Le “antenne” del campo sportivo (11 anni fa contestate da Menozzi, Felline, Perrone S. e altri) sono ancora lì!

13 Aprile 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Giorni fa mi ferma una signora e mi esprime forte preoccupazione per i diffusi casi del “male” che colpisce in particolare alcune donne. È infuriata con gli amministratori perché non prendono alcuna iniziativa per le antenne del campo sportivo e della collina e per i tanti “focolai” da cui siamo circondati.

Conversando con la donna, ricordo quanto avvenuto nel 2008, allorché noti “rivoluzionari-reazionari” – quali gli allora consiglieri di opposizione Paolo Menozzi, Luigi Felline, Salvatore Perrone e Roberto Nuzzo – imbastirono un enorme “casino” per opporsi alle antenne del campo sportivo, incitando alla sedizione popolare. Nel maggio 2008 raccolsero persino 589 firme, tra cui quelle degli attuali consiglieri Massimo Sabato e Gabriella Rigliaco, in calce alla petizione popolare “Fuori le antenne dal centro urbano!”, in cui scrivevano: “La comunità scientifica ci dice che: “Le emissioni elettromagnetiche si propagano in forma esponenziale rispetto alla distanza, quindi più ci si avvicina più è intenso l’irraggiamento. Per cui il dimezzamento della distanza dalla fonte, l’intensità di emissione, aumenterebbe DI DUE, TRE, QUATTRO VOLTE! Quindi vale un’unica raccomandazione: collocarli il più lontano possibile dal centro abitato e montati su tralicci molto alti”. La scelta dell’Amministrazione di fare del campo sportivo un sito per l’installazione di antenne per la telefonia mobile è SCELLERATA!”.

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La sera del 4 agosto 2008, poi, alcuni sediziosi sovversivi occuparono abusivamente lo spazio antistante il Municipio, dove cercarono goffamente di installare anche una tenda da campo, per protestare contro le antenne. Insieme a Menozzi, Nuzzo e Perrone S. c’erano altri otto cittadini, tra i quali l’attuale consigliere Mastria, uno dei più attivi componenti del “Comitato per lo spostamento delle Antenne fuori dal centro abitato”, essendo la sua abitazione addossata al campo sportivo. Quell’occupazione durò, per la verità, “il tempo di un fiat”, perché, appena fui avvisato (ero vicesindaco e il sindaco era assente), feci intervenire i Carabinieri e costringemmo decisamente i sediziosi a sloggiare. Il giorno dopo l’abortita occupazione, il Comitato protocollò una lettera al Sindaco (secondo firmatario Gino Mastria), apportando una serie di motivazioni contro le antenne, tra cui “la crescente preoccupazione per l’incidenza dell’elettrosmog sulla salute pubblica, stante la contemporanea presenza di decine di antenne di ogni genere sulla vicinissima collina di Sant’Eleuterio”.

Ieri dall’opposizione “predicavano bene” … oggi in Amministrazione “razzolano male”!

Ripugna pensare che da otto anni amministrino il Comune quegli stessi “sovversivi” che si ammantano oggi di perbenismo e legalismo e che ieri “ne hanno fatte di cotte e di crude” pur di raggiungere il potere… a proposito… sarà solo un caso che proprio da otto anni non circolino più in paese vergognose, oscene, barbare e calunniose lettere e poesie anonime contro avversari politici?!?

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Oggi, intanto, quelle antenne sono ancora lì e pongono alcuni interrogativi.

Che Menozzi e i suoi degni sodali siano diventati taumaturghi o stregoni, capaci di esorcizzare i pericoli che rappresentavano (solo ieri?!?) quelle antenne per la “salute pubblica”?!? O sono solo “sepolcri imbiancati”, “scribi e farisei ipocriti”, che, pur governando da otto anni, non hanno mai “mosso un dito” per spostare le antenne dal campo sportivo?!? Erano (e sono) “scellerate” quelle antenne oppure sono (ed erano) “scellerati” quei “sovversivi”, che, raggiunti i loro squallidi obiettivi di potere con tutti i mezzi (leciti e illeciti), oggi se ne impipano altamente della “salute pubblica”?!?

Pantaleo Gianfreda


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