Tiziana Fiorini, originaria di Collepasso e direttore Sitra al “San Donato” di Milano, tra le “9 donne d’oro del Policlinico in prima linea contro il virus”

1 Maggio 2020 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Tiziana Fiorini

“Oggi siamo un po’ più rilassati, ma all’inizio dell’epidemia è stato un vero inferno. Abbiamo dovuto trasformare subito, in poche ore, interi reparti in Terapia Intensiva Covid, formare il personale e predisporre per tutti le misure di sicurezza. Abbiamo dovuto predisporre persino un servizio di sostegno psicologico per i nostri infermieri/e in una situazione inedita e scioccante anche per loro. Grazie alla nostra immediata capacità organizzativa siamo uno degli Ospedali di tutta la Lombardia che ha avuto meno infettati”.

Tiziana in relax al mare

A parlare è Tiziana Fiorini, di origini collepassesi, direttore del SITRA (Servizio Infermieristico Tecnico Riabilitativo Aziendale) e direttore f.f. delle Risorse Umane del “Policlinico San Donato”, una delle punte di diamante con il “San Raffaele” del Gruppo milanese “San Donato”, che gestisce decine e decine di strutture sanitarie in Lombardia e in tutta Italia.

Tiziana dirige e coordina gli 800 infermieri/e che prestano servizio presso il Policlinico. Tra questi i collepassesi Giuseppe De Siena e Barbara Fiorini, caposala e sorella maggiore di Tiziana, e “tanti salentini”.

“La componente più emotiva di questa terribile situazione – confessa Tiziana – sono stati i pazienti. Spaventati. Soli. Vedere la gente morire sola è veramente straziante. Nell’arco di una sola giornata sono talora andate via solitarie e senza il conforto dei parenti sette-otto persone. Terribile! Immagina, però, anche la contentezza, i pianti, le feste quando qualche paziente guariva e lasciava l’Ospedale”.

C’è una specificità “tutta al femminile” nella gestione dell’“emergenza coronavirus” al Policlinico San Donato. Lo ha rilevato “Il Cittadino”, il quotidiano cartaceo e on line più diffuso nel Lodigiano e nel Basso Milanese, in un articolo con un titolo significativo: “Le 9 donne d’oro del Policlinico: in prima linea contro il virus” (cliccare e leggere).

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Sotto la versione cartacea del quotidiano.

Maria Teresa Cuppone

Tra queste “9 donne d’oro” la nostra Tiziana e, a coordinare tutte, Maria Teresa Cuppone (foto a lato), da venti anni direttore sanitario del “San Donato”, anche lei nostra conterranea, originaria di Aradeo.

“Una donna eccezionale, grintosa e tenace”, dice Tiziana, che aggiunge: “Andiamo del tutto d’amore e d’accordo”.

Grintosa, tenace ed eccezionale lo è anche lei se è riuscita a raggiungere vette così importanti nella sua carriera, che rendono anche noi collepassesi tanto orgogliosi di lei.

Dopo lunghe e diverse “traversie”, sono riuscito a parlare telefonicamente con Tiziana solo ieri, dopo che un caro amico mi aveva inviato oltre quindici giorni fa un messaggio whatsapp allegando anche un articolo de “Il Cittadino” dello scorso marzo (“Lascia una lettera sotto il letto per dire “grazie” al Policlinico”) con le dichiarazioni e la foto della Dirigente del Servizio Infermieristico del “San Donato”.

Scriveva, tra l’altro, Giuseppe: “… La nostra Collepasso dista km da quella zona in cui è esploso il primo focolaio di questo maledetto virus e con grande meraviglia anche la nostra piccola comunità sta dando un grande contributo a questa emergenza, con una delle tante nostre eccellenze…”.

Si trattava di Tiziana Fiorini, “una delle tante nostre eccellenze” sparse per l’Italia e per il mondo, la cui figura e storia mi hanno incuriosito e meritavano certamente di essere portate a conoscenza della nostra comunità, orgogliosa “genitrice” di così eccelse “eccellenze”.

