“L’insostenibile leggerezza dell’essere” sindaco anche in tempi di coronavirus: immobile e “immobiliarista”, “minestrone” di pubblico e privato

8 Maggio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il tratto di via C. Alberti ormai privo di alberi (a sinistra e l’ultima a destra le due abitazioni “chiacchierate”)

Nell’indifferenza generale… il “generale” ci ricasca di nuovo e, a detta dei vicini, persiste nel “vizietto” dell’Attiletto “sterminatore” di alberetti… novello “mini-bolsonaro” amazzonico, ormai “imbolsito” da eccessivi anni di potere, di cui gli ultimi cinque senza “malombre” di opposizione!

C’è chi è “immobile” per gli interessi pubblici e chi, invece, è “mobile” e “immobiliarista” per gli interessi privati… c’è, poi, chi riesce ad essere contemporaneamente “immobile” e “immobiliarista”!

… nemmeno il coronavirus ferma, infatti, certi “interessi”… “…addhettantu, Signore!…”, direbbero i nostri vecchi… anche se un po’ di decenza non guasterebbe, soprattutto “sotta ‘sti chiari te luna”!

Ora che si esce, pur con le necessarie precauzioni, dall’isolamento (“lockdown”) cui ci ha costretto il Covid 19, tento di uscire anch’io dal “silenzio stampa” che mi ero imposto (in momenti drammatici, coesione e unità devono prevalere su ogni altra pur legittima esigenza) sul “virus” di scottanti vicende locali.

L’occasione mi è data dalle recenti e indignate proteste di alcuni cittadini di via Conte Alberti (e da un altro “fatterello”, scivolato nell’indifferenza generale) che mi inducono a riprendere a “cantare” le “eroiche gesta” di un noto “galletto” con i “galloni” di primo cittadino.

Pare che il “galletto” – che già “galliscia” stabilmente in un “pollaio”, ma ne ha altri numerosi sparsi per il “contado” ed è preso dalla manìa e dalla smania di averne sempre di nuovi – abbia recentemente acquisito un nuovo “pollaio” in via C. Alberti, “a due passi” da uno già noto alla cronaca per alcune disinvolte manovre.

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Dovendo, a quanto pare, procedere a ristrutturare e rinobilitare il nuovo “pollaio”… che fa o, almeno, cosa si presume abbia fatto fare il “galletto”?!? Fa tagliare (non posso ipotizzare un’autonoma iniziativa della ditta), la mattina di un giovedì 30 aprile, un alberello che “oscura” l’ingresso del nuovo “pollaio”… risparmiando, però, con grande “sensibilità ambientale”, la piantina di menta e le erbacce circostanti.

Il “luogo del delitto” dell’albero reciso…

E così fu che, per interessi privati, un lungo tratto di marciapiede di via C. Alberti rimase privo di alberi!!!

Ci face e sface nu perde mai tiempu”… il “galletto” con i “galloni” di primo cittadino “face” piantare nuovi alberelli ai ragazzi delle scuole per la Festa degli Alberi e “face lu posaturu e lu splendidu” con la fascia tricolore… poi, invece, lo stesso “galletto” “sface” (taglia) gli alberelli di fronte ai suoi “pollai”.

È già successo nell’agosto 2019 (cliccare su articolo)… succede “in recidiva” ancora oggi. Naturalmente senza autorizzazione alcuna da parte dell’Ufficio comunale competente e, soprattutto, senza ritegno e vergogna!

Angolo vie C. Alberti-F. De André

Chiamiamola eufemisticamente “insostenibile leggerezza”… ma comportamenti simili meritano censura e sprezzo generali… nemmeno i “galloni” di primo cittadino possono permettere di fare e disfare quello che pare e piace!

Un’immagine dell’area con gli alberi ripresa nel 2010 (da google maps)

Giacché ci siamo… sarebbe così cortese e trasparente il “galletto con i galloni” da rendere note tutte le proprietà immobiliari acquistate (sicuramente con tanto impegno e sacrificio!) nella sua lunga carriera amministrativa (dal 1985 ad oggi) e, soprattutto, in questi ultimi dieci anni da primo cittadino?!?

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… così… giusto per farsi un’idea della certosina “filiera” politico-familiare che sta avvolgendo e soffocando nelle sue velenose spire l’intera comunità!

La legge (D. Lgs. 33/2013 e s.m.i.) impone agli enti locali di pubblicare sul proprio sito istituzionale la situazione reddituale e patrimoniale di sindaco ed amministratori, ma, per la verità, ne limita l’obbligo ai Comuni con oltre 15.000 abitanti. Considerato, però, il chiacchiericcio sulle “magnifiche gesta immobiliari” del nostro “galletto con i galloni”, si impone il dovere, almeno morale e politico, di rendere pubbliche, in nome del principio della trasparenza, certe notizie. Attendiamo con ansia!

Un ultimo e recente “fatterello”.

Guardate il manifesto sottostante e, in particolare, quell’annuncio che ho messo in risalto.

Vi pare normale e legittimo l’avviso “La cerimonia sarà trasmessa in diretta FB sul profilo del Sindaco”?!?

No, non lo è!

Potrebbe rappresentare, infatti, una “summa” di violazioni di norme che regolano la vita pubblica e i doveri di un rappresentante della Pubblica Amministrazione.

Intanto, non esiste ufficialmente una pagina facebook del Comune, come in tanti altri Comuni, né un “profilo del Sindaco”. Esiste solo e semplicemente un “profilo personale”, per cui “privato”, di Paolo Menozzi, il quale lo gestisce privatamente e decide a suo piacimento chi accettare o meno come amico, che utilizza anche per comunicazioni istituzionali.

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Non solo. Sindaco e Giunta hanno approvato il 20 aprile una delibera  – la n. 45 “75° anniversario della Liberazione. Programmazione. Autorizzazione alla spesa” -, con la quale, oltre ad “autorizzare la spesa di € 400,00 per l’organizzazione e gestione della manifestazione”, approvano anche la bozza di manifesto, in cui è compresa la suddetta dicitura (cliccare su Del. G.C. 45 del 20.4.20), attestando un falso.

Non esiste (ripeto) un “profilo del Sindaco” ma solo un profilo facebook personale di Paolo Menozzi, che lo gestisce a suo piacimento senza alcuna regola predeterminata (giustamente, essendo un profilo privato).

Spero che tutti comprendano o si sforzino di comprendere la netta distinzione tra persona fisica e persona giuridica, tra il privato cittadino e la funzione che lo stesso può essere chiamato a svolgere. Sono ambiti nettamente diversi e distinti.

Ancora. All’atto dell’approvazione il Sindaco è presente e vota a favore della trasmissione ufficiale di una cerimonia pubblica sul suo profilo privato facebook, traendone in tal modo “utilità” personali e politiche censurate dalla legge.

Chiaro?!?

Capisco – perdonatemi i “titoli nobiliari”! – i “babbalucchi” (fedeli che nella settimana santa indossavano abiti penitenziali di origine spagnola) della maggioranza… ma dove sono i “mammalucchi” (gli appartenenti a vecchie milizie turche e circasse, composte prevalentemente da schiavi) della c.d. opposizione?!?

Babbalucchi” e “mammalucchi” (“iniuria absit verbis”)… questi sembrano essere gli amministratori di maggioranza e di minoranza su cui gli inermi e ignari cittadini dovrebbero contare… su cui, soprattutto, può contare un “galletto” con i “galloni” di primo cittadino per fare indisturbato quello che gli pare e piace!

Pantaleo Gianfreda


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