“Brindisi d’autore” con l’associazione Donne Insieme (27 dicembre, ore 18.30) e imperdonabile “scivolone” della sua presidente

26 Dicembre 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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“Brindisi d’autore” a cura dell’associazione Donne Insieme “Mina Venuti”, venerdì 27 dicembre, alle ore 18.30, presso l’Auditorium della Scuola Primaria.

Saranno presenti la scrittrice Annalaura Giannelli con il suo ultimo romanzo “Viaggio in ombra” e il “celebre” Mingo.

Per la cronaca, Mingo (Domenico De Pasquale), ex inviato barese di “Striscia la Notizia” con Fabio, è stato rinviato a giudizio dal Gup del Tribunale di Bari per i reati di truffa, simulazione di reato, falso, calunnia e diffamazione dopo che “durante la diretta della puntata di Striscia del 23 aprile 2015 una dichiarazione ufficiale del Gabibbo informava che gli inviati pugliesi erano stati sospesi a titolo immediato dalla trasmissione dopo aver scoperto che Mingo e sua moglie percepivano compensi per servizi relativi a fatti puramente inventati e mai accaduti”. Mingo e la moglie  avrebbero truffato il Biscione facendosi pagare ben 10 servizi che sarebbero stati inventati con la richiesta di rimborsi anche per i presunti figuranti (Fabio è stato poi dichiarato estraneo ai fatti contestati). L’importo delle truffe ipotizzate dalla magistratura barese ammonterebbe a oltre 170 mila euro e la stessa Mediaset si è costituita parte civile.

Alla luce di queste notizie, facilmente reperibili sul web, la presenza di Mingo nella serata organizzata da Donne Insieme appare quantomeno inopportuna e rappresenta un imperdonabile “scivolone” per la sua presidente Marta Rossetti, che, oltre ad essere assistente giudiziaria presso il Tribunale di Bari (e – si suppone – a conoscenza delle notizie di reato riguardanti Mingo), ama spesso fregiarsi della divisa dell’associazione della Polizia di Stato e partecipa come relatrice persino a convegni sulla legalità (!!!).

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Nella sua mai doma smania di “arrampicatrice politica”, la giovane e confusionaria presidente confonde e mischia spesso “sacro e profano” “diavolo e acqua santa”.

La sua presidenza, le diverse iniziative da lei assunte, la “confusione” (per non parlare di “disonestà”) intellettuale e la discutibilità di alcuni invitati dimostrano ancora una volta l’irreversibile degrado verso cui sta scivolando l’associazione (nata con ben altri obiettivi) e la strumentalità di alcune iniziative, all’apparenza encomiabili, nella sostanza strumentali e finalizzate a costruire un solido “piedistallo” politico per tanti soggetti ambiziosi e irrefrenabili.

Appare chiaro che dietro il paravento di questa associazione (e di altre “levantine”) si intreccino trame, giochi, ambizioni e obiettivi politici che nulla dovrebbero avere a che fare con le sue finalità statutarie.

Si pensi, ad esempio, che la scrittrice (re)invitata, il cui lavoro letterario merita certamente rispetto, è la stessa che è stata responsabile provinciale della Cultura per Forza Italia, nominata a tale incarico da Paolo Pagliaro, “pellegrino della politica” e proprietario di TeleRama, ai tempi (solo 2-3 anni fa) in cui lo stesso rivestiva per Forza Italia l’incarico di responsabile regionale della Cultura. Pagliaro e la Giannelli avevano a loro volta nominato, nell’aprile 2016, “l’avvocato Marta Rossetti responsabile della Cultura di Forza Italia a Collepasso”. Cosa poi il soggetto abbia prodotto culturalmente non è dato sapere… Quel che è certo è che la “gazzella” corre e salta un po’ di qua e un po’ di là… ieri con Pagliaro in Forza Italia, oggi forse con lo stesso nella Lega… per “guadagnare” (insieme ad altri “personaggi” della politica collepassese) “briciole” di visibilità mediatica nella TeleTRama dell’ambiziosissimo Pagliaro, ieri aspirante deputato “trombato” da Forza Italia, oggi aspirante consigliere regionale nella Lega del “cazzaro verde” (azzeccato titolo di un libro di Andrea Scanzi su Salvini).

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Al momento mi fermo qui, perché, considerate altre “sospette” e strumentali presenze  “pro domo et loco” loro al “brindisi” di tanti “personaggi in cerca d’autore”, il discorso si farebbe più lungo e complesso, sebbene assai chiaro e semplice per chi “ha occhi per vedere” e cervello per capire.

Il “lavoro sporco” compiuto da certi soggetti per finalità e ambizioni politiche e personali degrada, purtroppo, il ruolo delle associazioni a Collepasso e mortifica (e oscura) il genuino impegno di tanti veri e disinteressati volontari di altre associazioni.

Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?”… è possibile mai che nessuno abbia la forza e il coraggio di ribellarsi a questo “andazzo” e tutti, eccetto qualche rara voce critica, siano diventati muti, ciechi e sordi?!?

Pantaleo Gianfreda


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