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Tiziana è nata nell’ottobre 1974 a Ravenna, dove risiedevano per lavoro il padre Giuseppe, “collepassese doc” e mio compagno di scuola “fac totum” nella V elementare con il maestro Villani di Cutrofiano, e la madre Adriana Corrado, originaria di Supersano, alla quale Tiziana assomiglia molto. Pippi era nella Polizia di Stato di quella città e tornò poi pensionato a Collepasso per alcuni anni con moglie e figli (Barbara, Tiziana e Luigi, nato a distanza di 13 anni dalla secondogenita) per poi ritrasferirsi al Nord, vicino ai figli.

In Tiziana si coglie ancora il simpatico e largo accento romagnolo oggi “spruzzato” di milanesità. A 20 anni va via da Collepasso, dove ha risieduto per circa dieci anni, per iscriversi all’Università degli Studi di Milano ai primi corsi sperimentali di Laurea Infermieristica. Si laurea nel 1997 e compie il suo tirocinio proprio presso il Policlinico San Donato, dove poi inizia la sua attività lavorativa. Consegue la Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed ostetriche presso l’Università degli Studi di Pavia nel 2013, anno in cui viene nominata direttore del Sitra.

Tiziana, però, non si ferma. Si iscrive al Corso di perfezionamento in Sanità alla SDA Bocconi dove ottiene un master nel 2016.

Tiziana “accademica” (prima a sin. in prima fila) nel febbraio 2018

Non si ferma ancora. Altro e superiore master in Management delle Aziende Sanitarie alla School of Management della stessa Bocconi, dove nel 2018 consegue il titolo di Executive Master, che la proiettano in una posizione rilevante nella galassia del “San Donato” e nel mondo della formazione sanitaria. Ottiene, infatti, la docenza di Management Infermieristica presso l’Università Statale di Milano, dove insegna e forma le nuove leve infermieristiche.

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La sua attività manageriale è proficua e molto apprezzata nel mondo sanitario italiano ed internazionale. Si sposta in Italia e nel mondo tra incontri e convegni specialistici.

Tiziana, prima a destra, a Singapore nel giugno 2018

Nel gennaio 2019 è premiata a Dubai con il “Global Health Pioneer Awards 2019”.

Nell’occasione, scrive orgogliosa sul suo profilo facebook: “Ricevere un premio, durante il “Global Health Pioneer Awards 2019” a Dubai, dal Presidente Paolo Rotelli e Sua Eccellenza lo Sceicco Nahyan Bin Mubarak Al Nahyan, è una grande soddisfazione professionale”.

Ha proprio ragione!

Grande, in gamba e tanto brava la “nostra” Tiziana… 

congratulazioni e ad maiora et meliora!

“Quest’epidemia – dice in conclusione della nostra chiacchierata telefonica – ci ha segnato tutti. È stata ed è ancora una brutta battaglia, dura e difficile. Sono convinta, però, che ci segnerà anche positivamente perché l’armonia, la forza di squadra, la solidarietà che ha sprigionato in ognuno di noi non potranno andare perduti e ci aiuteranno a crescere e a ritrovare valori fondamentali della nostra umanità”.

Ho voluto pubblicare quest’articolo oggi, 1° maggio, Festa del Lavoro, come doveroso omaggio a tutti i lavoratori e lavoratici del mondo, così duramente colpiti da una pandemia che sta provocando anche gravi danni all’economia e all’occupazione… soprattutto, però, come doveroso e reverente omaggio, attraverso l’esemplare storia e la figura di Tiziana, a tutti gli operatori sanitari (medici, infermieri, oss, ecc.), i “nuovi partigiani” del 2020, che sul difficile “fronte del coronavirus” continuano a lottare giorno per giorno per combattere e vincere l’insidioso ed invisibile nemico e ridare serenità e felicità al nostro piccolo-grande mondo.

Grazie a voi tutti e tutte!

Pantaleo Gianfreda


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