Collepasso, le “occasioni mancate”/2 – La sistemazione delle vie di Parabita e Maglie e il “Percorso tematico turistico lungo l’asse Otranto-Gallipoli”

1 Febbraio 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Via Roma (via di Parabita)

In pochi se ne ricordano, sebbene per anni l’opera sia stata inserita nel Piano annuale e triennale delle Opere pubbliche del Comune. Eppure, tra i progetti presentati nel dicembre 2008 nell’ambito dei P.O.R. 2007-2013, c’era uno che riguardava l’intera sistemazione delle strade per Parabita e Maglie (vie Roma e Principe di Piemonte), che, se attuato in questi lunghi anni, avrebbe risolto in modo serio ed innovativo le annose problematiche e dato un’immagine nuova di quelle due strade comunali che attraversano per quasi 2,50 chilometri il paese sulla Gallipoli-Otranto.

Si tratta del progetto denominato “Sistemazione asse Otranto-Gallipoli – tratto urbano (via Roma e via Pr. Piemonte)” per un importo previsto di € 1.271.144.

Il progetto riguardava “il rifacimento della pavimentazione stradale del tratto urbano della SP 361 utilizzando materiali fonoassorbenti, realizzazione di marciapiedi con aree a verde e sosta, eliminazione delle barriere architettoniche e nuova sistemazione delle aree a parcheggi”, ponendosi “come obiettivo una maggiore vivibilità del centro urbano, attualmente attraversato dalla SP 361 che taglia in due parti l’area urbana con un notevole traffico pesante sulle direttrici (industriali-commerciali) Maglie-Supersano-Parabita-Matino-Gallipoli-Galatina. Rendere fruibili i marciapiedi attualmente impraticabili a causa della sconnessa pavimentazione ed al sistema di delimitazione degli alberi con cordoli in cemento soprattutto a soggetti diversamente abili. Arredo urbano e zone a verde”.

Anche questo progetto rientrava nell’obiettivo più generale, ramificatosi in diverse proposte progettuali, di rendere Collepasso “paese moderno ed ospitale” attraverso una profonda trasformazione, riqualificazione e valorizzazione del tessuto urbano. L’obiettivo strategico era coerente con gli obiettivi posti dai Piani Operativi Regionali per usufruire dei finanziamenti comunitari, altrimenti “inaccessibili” per una semplice “riasfaltatura” dell’intero tratto stradale.

LEGGI ANCHE  I due consiglieri comunali di “Forza Collepasso” fanno "il salto della quaglia" e aderiscono ad Area Popolare

Il finanziamento di € 1.271.144, se fosse stato perseguito dall’attuale Amministrazione, avrebbe certamente permesso di intervenire in modo profondo ed innovativo su quelle due strade all’ingresso di Collepasso da Gallipoli e Maglie, che sarebbero diventate il vero “biglietto da visita” del paese.

Altro che i 100mila euro, “donati” al Comune dall’azienda del parco fotovoltaico della Zona industriale, con i quali si intenderebbe oggi sistemare i 2,50 chilometri lineari di asfalto, che risultano insufficienti a garantire un vero e definitivo intervento strutturale ed innovativo su tutto il percorso stradale!

Via Principe di Piemonte (via di Maglie)

Tutti i progetti presentati dieci anni fa ruotavano attorno ad una precisa idea strategica di sviluppo, oggi, purtroppo, totalmente assente nell’attuale Amministrazione, che opera “a mosca cieca”, cercando qua e là di “acchiappare” qualche finanziamento, senza capire che soprattutto in questa fase, in cui ci si avvia verso la fine dei finanziamenti P.O.R. 2014-2020, le risorse regionali-comunitarie disponibili sono enormi. Basterebbe avere idee e proposte chiare per ottenere milioni e milioni di finanziamenti, ma ancora una volta il Comune di Collepasso rischia di perdere importanti occasioni.

Il progetto di “Sistemazione asse Otranto-Gallipoli – tratto urbano”, come altri, si collegava ad un altro che ritengo uno dei più qualificati e incisivi presentati dieci anni fa: il “Percorso tematico turistico lungo l’asse Otranto-Gallipoli”.

