La Festa Patronale (6-9 settembre) “ai tempi del coronavirus”…
5 Settembre 2020…la Festa (patronale) “ai tempi del coronavirus”… in questo anno 2020, “annus horribilis” che ha stravolto vita, abitudini, riti, miti, usanze e tradizioni di persone, comunità e popoli nel mondo.
“Rubo” il titolo da un notissimo libro di Gabriel García Márquez, “L’amore ai tempi del colera”, perché, mutuando in qualche modo dalla trama del bellissimo romanzo dello scrittore colombiano, anche in questo “annus horribilis” il Comitato Festa, nonostante la subdola e persistente presenza della pandemia, ha voluto organizzare ugualmente la Festa, facendosi interprete degli antichi e profondi sentimenti di amore e devozione della comunità di Collepasso verso la sua Protettrice… un amore ed una devozione imperituri ed indefettibili, che affondano le radici nella pur breve storia della nostra comunità.
Forse per la prima volta nel corso della sua ultracentenaria celebrazione, la Festa si svolge “sottotono”, nell’obbligo del rispetto della vigente normativa anti-covid.
Non c’è la “travagliata” e fervida attesa degli altri anni. Non ci sarà la tradizionale processione per le vie del paese (domenica 6 settembre, però, ci sarà ugualmente la 40ª Fiera Madonna delle Grazie). C’è timore e paura (proprio ieri è stato rilevato un altro caso di covid nel nostro paese). Alcuni preferiranno forse rimanere in casa, sebbene non mancheranno di fare un “salto” presso la Chiesa Madre per porgere un doveroso e filiale saluto alla Protettrice e un’invocazione alla “clemens, pia, dulcis Virgo Maria”, di cui ricorre l’8 settembre la Natività.
E tanti/e rivolgeranno forse la classica preghiera-invocazione alla Madre di Dio, “avvocata nostra” … il “Salve, Regina”… mille volte ripetuta distrattamente, che assume ora, in questo “annus horribilis”, un diverso e profondo significato per gli “esuli figli di Eva… in questa valle di lacrime”… un significato e un anelito di speranza, soprattutto!
“Salve, Regina, madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci, dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo Seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!”
(Mi si permetta di riportare anche la versione latina, a me così cara: “Salve, Regína, Mater misericórdiae, vita, dulcédo et spes nostra, salve. Ad te clamámus, éxsules filii Evae. Ad te suspirámus geméntes et flentes in hac lacrimárum valle. Eia ergo, advocáta nostra, illos tuos misericórdes óculos ad nos convérte. Et Iesum, benedíctum fructum ventris tui, nobis, post hoc exsílium, osténde. O clemens, o pia, o dulcis Virgo María!).
Al di là di religioni e fedi (vissute o “di rito”), ci sono per quasi tutti (credenti e non) occasioni e momenti in cui l’atavico senso di “religiosità” travalica l’immanenza e “si rifugia” nella trascendenza per ridare senso e speranza “superiori” alla nostra vita e, possibilmente, per migliorare e correggerne gli errori.
Questo è il vero “miracolo” che quest’anno, “ai tempi del coronavirus”, ci aspettiamo nel celebrare la tradizionale ricorrenza della Festa Patronale dedicata alla Madonna delle Grazie, con la raccomandazione a tutte/i di avere senso civico e grande responsabilità, rispettando ogni precauzione e tutte le norme anti-covid.
Nel presentare “il programma completo della Festa edizione 2020”, che si riporta in calce a questo articolo, il Comitato 2.0-Festa Patronale Collepasso” ha scritto:
“Tutte le serate si svolgeranno nel massimo rispetto delle normative anti-covid vigenti. Speriamo di aver accontentato la maggior parte dei nostri concittadini, sappiamo bene che non potremo mai accontentare tutti, ma almeno siamo certi che stiamo dando il massimo nel limite delle nostre possibilità. Apprezzateci e rispettateci almeno per questo!
Grazie di ❤️ a tutti voi e buona Festa!”.
Grazie al Comitato per l’enorme sforzo… buona e serena Festa a tutte/i!
Pantaleo Gianfreda
Prova tecnica
Ma la scritta fancy “covid edition” con gli allegri virus disegnati… non è un po’ fuori luogo, nonché nzallo?
35 mila morti, ma the show must go on!
Leggo che non ci sarà la tradizionale processione ma ci sarà il concerto. Mi spiegate come si farà a controllare la gente al concerto? Mi sembra un controsenso. O sono io ad andare controcorrente?