“Quer pasticciaccio brutto” del Consiglio dei Ragazzi/e: quattro consiglieri baby chiedono “la revisione degli incarichi assegnati”

29 Novembre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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“Foto di gruppo” del neo Consiglio dei Ragazzi e delle Ragazze

Qualcuno ricorderà “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”, titolo di un celebre romanzo dello scrittore Carlo Emilio Gadda.

Quel titolo mi è venuto in mente ripensando al “pasticciaccio brutto” compiuto dai “grandi” in occasione degli incarichi assegnati tre giorni fa nel nuovo Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze.

Un “pasticciaccio” che ha avuto vasto clamore e ampia risonanza tra i ragazzi, i docenti, le famiglie e la stessa opinione pubblica, e un risvolto ufficiale con la richiesta di quattro neoconsiglieri baby, protocollata presso gli uffici comunali e scolastici, di rivedere gli incarichi assegnati.

In una comunicazione inviata al sindaco Menozzi, alla dirigente scolastica Conte e alle due docenti referenti Sindaco e Vantaggiato, i neo consiglieri Avantaggiato Giuseppe, De Blasi Luca Pietro, Esposito Lorenzo e Paglialonga Francesco, supportati “per sostegno” dalle firme di altri dodici alunni, dopo aver rilevato “l’infrazione dell’art. 8 del Regolamento per l’istituzione e il funzionamento del C.C.R.R.”, chiedono “la revisione degli incarichi assegnati al vicesindaco e ai componenti della giunta comunale”, allegando copia del Regolamento “con evidenziate le parti relative alla presente richiesta”.

La comunicazione dei ragazzi

Una bella lezione di legalità e di democrazia da parte dei quattro neoconsiglieri, che mi auguro venga prontamente recepita dai destinatari e dalla neosindaca baby, cui compete la convocazione del Consiglio per ripristinare la legalità e la correttezza degli Organi istituzionali.

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Chi ha pensato di strumentalizzare per fini ormai non tanto reconditi (e certamente meschini) i ragazzi e la bellissima iniziativa del Consiglio baby, subisce ora gli effetti di un boomerang imprevisto, che lascia il segno e richiede un doveroso mea culpa e, soprattutto, un’iniziativa immediata.

Se qualcuno pensava di “manovrare” a proprio piacimento i ragazzi o considerare il C.C.R.R. un “totem” da esibire per pura convenienza e formalità per invereconde strumentalizzazioni deve ora ricredersi e lasciare a ragazzi/e autonomia e autentica democrazia nelle loro scelte. Mi riferisco non solo alla superficialità e alle figuracce dei nostri amministratori, che non sono certo una novità, ma anche (mi spiace dirlo) all’approssimazione degli stessi docenti referenti e della dirigente scolastica, che hanno il dovere di non sottovalutare certe vicende e di studiare e approfondire leggi e regolamenti, se vogliono veramente “accompagnare” i ragazzi nel loro percorso di maturità civica.

I quattro consiglieri baby, con la loro giusta e condivisibile iniziativa, hanno dato una lezione a tutti. Spetta ora ai “grandi” (amministratori e docenti) cogliere questa lezione e capire il potenziale di democrazia, legalità e maturazione insito in questa iniziativa.

Proprio ieri, Tv e social hanno dato ampio risalto ad un simpatico “siparietto” che ha visto protagonisti un bambino e Papa Francesco nel corso dell’Udienza generale del mercoledì nell’Aula Paolo VI. Il “fuori programma” credo sia ormai noto a tutti. Voglio solo ricordare le magistrali parole dette nell’occasione dal sapiente e tollerante Francesco: “Questo bambino non può parlare, ma sa comunicare benissimo, sa esprimersi. E c’è di più: tiene una cosa che mi ha fatto pensare. È libero, indisciplinatamente libero, ma è libero. Tutti possiamo chiederci: sono altrettanto libero davanti a Dio? Davanti a Dio, tutti dovremmo avere la libertà di un bambino davanti a suo padre”.

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… ecco… lasciamo che i bambini siano “liberi”!

Una doverosa considerazione finale. Il Regolamento del Consiglio comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, approvato dagli attuali consiglieri comunali “grandi”, prevede che sia il Consiglio ad eleggere Sindaco e Giunta dei ragazzi. Questa modalità contrasta con quella dell’elezione diretta del Sindaco da parte dei cittadini prevista dal nostro ordinamento vigente. Perché non si è lasciato, come pure era previsto nei regolamenti antecedenti, che fossero i ragazzi-elettori e le ragazze-elettrici ad eleggere direttamente il/la sindaco/a baby, in analogia a quanto avviene ormai da venti anni nelle elezioni amministrative?!? Oggi sembrano  chiare le motivazioni di questa scelta “retrograda” e “reazionaria”. Questo sistema, infatti, lascia ampio spazio alle possibili “trame” da parte dei “grandi” per “manovrare” le nomine di sindaco e assessori baby con metodi e per fini poco trasparenti e nobili (persino personali e familistici).

Si lascino “liberi” i ragazzi e le ragazze di decidere e si ripristini la norma regolamentare precedente. Sarebbe il minimo da fare dopo la figuraccia del “pasticciaccio brutto” avvenuto nel Consiglio baby del 26 novembre… oltre, naturalmente, al dovere di riconvocare immediatamente il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze per rieleggere gli organi a norma di Regolamento

Pantaleo Gianfreda


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