Sul progetto, che prevedeva un importo di solo avvio di € 350.000, necessari ad attivare una più ampia e puntuale progettazione, coinvolsi (da assessore allo Sviluppo economico) tutti i Comuni posti sulla direttrice Gallipoli-Otranto (ed altri sarebbero stati successivamente coinvolti) in una visione strategica territoriale di valorizzazione e di “sviluppo orizzontale” delle aree interne comprese tra le due “capitali” del turismo salentino.

LEGGI ANCHE  Giustizia è fatta! Emessa ordinanza di ripristino dei luoghi e di demolizione/rimozione delle opere difformi in località Masseria Grande

La collocazione del nostro Comune lungo l’asse turistico provinciale Gallipoli-Otranto, la sua baricentricità rispetto ad importanti “piccole città centrali” (quali Casarano, Maglie, Galatina e Gallipoli) e l’obbligato passaggio da/per Gallipoli/Otranto rendevano e rendono, infatti, strategici ruolo e funzioni di Collepasso.

L’idea piacque molto ai sindaci di Gallipoli e Otranto e degli altri Comuni, che convocai presso il nostro Palazzo municipale. Era la prima volta che Collepasso diventava capofila di un importante progetto di sviluppo territoriale e l’adesione di tutte le Amministrazioni interessate (sia di destra che di sinistra) ne dimostrava la validità.

Sulla proposta progettuale vennero coinvolti anche ItaliaNostra e l’Università di Lecce nella figura della prof.ssa Anna Trono. La docente universitaria sposò entusiasticamente l’idea e con il suo gruppo di lavoro elaborò una bozza di relazione programmatica, denominata “Un Progetto per lo sviluppo del turismo sostenibile dei territori di Otranto, Palmariggi, Maglie, Collepasso, Parabita, Alezio, Gallipoli” (cliccare e leggere), che, in un incontro tenutosi il 27 ottobre 2008 presso il nostro Comune, venne presentata, corredata di slides e ulteriore documentazione, dalla stessa prof.ssa Trono e condivisa dalle sette Amministrazioni interessate.

Il progetto poneva “la qualità come aspettativa” del turista: “Qualità della domanda e qualità dell’offerta, in termini di assistenza al turista (accoglienza, informazione e sicurezza), ma anche di riqualificazione della rete locale dei trasporti; di valorizzazione del patrimonio architettonico e storico-artistico; di opere di risanamento ambientale; di potenziamento delle attività locali (agricoltura, commercio, artigianato) come pure di promozione delle specificità e delle tradizioni e gestione del tempo libero”. Un obiettivo impegnativo, che avrebbe comportato poi l’elaborazione di un progetto esecutivo e la richiesta di notevoli finanziamenti per “mettere in rete” e valorizzare risorse umane (soprattutto giovanili), produttive, culturali, archiettoniche e servizi in favore dei Comuni e dei territori interessati.

LEGGI ANCHE  Una buona occasione per acquisire al Comune la seicentesca Cappella della Santissima Trinità (o dello Spirito Santo)

Per me questo progetto rappresentava il “cuore” di tutta la nostra progettualità e diventava il vero punto di riferimento per ottenere tutti i finanziamenti richiesti, perché operava nell’ambito di una visione più ampia e territoriale (e non meramente municipale) dello sviluppo locale, rappresentando la “spina dorsale” che supportava un’intera area.

Peccato che questa, come altre progettualità, sia andata dispersa.

Questa “carrellata” di “occasioni mancate” per il nostro Comune non rappresenta solo una rievocazione storica, ma la possibilità di riflettere e dimostrare anche come sia possibile lavorare seriamente per il proprio territorio se si ha una “visione” dello sviluppo locale e territoriale, oggi purtroppo completamente assente, ma che può essere ripresa se solo ci fossero la volontà e le persone adeguate a capirne l’importanza e perseguirne il raggiungimento. Sfugge a molti, infatti, che sono ancora disponibili enormi risorse finanziarie presso la Regione sui P.O.R. 2014-2020, con il rischio che miliardi di finanziamenti comunitari non vengano utilizzati e ritornino indietro alla Comunità Europea.

Pantaleo Gianfreda


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda