11,5 milioni dalla Regione ai Comuni (€ 17.105,37 a Collepasso) in favore delle persone in stato di bisogno sociale. Trasparenza e legalità nella gestione dei fondi alimentari

3 Aprile 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

La Giunta regionale ha approvato ieri una delibera con cui assegna ai Comuni pugliesi € 11.500.000 per l’attivazione di interventi di protezione sociale in favore dei nuclei familiari bisognosi che subiscono i gravi effetti economico-sociali derivanti dall’epidemia Covid-19.   

Lo stanziamento va ad aggiungersi ai fondi già messi a disposizione dei Comuni dal Governo Conte attraverso la Protezione Civile (€ 33 milioni per la Puglia).

I destinatari della misura regionale sono i soggetti “in grave stato di bisogno sociale”.

Le somme assegnate al Comune di Collepasso sono € 17.105,37.

A queste si aggiungono per la medesima finalità € 49.883,69 dal Governo nazionale e € 8.723,53 dallo stesso Comune (€ 5.000 del bilancio; € 3.132,53 dalle indennità di aprile degli amministratori; € 600,00 dagli stipendi di aprile di Segretario e Dirigenti) per un totale complessivo di € 75.712,19.

Il Governatore Emiliano

La Giunta regionale ha anche stabilito che, per l’utilizzo celere delle risorse assegnate, “i Comuni si possano avvalere della collaborazione e del supporto organizzativo dei Centri Operativi Comunali, opportunamente integrati dai rappresentati locali delle organizzazioni sindacali nonché́ delle reti informali di solidarietà̀ sociale, delle associazioni di volontariato e delle organizzazioni del Terzo Settore presenti nella comunità̀ locale”.

Sarebbe, pertanto, opportuno che anche a Collepasso vengano coinvolte, accanto al Centro Operativo Comunale della Protezione Civile, associazioni sindacali, sociali e di volontariato per affrontare l’emergenza alimentare, per la segnalazione dei casi di necessità (spesso proprio chi ha più bisogno non chiede per pudore i contributi!) e, soprattutto, per una gestione corretta e trasparente di queste importanti risorse finanziarie finalizzate alle esigenze alimentari “delle persone in grave stato di bisogno sociale” (e non certo per “esigenze elettorali e clientelari” di qualche amministratore, che potrebbe cinicamente approfittarne).

LEGGI ANCHE  Un articolo su “Il Sole 24 Ore” del giovane avvocato collepassese (con studio a Milano) Antonio Longo

La Giunta comunale ha demandato, come prevede la legge, al Responsabile dell’Area Affari Generali la gestione di tutti gli interventi con l’adozione di atti e adempimenti conseguenti. Il Dirigente Responsabile Giovanni Rollo ha la fiducia e la stima di tutte le parti sociali e politiche, può garantire autonomia e trasparenza e dovrebbe essere per legge l’unico referente amministrativo nella gestione dei fondi ai bisognosi e nel rilascio dei “buoni alimentari”.

Si rileva, invece, che il fac simile di “buono alimentare”, approvato e allegato alla delibera di Giunta n. 37/31.3.20, viene rilasciato e firmato dal sindaco. Un’evidente anomalia, che rivela la volontà di approfittare dell’occasione per meschini calcoli politici ed elettorali (a quanto pare, il “lupo non perde il pelo né il vizio” nemmeno in situazioni così drammatiche!). Tutto ciò è vergognoso e rappresenta,  oltre il rischio di un appesantimento burocratico delle procedure, un evidente abuso. Gli atti gestionali sono demandati per legge ai Responsabili comunali di Area. Non è certo il sindaco che può firmare, ad esempio, il rilascio dei Permessi di costruire. Allo stesso modo non può firmare il rilascio dei buoni alimentari, la cui competenza ricade esclusivamente sul Dirigente comunale.

Si rispetti la legge e si lasci la gestione dell’intera misura, compresi il rilascio e la firma dei buoni alimentari, al Dirigente Responsabile per una doverosa esigenza di trasparenza, imparzialità e legalità!


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda
LEGGI ANCHE  “Natale Insieme 2021”: fitto programma di iniziative comunali e comunitarie (11 dicembre-7 gennaio)