“Inquisizione e stregoneria” con Gino Locaputo a Nardò (Arci, venerdì 12 aprile, ore 20.30)

9 Aprile 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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“Inquisizione e stregoneria”, ovvero “la vera storia di Paula De Marchesana bruciata al rogo Anno Domini 1582”, sarà presentata a Nardò venerdì 12 aprile, alle ore 20.30, presso la sede e su iniziativa di Arci Nardò Centrale (via Matteotti, 6), con la partecipazione di interpreti collepassesi.

Protagonisti dell’evento culturale, introdotto da Loredana Bio, sono Gino Locaputo, nella veste dell’Inquisitore, Giuseppe Tarantino (banditore), Luigi Marzano (falso testimone) e le “streghe” Assunta Braì, Fernanda Cataldo, Paola Cazza, Maria Grazia Napoli.

La vicenda si svolge nell’aprile del 1582 nella città di Conversano, la famosa contea di Cupersanum estesa in quei tempi fino a Nardò e Sternatia, che indice con un editto speciale l’Inquisizione. L’Inquisitore, il padre domenicano Franciscus Maria Sforza, manderà al rogo numerose donne condannate per stregoneria (le esecuzioni avvenivano nel chiostro della Chiesa di Santa Maria dell’Isola di Conversano).

Nel 1979 lo studioso Gino Locaputo, conversanese oggi residente a Collepasso, rinviene in una vecchia cassa della cripta della Cattedrale di Conversano il prezioso manoscritto che riporta lo svolgimento del processo e gli atti di accusa contro Paula De Marchesana. I documenti verranno utilizzati per uno spettacolo teatrale e un libro pubblicato nel 1980.

La serata del 12 aprile a Nardò ripropone in maniera dettagliata la storia di questo ingiusto processo con l’atto di accusa e l’inesorabile sentenza ed esecuzione. “Cum signum crucis” la povera Paula accetta la condanna. Non serviranno a salvarla le sue disperate preghiere, nelle quali cita anche San Paolo di Galatina e San Vito di Polignano, tanto meno l’accorato grido di dolore “Tutte volemo campare libere”.

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In apertura e chiusura del racconto due canti ispirati all’Inquisizione e alla stregoneria: i “Morsi del fuoco” di Gino Locaputo, testi pubblicati ed incisi dai gruppi “Terrae” e “Faraualla”, editi da “Sensibile alle foglie” (coop. fondata da Renato Curcio) e la poesia “La danza della piccola taranta” di Giorgio Di Lecce.


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Pantaleo Gianfreda