Il singolare e inquietante “caso Giustizieri”, giudice di pace e dirigente di partito politico

16 Marzo 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ha creato molti interrogativi e una certa inquietudine, nel corso dell’ultima campagna elettorale, l’intervento di un avvocato collepassese alla manifestazione di un partito, di cui risulta componente del Direttivo locale.

Sabato 24 febbraio si è tenuta a Collepasso, presso il Palazzo baronale, una manifestazione elettorale di “Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale” con la partecipazione di candidati al Parlamento ed esponenti locali e provinciali del partito. Tra gli interventi previsti (ed effettuati) quelli, in apertura, di Franco Giustizieri, “Componente Direttivo Cittadino FdI”, e di Luigi Felline, “Assessore Comunale FdI”, così qualificatisi nel manifesto.

Il manifesto affisso sulle plance elettorali

Ognuno è libero, naturalmente, di aderire e sostenere il partito che più gli è affine.

Nel caso specifico, però, c’è un “particolare” non trascurabile: Franco Giustizieri è un magistrato onorario ed esercita le funzioni di Giudice di Pace presso il Tribunale di Lecce.

Per cui, se “la legge è uguale” ed ha un senso “per tutti”, le due funzioni risultano per legge incompatibili.

Non possono esercitare – prescrive, infatti, la norma – le funzioni di magistrato onorario: … coloro che ricoprono o che hanno ricoperto, nei tre anni precedenti alla domanda, incarichi direttivi o esecutivi nei partiti e movimenti politici o nelle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative” (art. 5, c. 1 c, D. Lgs. 116/13.7.2017).

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Lo stesso Consiglio Superiore della Magistratura nella “Circolare sulle incompatibilità dei magistrati onorari” del 17 novembre 2017 ha voluto specificare (art. 3 “Nozione di incompatibilità”) la ratio etica, oltre che giuridica, della norma: “La situazione di incompatibilità prevista dall’art. 5 del d.lgs. n. 116/2017 e dalla presente circolare determina una lesione all’immagine di corretto ed imparziale esercizio della funzione giurisdizionale da parte del magistrato e, in generale, dell’ufficio di appartenenza”.

Franco Giustizieri

La lettura della norma e della circolare appare chiara e lineare.

Per quali motivi, allora, un giudice, seppur onorario, si espone pubblicamente in modo così poco ortodosso, determinando un’evidente “lesione all’immagine di corretto ed imparziale esercizio della funzione giurisdizionale”?!?

Interrogativi che richiedono risposte e interventi rassicuranti, a garanzia della legge ed a tutela del cittadino.

Mi sembra strano (e “rischioso”, presumo) che un giudice onorario non conosca le norme, che pure è chiamato ad applicare.

La vicenda è stata denunciata – e non smentita – dal “mitico” Lucio Russo, esponente di un partito di estrema destra in un semideserto (per il freddo) comizio nell’ultimo giorno di campagna elettorale e lo scalpore suscitato non esclude qualche clamoroso sviluppo.

D’altro canto, l’avv. Giustizieri non disdegna, a differenza di altri colleghi, la sovraesposizione pubblica e politica. Anche mediatica, per la verità, a causa di alcune clamorose sentenze  riportate dalla stampa. Lo ritroviamo ad ogni elezione persino “puntuale” presidente di seggio elettorale con “familiari al seguito”, suscitando “turbamento” nell’opinione pubblica e tra i tanti giovani disoccupati (a tal proposito, in base a quale norma ci ritroviamo nelle elezioni “sempiterni” ed “insostituibili” presidenti di seggio?!? Non esiste “rotazione” per queste nomine?!?).

Franco Giustizieri con il sindaco Menozzi e la figlia Angelica

Pare, inoltre, che da sempre il “Nostro” rivesta incarichi politici nell’attuale partito di appartenenza ed è noto il suo attivismo in ogni campagna elettorale. Nelle amministrative del 2011, ad esempio, fece candidare e sostenne “robustamente” la figlia Angelica, divenuta poi assessora “sanza ‘nfamia e sanza lodo” nella prima Amministrazione Menozzi. Nel 2016 pare abbia sostenuto l’attuale assessora Ada Ria, come risulta anche da alcune foto conviviali (postelettorali?!?) con il sindaco Paolo Menozzi, “orgogliosamente esibite” da Franco Giustizieri sulla sua pagina facebook.

Foto giugno 2016 con l’assessora Ria, il sindaco Menozzi, familiari e amici

Un’ultima curiosità. Forse non tutti sanno che Collepasso detiene un piccolo record in fatto di Giudici di pace. Un piccolo paese di appena seimila abitanti, come il nostro, ha ben quattro avvocati, di cui tre residenti, che esercitano come magistrati onorari presso il Tribunale di Lecce. Un record di cui andare certamente orgogliosi, soprattutto quando tale delicata e prestigiosa  funzione viene esercitata con discrezione, professionalità e, soprattutto, nel rispetto dell’“immagine di corretto ed imparziale esercizio della funzione giurisdizionale”.

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Pantaleo Gianfreda

Manifesto elettorale di Giorgia Meloni, presidente nazionale FdI-AN


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