La Regione Puglia stanzia 35 ml per un bonus premio di due mensilità per gli operatori sanitari dell’emergenza Covid
30 Maggio 2020“È stato siglato un importante accordo con i sindacati a favore di tutti gli operatori della sanità pugliese impegnati nell’emergenza Covid 19. Per i due mesi di lavoro instancabile e complicato, dal 15 marzo al 15 maggio, le buste paga dei lavoratori della sanità pugliese saranno più sostanziose”: è quanto dichiarato dal presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine dell’incontro con i sindacati conclusosi nella notte tra il 27 e 28 maggio.
Le risorse destinate a questa misura sono pari complessivamente a 35 milioni di euro.
Il bonus riguarderà tutti i 30mila operatori della sanità impegnati nella lotta al coronavirus, suddivisi in quattro fasce di retribuzione aggiuntiva, ed il calcolo si baserà sulle giornate effettive trascorse nei reparti Covid.
Una misura doverosa per testimoniare concretamente la riconoscenza di tutta la comunità pugliese per i sacrifici ed il lavoro svolto in questi terribili mesi da tutto il personale sanitario.
Il bonus è suddiviso in quattro fasce:
Fascia A: fino a 2.520 euro lordi (63 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per chi ha lavorato nell’emergenza Covid in Malattie infettive, Pneumologie, Anestesia e Rianimazione e Terapie Intensive, Dipartimenti Prevenzione (con riferimento a Sisp e Spesal) e medici veterinari dei Dipartimenti di prevenzione direttamente coinvolti nella gestione di cluster Covid, Medicina del lavoro, Personale dipendente del 118, Pronto Soccorso, Operatori sanitari destinati alla presa in carico dei pazienti Covid, Tecnici perfusionisti ECMO, personale laboratorio biomedico operante presso strutture sanitarie ovunque collocate funzionale al trattamento dei campioni biologici per esami Covid ovvero all’effettuazione di test o esami dello stesso tipo, personale delle Unità Operative di radiodiagnostica operanti presso le strutture che effettuano esami verso pazienti provenienti dai percorsi ospedalieri Covid o sospetti tali, obitorio e Front Office (Triage).
Fascia B: fino a 1.480 euro lordi (37 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per chi ha lavorato in Ostetricia, Dialisi, Unità operativa Cure Palliative, personale dipendente della Medicina penitenziaria, nonché le Unità Operative e i Servizi afferenti a strutture Covid Acuzie pubbliche, come definite nella Dgr 525/2020, non inserite nella Fascia A.
Fascia C: fino a 800 euro lordi (20 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per gli operatori di altre Unità operative e Servizi (non elencati nelle Fasce A e B e con particolare riferimento ai reparti di Medicina interna e Chirurgia, e all’impatto sul territorio), ma, in ogni caso, coinvolti nella emergenza Covid.
Fascia D: fino a 400 euro lordi (10 euro a turno, massimo 20 giornate lavorative) per gli altri operatori del Servizio sanitario regionale che non sono compresi nelle fasce precedenti.
Per conoscere il contenuto dell’accordo e le modalità di riparto dei fondi, cliccare su accordo Regione-Sindacati.