22 aprile, Giornata Mondiale della Terra… “Restore Our Earth”

22 aprile, Giornata Mondiale della Terra… “Restore Our Earth”

22 Aprile 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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“Restore Our Earth”: è la “parola d’ordine”, il tema dell’“Earth Day”, la “Giornata della Terra” che si celebra oggi, 22 aprile, in tutto il mondo. Da 51 anni, dal 22 aprile 1970.

In quel termine inglese “restore” c’è la molteplicità dei significati italiani del grande debito che l’Uomo ha con la Terra: riparare, risanare, restaurare, ripristinare, restituire, ristorare, risarcire la Terra per gli immensi danni che l’uomo e le sue attività, spesso dannose e speculative, hanno creato al nostro Pianeta.

Un termine che, in tempi di drammatica pandemia, richiama i “ristori”, i “risarcimenti” che lo Stato riconosce alle imprese per i danni subiti dalla pandemia.

I danni subiti dalla Terra da certe attività umane speculative sono ancora più grandi ed immensi: si pensi alla deforestazione, all’uso spregiudicato e dannoso di energie fossili (in particolare carbone e petrolio) per incentivare lo sviluppo sin dai tempi della c.d. “rivoluzione industriale”, agli effetti nefasti dell’uso del nucleare (ricordiamo le vicende di Cernobyl e delle stesse Hiroshima e Nagasaki), all’uso e abuso di plastiche (prodotte dal petrolio) che inondano mari e oceani (oltre la terraferma) e hanno creato vere e proprie “isole” galleggianti immense che “vagano” minacciose in acque remote danneggiando le specie marine, l’uso di pesticidi e della chimica nell’agricoltura, ecc. ecc.

Accanto alle gravi responsabilità di grandi potentati economici e di scellerate scelte politiche, ci sono poi le responsabilità singole e quotidiane di ogni persona: le azioni devastanti che inconsapevolmente e irresponsabilmente compie ognuno di noi quando, ad esempio, butta per terra una cicca di sigaretta, una bottiglia di plastica e di vetro od altro.

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È stato accertato che un barattolo e una bottiglia di vetro ci mettono da uno a due milioni di anni per degradarsi ma possono durare indefinitamente; 500 anni servono alle bottiglie di plastica, anche se prodotti petrolchimici come questi non si biodegradano mai completamente e le sostanze chimiche rimangono nel suolo; i sacchetti di plastica possono impiegare dai 10 ai 20 anni per decomporsi, ma alcuni studi suggeriscono che a volte possono durare circa 1.000 anni; circa 200 anni ci mettono le lattine per bevande in alluminio (ma potrebbero effettivamente resistere fino a mezzo millennio); da 75 a 80 anni i pacchetti di patatine croccanti; 50 anni i barattoli di latta, pneumatici per auto, scarpe da ginnastica; da 30 a 40 anni articoli in nylon come collant e giacche a vento, moquette, pannolini usa e getta, anche se alcuni pensano che potrebbero durare 500 anni, a seconda delle condizioni (i pannolini usa e getta sono oggetti piuttosto tossici, anche se non sono stati usati; sono trattati con molte sostanze chimiche, come toluene, etilbenzene, xilene e dipentene, oltre a una sostanza chimica, la diossina, che è un cancerogeno altamente tossico); dai 5 ai 12 anni un filtro di sigarette (sono 72 miliardi i mozziconi di sigarette dispersi ogni anno nell’ambiente dai 13 milioni di fumatori italiani, che fanno circa 200 milioni di cicche al giorno); 5 anni per una chewing gum; 200 anni una pila al mercurio; 1.000 anni una cartuccia di inchiostro di stampante; ecc., ecc.

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Questi dati ci fanno capire l’importanza dei nostri comportamenti quotidiani e il dovere di rispettare basilari regole del vivere civile.

La Giornata odierna ci ricorda il dovere di “saldare” il nostro personale debito con la Terra attuando piccoli e significativi gesti, che guidino le scelte quotidiane dalla consapevolezza di dover rispettare l’ambiente. preservare le risorse naturali, adottare stili di vita sostenibili.

L’evento odierno è nato anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della tutela delle risorse naturali con l’uso di una tecnologia green e innovativa e sui problemi dell’ecosistema, legati ai cambiamenti climatici e allo sfruttamento dell’uomo.

Tutela, sostenibilità e salvaguardia ambientale sono gli obiettivi per promuovere uno stile di vita consapevole e celebrare il benessere dell’ambiente e, quindi, dell’umanità.

“Restore Our Earth”: riparare e riabilitare il pianeta. Quindi, non solo aiutare la Terra ma anche correggere i danni già fatti. Tra le soluzioni, oltre ai processi naturali e alle tecnologie sostenibili, ci sono il riciclo dei materiali, la protezione delle specie minacciate, la conservazione delle risorse naturali (come il petrolio e i gas fossili) e il divieto di usare prodotti chimici dannosi e di distruggere habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.

Per sensibilizzare l’opinione pubblica e rispettare le regole dell’emergenza sanitaria, quest’anno Earth Day Italia, sede italiana ed europea del comitato internazionale Earth Day Network, ha organizzato la maratona multimediale #OnePeopleOnePlanet, trasmessa il 22 aprile sul canale Rai Play, dalle 8 alle 20.

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L’evento online sarà animato da numerosi interventi, approfondimenti, testimonianze e performance con collegamenti ad altri programmi radio televisivi. Per maggiori informazioni cliccare su earthdayitalia.org.

Pantaleo Gianfreda


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