fine articolo pubblico le foto (alcune non ottimali) di tutti i presepi.

Infine, domenica 7 gennaio, alle ore 20.00, presso il Castello baronale, ci saranno le premiazioni del 41° concorso “Il Presepe nella tua casa” indetto dall’associazione “Storie di Creatività”, in collaborazione con il Centro turistico giovanile “San Luigi”.

LEGGI ANCHE  Maggioranza alla deriva. Le insulse e macabre “zucche vuote” dell’Amministrazione Menozzi-Hallowen

La tradizione dei Presepi continua, speriamo ancor più bella e intensa, nel prossimo Natale.

Pantaleo Gianfreda

Di seguito una rassegna dei “Presepi in mostra” presso il Castello

 

 

 

 

 

 


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda