Il Castello è proprietà del Comune: la Corte d’Appello chiude definitivamente un’ultraventennale vertenza legale
29 Giugno 2020La Corte di Appello di Lecce, recependo una sentenza della Corte di Cassazione del 2017 e un’altra del 2014 , ha definitivamente stabilito, con un’importante sentenza dei giorni scorsi, che il Castello è di proprietà del Comune di Collepasso.
Si chiude così un’ultraventennale vertenza legale tra il Comune e alcuni eredi Indraccolo, che rivendicavano la proprietà e la restituzione dell’antico immobile storico, accampando questioni formali nel trasferimento della proprietà al Comune (acquistato nel 1987 per 323 milioni di lire), da parte della società immobiliare “Sant’Emiliano” degli stessi eredi.
Oltre l’assurda restituzione del Castello (restaurato oltre dieci anni fa dal Comune con un milione di euro concesso dalla Regione), gli Indraccolo – proprietari di vastissime aree agricole inserite come edificatorie con il Programma di Fabbricazione approvato nel 1974 (e tuttora vigente) e da sempre favoriti nelle loro speculazioni edilizie da parte degli amministratori democristiani degli anni ’60-‘70 (alcuni dei quali ne trassero anche notevoli vantaggi personali) – chiedevano anche il pagamento di diverse migliaia di metri quadrati di aree, cedute “bonariamente” al Comune senza mai alcuna formalizzazione scritta e ufficiale, sulle quali il Comune ha realizzato negli anni le opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
La vicenda, che ha visto interessate tutte le amministrazioni comunali degli ultimi venticinque anni, ha avuto diversi risvolti e, in occasione di alcune decisioni favorevoli ai ricorrenti, il Comune ha dovuto “travasare” oltre 800mila euro in loro favore, che ora dovranno essere restituiti (speriamo!) alle casse comunali.
La conclusione favorevole della vertenza fa tirare, perciò, un sospiro di sollievo a tutta la comunità, sebbene abbia rivelato l’estrema superficialità ed approssimazione con cui hanno operato nel corso dei trascorsi decenni le Amministrazioni comunali D.C., di cui era componente anche lo stesso attuale sindaco.
Sulla vicenda “La Gazzetta del Mezzogiorno” ha pubblicato oggi (29 giugno) il seguente articolo, scritto da Antonio De Matteis.
(per leggere bene, cliccare sull’immagine).
Una cosa che credo possa piacere i collepassesi/e.
Il castello farei una bellissima location caro sindaco e giunta – per un formidabile torneo femminile/maschile misto doppio e per portatori di handicap tennis tavolo – dopo la sanificazione ad hoc.
Gioca chi deve giocare – gli altri aSCOLTANO DELL’OTTIMA MUSIca magari in ricordo del M* Ennio Morricone – basta un violinista o un trombettista ad es.
Ma il castello chiuso e’un pugno nello stomaco – e si dovrebbe pagare un tot….un mio modo di vedere l’agora’ il pensiero pulsante della cittadina – vi stimo e vi auguro ogni bene Salv.Cito – un paese una cittadina e’ al top – se la coinvolgi ma se non la coinvolgi ahime’ non credo possa andare….. step by step.
Quindi ora non ci sono più scusa per sanificarlo, pulirlo e dargli la dignità che merita?