“RiPartyAmo” con “Levante”… arrivano le elezioni! La candidata leghista alla Regione viola le norme antiCovid della Regione

18 Luglio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Gabriella Marra (nella foto sopra e seguenti) senza mascherina (nonostante l’obbligo) nei giorni della manifestazione della sua associazione (29 giugno-10 luglio)

Giorni fa mi chiama una signora… incredula e sconcertata…

“… ma hai visto la Gabriella?… si candida con la Lega al Consiglio regionale … poveri noi!”…

“… non ci credo”, le rispondo, “mi dicono che anche un’altra assessora si candidi alla Regione con il partito della Meloni… ché… si fanno la guerra al loro interno?!?”…

“… no, no, è vero… il marito sta già contattando amici e conoscenti! A che livello siamo arrivati!”.

La signora aveva ragione. La conferma ufficiale è arrivata pochi giorni fa, quando la stampa locale, nel dare notizia dell’odierna “invasione” del Salento da parte del barbaro Salvini – il “cazzaro verde”, secondo la felice definizione di Scanzi – per un tour elettorale, ha riportato i nomi dei candidati della Lega nella nostra provincia. Tra questi l’ambiziosa e vanagloriosa Gabriella Marra, fatua e inconsistente assessora del Comune di Collepasso, ma assai attiva e prolifica nel privato.

La “miniluna” del sempre più opaco “pianeta Salvini”, infatti, pur andando contro le leggi della natura (“luna a ponente, luna sorgente… luna a levante, luna calante”), si è “costruito” un anno fa un “giocattolino” cui ha dato nome “Levante” (che fa rima, però, con “calante”), che rappresenta in realtà il suo “cavallo di Troia” per “espugnare” i cuori (e i voti) di “troiani e troiane” locali e ambire a diventare “luna sorgente” del firmamento politico locale (e non solo, ma anche provinciale, regionale e “domani non si sa”… chissà… nazionale, europeo, internazionale … persino cosmico… dal momento che parliamo di “lune”!).

…e il guaio è che in un piccolo paese narcotizzato e “moribondo” come il nostro anche certe forme di “estreme unzioni” possono essere scambiate da alcuni per riti “battesimali” di nuovi ed illusori “segni” di vita… più simili, in realtà, a scomposti riti e allucinazioni dionisiaci di “menadi” di euripidea memoria.

… d’altro canto… cosa rappresenta per il Mezzogiorno la Lega di Salvini e dei “quattro ladroni” (i 49 milioni – e non solo – rubati allo Stato docent!) se non l’“estrema unzione” che questo partito cerca di dare agli odiati “terroni” tra baccantiche e allucinanti “danze” politiche che “ubriacano” e “intontiscono”?!? (… tralascio i noti epiteti contro il Sud di Salvini e dei suoi “bravi” esponenti… ma, di grazia, non avverte alcuna vergogna o un minimo di disagio l’ineffabile Gabriella, sempre più “marrana” verso i suoi concittadini?!?).

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Orbene, come era “nelle cose”, l’associazione “Levante”, “cavallo di Troia” dell’astuta “ulissa” locale (“timeo Danaos et dona ferentes” – “temo i Greci anche quando portano doni“, disse Laocoonte, cercando inutilmente di dissuadere gli eccitati troiani dall’accettare il “dono del cavallo” alla loro città), opera sin dalla sua costituzione, nonostante le illusioni di certe ingenue socie, per dare risalto e visibilità alla “luna sorgente” dello squallido panorama politico collepassese, approfittando anche del ruolo pubblico rivestito dalla “soggetta”.

Mesi fa alcune socie mi chiesero un incontro chiarificatore dopo un mio articolo piuttosto critico (e “profetico”) sui reali obiettivi dell’associazione e della sua presidente. Alla fine si ripromisero di chiedere alla Marra di dimettersi da presidente per non esporre l’associazione a strumentalizzazioni di sorta. Espressi i miei dubbi perché, a mio parere, non si sarebbe mai dimessa… infatti, la Gabriella è ancora lì, saldamente “attaccata” al suo “giocattolino”, come una “cozza” allo scoglio! Sarei curioso di sapere oggi cosa pensano queste brave donne e, soprattutto, se siano veramente così ingenue ed in buona fede da non rendersi conto di essere solo “strumenti” delle ambizioni della loro presidente.

Clamorosi e chiari (solo i ciechi non vedono!) i reali obiettivi, le strumentalizzazioni e, al contempo, le superficialità e le “magagne” anche della recente iniziativa “RiPartyAmo”, svoltasi dal 29 giugno al 10 luglio nello spazio esterno della Parrocchia Cristo Re su iniziativa “marran-levantina”… un titolo degno di uno psicanalista (mai titolo fu, infatti, così “freudiano”)… “RiPartyAmo” o, semplicemente, “Ripartiamo…”?!?

