Quei ragazzini sempre “in gregge” in tempi di coronavirus… dove sono genitori e Autorità?!?

11 Maggio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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La foto che pubblico è stata scattata ieri a Collepasso, in via vicinale Stracca, una stradina rurale a ridosso delle ultime case del centro abitato.

Sabato sera scrivevo in un post su facebook: “Primo giorno in Puglia senza nuovi decessi per il Covid 19. Non succedeva dal 20 marzo scorso. Non si è certo alla fine della pandemia, ma è un segnale che dà speranza e deve spingere tutti a rispettare le norme di sicurezza previste, soprattutto per quanto riguarda la distanza tra persona e persona…” e aggiungevo: “A Collepasso ci sono troppi ragazzi/e (e non solo) in gruppo sulle strade di campagna senza alcun rispetto per le norme di sicurezza… Alcuni genitori dovrebbero stare più attenti e controllare meglio i propri figli/e”.

Nei giorni precedenti, prima e dopo il 4 maggio, avevo, infatti, notato che quasi ogni sera un gruppo di ragazzini/e si incontravano sulla stradina di campagna, ai cui lati sostavano per lungo tempo a scherzare e “sfottere”. Senza rispettare alcun distanziamento fisico… sempre “in gregge”, appiccicati l’un l’altro! Tanti giorni fa, visto che queste “buone abitudini” persistevano, mi sono fermato a debita distanza per invitare i ragazzi a rispettare le norme. Inutilmente. Le sere successive erano sempre lì, “appiccicati” l’un l’altro, tanto da essere stato costretto a segnalare la circostanza ad un carabiniere. A quanto pare, inutilmente.

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Ieri, verso l’imbrunire, quei ragazzini/e erano ancora lì e la mia digitale ha istintivamente “catturato” l’immagine del “gregge”, volutamente sfocata e con i volti irriconoscibili per motivi di privacy.

Soprassiedo sulle reazioni da “bulletti” avute da alcuni di loro. Hanno iniziato ad inveire contro di me e inseguire la mia macchina. Mi sono formato e, dopo aver ricordato loro che già giorni prima li avevo invitati a rispettare le regole del distanziamento e minacciato di avvisare i Carabinieri, ho fatto “bau bau” e se ne sono scappati… non senza prima avermi, ancora una volta “educatamente”, gridato invettive e qualche “dolce parolina”.

Soprassiedo soprattutto per “pietà umana” verso i loro genitori, incapaci, a quanto ho visto e sentito, non solo di insegnare l’abc della buona educazione ai loro figli, ma anche di preoccuparsi per loro… ma sanno, almeno, dove vanno e cosa fanno fuori casa in tempi di persistente coronavirus?!?

Non me la prendo, infatti, con quei ragazzini/e… avranno avuto sì o no da 6-7 -massimo 13 anni (certo, avessi visto tra loro un mio figlio o nipote, qualche bel “ceffone” o “bacchettata”… “old college english style”, ad esempio, o, più semplicemente, “tipo maestro Giannelli o Cacciapaglia”… sarebbe stata molto apprezzata da antichi precettori) né mi va di fare alcuna “paternale”…

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Mi chiedo semplicemente: dove sono i loro genitori, che si presume siano persone adulte, responsabili e attente ai figli? Possibile che non si preoccupino, in questo momento così grave per la salute di tutti, di cosa facciano e dove stiano i figli nei lunghi periodi vuoti delle assenze da casa?!?

Permettetemi, però, di porre una semplice domanda anche alle Autorità locali: ci siete?!?

Chissà… se dopo un bel controllo si individuassero questi od altri “liberi” ragazzini e si appioppasse una bella sanzione ai loro genitori… forse questi capirebbero che in casa e fuori casa la responsabilità per i figli minorenni è prima di tutto loro e devono risponderne loro di fronte alla legge!

Non intendo certo generalizzare. La stragrande maggioranza dei cittadini e dei genitori di Collepasso si attiene scrupolosamente alle prescrizioni previste… proprio per questo non può essere permesso che un’“infimissima” minoranza irresponsabile di cittadini e genitori (e loro derivati) possa mettere a rischio la sicurezza e la salute di tutti.


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Pantaleo Gianfreda