L’estremo atto d’amore di don Oronzo per la comunità di Collepasso: il dono della sua casa alla Parrocchia
6 Febbraio 2020In queste fredde giornate salentine percorse e percosse da aspri venti del Nord, “spunta d’incanto” un atto di amore e generosità che “scalda” i cuori: don Oronzo Orlando ha donato la sua casa alla Parrocchia “Natività di Maria Vergine”, di cui è stato parroco sino al 4 dicembre, giorno della sua scomparsa.
Un “bel dono”, dice il nostro “Padre Celeste”, il “riesumato” (dice lui) parroco don Celestino Tedesco, nominato dal Vescovo Amministratore parrocchiale della Chiesa Matrice dopo la prematura scomparsa di don Oronzo, in attesa della nomina definitiva del nuovo pastore.
Proprio ieri don Celestino, avvertito dall’Economo diocesano don Enzo Vergine, ha firmato l’atto di accettazione della donazione dell’immobile di via Umberto I n. 39, diventata ufficialmente proprietà della parrocchia dopo le disposizioni testamentarie di don Oronzo e la firma dell’Amministratore parrocchiale.
La notizia della donazione aveva in qualche modo sorpreso don Celestino: “Non mi aspettavo questo bel dono – dice -. Un atto del genere si fa ad una certa età e don Oronzo era ancora giovane e con tanta voglia di vivere, sebbene forse già conscio dell’ineluttabile destino che lo attendeva. Una decisione assunta ccu li sani sensi a 62 anni”.
Questa sera don Celestino darà ufficialmente la notizia nel corso della S. Messa delle ore 17.30, celebrata in suffragio di don Oronzo: “Tutta la comunità parrocchiale ringrazia sentitamente – dice – e ogni mese verrà celebrata una messa in suffragio di don Oronzo”.
Nel corso della Messa, anticipa don Celestino, verranno ricordati don Oronzo ed altri generosi sacerdoti collepassesi “con i quali abbiamo vissuto il nostro frammento terreno”.
Si tratta di don Grazio Gianfreda, parroco di Otranto ed apprezzato scrittore e studioso del Mosaico idruntino, scomparso il 4 gennaio 2007; don Marco Guido, già parroco di Cerfignano, di cui proprio oggi ricorre il quarto anniverario della morte (6 febbraio 2016); don Quintino Gianfreda, già Vicario della Diocesi e scomparso un anno fa, il 5 febbraio 2019.
Sacerdoti che, come don Oronzo, hanno voluto “gratificare” la loro comunità di origine con tanti gesti generosi: la donazione da parte di don Grazio di circa 20mila metri quadri di suolo edificatorio alle Suore d’Ivrea per la costruzione dell’asilo per i bambini di Collepasso e dell’Oasi per le suore anziane; la donazione di don Marco della sua abitazione di via Roma alla Diocesi; la donazione di don Quintino (ed il fratello Gino) di un terreno agricolo di 6mila metri quadri per la costruzione della nuova Chiesa dedicata a Cristo Re.
“…puru li preti tdannu…”, “chiosa” un po’ sardonico don Celestino.
Don Celestino accomunerà nella memoria e nella preghiera anche il suo predecessore don Salvatore Miggiano, originario di Cerfignano, parroco di Collepasso per 46 anni (1944-1990).
Don Oronzo, rimasto orfano in tenera età, fu molto legato sin da ragazzo a don Salvatore Miggiano, di cui era chierichetto, che fu per lui come un padre e lo accompagnò nella vocazione al sacerdozio.
Il generoso don Oronzo Orlando è prematuramente scomparso il 4 dicembre 2019, a soli 63 anni, tra la costernazione generale della comunità collepassese, dei confratelli e dell’intera diocesi. Dopo nove anni di vice parroco a Maglie, è stato per 23 anni (dal 2.12.1990 al 23.8.2013) parroco della parrocchia Cristo Re e per sei della Chiesa Matrice dedicata alla Natività di Maria Vergine (dal 24.8.2013 al 4.12.2019), succedendo in entrambi i casi proprio a don Celestino Tedesco, al quale oggi compete l’onere e l’onore di ricordane la figura ed esaltarne il “dono”.
Per quasi 30 anni don Oronzo ha esercitato il suo ministero pastorale nella natìa Collepasso, una comunità cui è stato sempre profondamente legato sin da tenera età, che ha amato ed ama. In vita e in morte, come testimonia il dono alla “famiglia” comunitaria e parrocchiale. Un “bel gesto” di generosità e di amore che esalta la sua figura di sacerdote fedele al messaggio evangelico, di uomo riservato, di cittadino cristiano e generoso.
Grazie, don Oronzo!
Pantaleo Gianfreda
Se non sbaglio il messaggio evangelico, con il suo contenuto di generosità e amore, ha come destinatari
sopratutto gli umili e i poveri e tra questi,forse,
non ci sarebbe qualcuno, anche nella nostra comunità,
che avrebbe bisogno di una casa? E allora…