“La Curemma pizzitorta se mangiau la ricotta…”… le vecchie tradizioni popolari negli scritti dell’ins. Marzano
26 Febbraio 2020Con il mercoledì delle Ceneri, che ricorre nell’odierno 26 febbraio, si dà inizio alla Quaresima, i “canonici 40 giorni” di penitenza e digiuno prima della Pasqua, che si festeggia quest’anno il 12 aprile. In realtà, da oggi a Pasqua i giorni totali sono 46, ma diventano 40 se si escludono le domeniche.
Le Ceneri e l’inizio della Quaresima richiamano una delle più antiche e ricorrenti tradizioni popolari del vecchio Salento, la Curemma, tradizione molto sentita anche a Collepasso sino a pochi decenni fa ed oggi quasi del tutto scomparsa.
A tenere vivo il “fuoco” delle tradizioni, che – è il caso di dire – “cova ancora sotto le ceneri”, ci pensa, come sempre, il nostro Pippi Marzano, insegnante in pensione ed ex sindaco di Collepasso.
Il prossimo 23 luglio l’ins. Marzano compie 86 anni, eppure è sempre “arzillo” e vivace nel suo appassionato amore per le tradizioni popolari e il nostro dialetto, di cui è uno dei maggiori e più qualificati cultori. Nonostante l’età e sopraggiunti ulteriori impegni familiari, “nelle ore piccole” (dalle 23.00 in poi), mi confida Pippi, “mi diverto a scrivere ancora qualcosa”.
Ed ecco questo pregevole “pieghevole” su “La Curemma”, scritto dall’ins. Marzano e stampato grazie al patrocinio di “Aluisi Fiori”, anche per ricordare che “nel 2020 ricorre il Cinquantesimo di pubblicazioni di Giuseppe Marzano”. Questi, infatti, nel 1970 presentò ufficialmente il suo primo libro “Collepasso nel tempo”, prima ricerca storica su Collepasso, Comune autonomo, dopo quella del 1896 di don Giuseppe Manta “Cenni storici-etnografici intorno al villaggio di Collepasso” (in quei tempi ancora frazione di Cutrofiano).
Gustiamoci, pertanto, quest’ulteriore “chicca” di Giuseppe Marzano, che tutti ringraziamo per questo suo appassionato legame alle tradizioni della nostra comunità. Che Dio ce lo conservi a lungo!
Bravo, unico e…sempre in gamba il nostro grande maestro Pippi Marzano!!!
Bravo il nostro poeta e complimenti al “grande maestro Pippi”