Danneggiate auto della Sicurauto: atto di intimidazione o vandalismo?

25 Febbraio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Sede della Sicurauto

Nella notte tra il 18 e 19 febbraio ignoti hanno danneggiato gravemente dieci auto parcheggiate sul piazzale della Sicurauto, l’autosalone della famiglia Sicuro collocato alla periferia di Collepasso (di fronte all’ex Cantina sociale), all’angolo tra via Principe di Piemonte (la via per Maglie) e la vicinale via Stracca.

Da quest’ultima stradina, gli ignoti, approfittando del buio, si sono avvicinati al recinto dell’autosalone e hanno buttato sulle auto in sosta grumi di sverniciatore in gel, provocando il sollevamento e lo stacco di vernici delle auto.

Risveglio amaro la mattina seguente per il proprietario dell’autosalone, che, dopo aver rilevato il notevole danno, ha presentato denuncia alla locale Stazione dei Carabinieri.

Una delle dieci auto danneggiate

Le Forze dell’ordine dovranno ora individuare i responsabili ed accertare se si tratti di un grave e preoccupante atto intimidatorio nei confronti del titolare dell’autosalone oppure di un altrettanto grave e preoccupante atto di vandalismo.

Nella prima ipotesi, si dovrà anche appurare se ci sia qualche collegamento con analogo e più grave fatto avvenuto proprio sulla stessa via Principe di Piemonte circa due anni fa, quando nella notte tra il sabato e la domenica della Pasqua 2018 (31 marzo-1° aprile), si verificò l’incendio dell’autosalone “Ghibli Auto” di Cosimo Russo, in fase di allestimento, che doveva essere inaugurato la settimana successiva. Fu un atto chiaramente doloso, i cui responsabili non sono stati ancora individuati.

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Non esclusa la “pista” dell’atto vandalico, “fine a se stesso” ed altrettanto grave, considerati i ripetuti atti di vandalismo verificatisi negli ultimi mesi a Collepasso.

Nell’un caso o nell’altro si tratta di un gesto gravissimo che non va sottovalutato e su cui le Forze dell’Ordine hanno il dovere di indagare a fondo per individuare i responsabili e tranquillizzare le aziende e tutta la cittadinanza.

Piena solidarietà, intanto, alla famiglia Sicuro per il grave gesto ed il danno subito.


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Pantaleo Gianfreda