39 milioni e 600mila euro per il reimpianto di ulivi colpiti da Xylella: domande dal 5 ottobre al 5 novembre (6-21 novembre per produttori associati)
11 Ottobre 2020Nuova ed importante occasione per tutti gli olivicoltori salentini per richiedere i contributi a fondo perduto per lo svellimento degli olivi colpiti da Xylella fastidiosa e reimpiantare nuove cultivar (Leccino e Favolosa).
Dopo il primo bando di 10 milioni di euro di due anni fa con risorse del P.S.R. (il Programma regionale di Sviluppo Rurale), con cui sono stati già finanziati centinaia di olivicoltori salentini (tra cui alcuni collepassesi, compreso chi scrive), la Regione ha pubblicato un nuovo bando di € 39.600.000 (trentanove milioni e seicentomila euro) con finanziamenti provenienti dal “Piano di rigenerazione olivicola nazionale”.
Alcuni produttori finanziati con il primo bando hanno reimpiantato da tempo le nuove varietà.
È di questi giorni la notizia che una nota azienda agricola di Casarano sta procedendo alla prima raccolta di olive da cultivar “Favolosa”, impiantata solo due anni fa (cliccare e leggere articolo “Gli ulivi che battono la Xylella: dopo due anni il primo olio della Favolosa”, pubblicato il 7 ottobre dal “Corriere della sera”).
Il nuovo bando è stato pubblicato sul Bollettino della Regione Puglia del 1° ottobre 2010 (B.U.R.P. n. 136) e sono già aperte le domande, che possono essere presentate da tutti i “proprietari, detentori o possessori di terreni olivicoli” (indipendentemente dalla qualifica professionale) in forma singola o associata.
Già attivate dal 5 ottobre (con scadenza al 5 novembre) le procedure per le domande individuali, mentre le domande collettive possono essere presentate dal 6 novembre al 21 novembre.
Il contributo economico in favore di singoli o associati (unico vincolo è reimpiantare almeno identico numero di piante) è assegnato per pianta e varia secondo la densità degli olivi presenti su un ettaro (da € 75 a pianta su un ettaro che ha 1-100 piante a € 40 per densità superiore a 201 piante).
Le domande, singole o associate, devono essere presentate telematicamente sul portale SIAN tramite i Centri Autorizzati di Assistenza Agricola o un libero professionista accreditato.
L’intervento finanziario di € 39.600.000 riguarda gli anni 2020 per € 13.860.000 e 2021 per € 25.740.000 e viene così ripartito: € 19.800.000 per le domande individuali ed € 19.800.000 per le domande collettive (al fine di sostenere i piccoli-medi proprietari/conduttori).
Il contributo è pari al 100%, ma il limite massimo per beneficiario non può superare i 200.000 euro.
Nel caso di partecipazione in forma associata, deve essere presentata una domanda collettiva da parte di Associazioni di produttori costituite in forma di cooperative agricole olearie o organizzazioni di produttori del settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola riconosciute dal Ministero.
I piccoli proprietari possono, pertanto, rivolgersi alle proprie cooperative od organizzazioni di produttori per presentare le domande e non perdere quest’ulteriore ed importante occasione.
Un’occasione che tutti abbiamo il dovere di “cogliere” sia per ricostruire il nostro patrimonio olivicolo e l’economia del settore, ma anche per “consegnare” ai nostri figli e nipoti una nuova immagine del nostro paesaggio e del Salento, oggi devastati da un batterio che ha decimato interamente olivi centenari e millenari.
“Il futuro della Natura è nelle nostre mani”: soprattutto in quest’occasione abbiamo il dovere di cogliere la profondità del messaggio alla base del “World Wildlife Day” (“Giornata per la Natura e l’ambiente”), deciso nel 2013 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per il 3 marzo di ogni anno.
Per questo bisogna superare diffidenze, rassegnazioni, pigrizie, indolenze ed insensibilità e contribuire fattivamente a ricostruire il nostro paesaggio e la nostra economia (tra l’altro, senza spendere un centesimo, considerati gli abbondanti contributi a fondo perduto).
Alcune lodevoli iniziative sono già in corso: cooperative e frantoi si stanno attivando per raccogliere le adesioni degli olivicoltori (senza onere alcuno) e alcuni produttori stanno persino “acquisendo” appezzamenti di oliveti in affitto o comodato per procedere al reimpianto.
Qualsiasi iniziativa, singola od associata, che va nella direzione di ricostruire l’economia ed il paesaggio olivicoli, va sostenuta ed i produttori devono superare ataviche diffidenze ed aderirvi.
Spiace, per la verità, che su questo importantissimo “Piano straordinario per la rigenerazione olivicola della Puglia” manchino un’adeguata informazione e il doveroso stimolo dell’Amministrazione comunale e persino di sindacati e patronati.
Tutti hanno il dovere di fare il loro… “dovere” (e anche più) per informare e convincere gli olivicoltori (anche i più piccoli e i più diffidenti) a presentare le domande in forma singola o associata.
Per ulteriori informazioni o approfondimenti cliccare su Avviso pubblico
Pantaleo Gianfreda