… “ripartiamo subito… ché ci sono le elezioni regionali…”, avrà pensato la presidente “marrana”!

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C’è qualcosa, però, che “non quadra” e rischia di “guastare la festa” all’ambiziosa assessora-presidente.

Dopo la fase critica dell’epidemia Covid 19, Governo e Regione hanno un po’ allentato certi vincoli. Con Ordinanza del Presidente della Regione n. 255 del 10 giugno è stato previsto che a decorrere dal 15 giugno fossero consentite, nel rispetto delle Linee guida regionali, anche i “Servizi per l’infanzia e l’adolescenza”. Nel merito, invito a leggere le pagine 3-4 delle Linee Guida allegate all’Ordinanza e le puntuali prescrizioni riguardanti sicurezza e tutela della salute… dalle segnaletiche obbligatorie al Progetto con autocertificazione, al Patto di responsabilità, ecc. sino all’obbligo di mascherine da 12 anni in su al fine di contrastare l’ancora presente e letale coronavirus (cliccare su Ordinanza 255_10.6.2020).

L’associazione “Levante” decide, allora, di organizzare dal 29 giugno al 10 luglio “RiPartyAmo”, un’iniziativa rivolta a ragazzi 6-12 anni… e qui “casca l’asino”!

Perché la fremente ed orgiastica (elettoralmente) presidente dell’associazione presenta al Comune il progetto e l’autocertificazione proprio il giorno di inizio della manifestazione, il 29 giugno (nessuna riserva o perplessità da parte del “cieco” sindaco Menozzi?!?), assumendo una serie di onerosi impegni, il cui mancato rispetto espone a sanzioni amministrative e persino penali.

Nell’autocertificazione la presidente Marra si impegna, secondo le Linee guida regionali, a rispettare una serie di prescrizioni per prevenire eventuali rischi di contagi da coronavirus (cliccare su autocertificazione). Tra le tante anche

Non so se le prescrizioni siano state tutte rispettate (ho i miei dubbi). Visionando le numerose foto pubblicate sulla pagina facebook della stessa associazione risaltano, però, chiare anomalie, omissioni e violazioni di fondamentali norme di sicurezza, come “il regolare utilizzo delle mascherine” da parte di adulti e ragazzi oltre i 12 anni (la cui verifica era nella diretta responsabilità della presidente Marra).

Guardando le foto si evince che, dopo i primissimi giorni, nessuno ha utilizzato le mascherine, cominciando dalla stessa assessora-presidente, di cui pubblico alcune foto eloquenti ed evidenti. Ho oscurato volutamente le incolpevoli e varie “marie” che incautamente le si affiancano (spero comincino ad aprire gli occhi sui “guai” che potrebbero procurare anche a loro le brame e gli “orgiastici” elettoralismi della loro presidente). Né pubblico (ma possono essere visionate altrove) le foto di assembramenti di varia natura, che testimoniano chiaramente che né l’assessora-presidente né altri indossano la mascherina o rispettano il distanziamento sociale, mettendo così a rischio se stessi e, quel che più è grave, innocenti ragazzi/e, considerato che la pandemia non è stata ancora sconfitta e che gli scienziati avvertono sul rischio di una sua recrudescenza se non si rispettano le norme di sicurezza.

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Appare anomalo e scandaloso che una persona che si candida alla Regione, nonché assessora comunale, non sia in grado di garantire per sé e gli altri il rispetto di norme contro il coronavirus emanate da quella Regione che avrebbe la presunzione di governare (almeno in teoria, considerato che la “meschina” non ha alcuna chance di essere eletta).

Sarebbe, pertanto, doveroso che gli Organi competenti (Stazione Carabinieri, Magistratura, Sindaco) verifichino se siano stati rispettati tutti gli impegni sottoscritti dalla Marra nell’autocertificazione che ha presentato al Comune, oltre tutte le norme statali e regionali di contenimento del Covid 19, in occasione della manifestazione promossa  dal 29 giugno al 10 luglio dall’associazione “Levante” di cui è legale rappresentante.

Nel caso si evidenzino responsabilità, alcune delle quali già “provate” dalle foto, mi auguro che il/i responsabile/i vengano perseguiti come per legge. Non può passare sotto silenzio chi si renda responsabile di un potenziale “macello sociale” per non aver rispettato e fatto rispettare integralmente – e solo per meschini interessi privati ed elettoralistici – le prescrizioni regionali di contenimento del coronavirus, una “bestia” che, seppur in tono minore e più sfuggente, è ancora tra noi e continua a procurare un reale “macello sociale” e morti in grandi Paesi come il Brasile e gli Stati Uniti per responsabilità dei loro presidenti, amici di Salvini e della Lega.

… se le rimane un briciolo di dignità e di onore, questa donna avrebbe il sacrosanto dovere di dimettersi da assessora comunale e rinunciare alla sua scandalosa candidatura alla Regione!

Pantaleo Gianfreda


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