Cimitero “privatizzato”, oneri di urbanizzazione prescritti, nuovo Polo scolastico: gli ultimi “disastri” di Menozzi & C.
1 Maggio 2021Vediamo di riepilogare un po’ gli ultimi e tumultuosi avvenimenti politico-amministrativi comunali (cimitero, oneri di urbanizzazione, nuovo Polo scolastico), che stanno “scaldando” gli animi della politica e di qualche appassionato cittadino.
In primo luogo la “questione Cimitero”: defunti collepassesi “privatizzati” e “appaltati” da Menozzi & C. a due ditte siciliane per 25 anni, senza alcuna discussione in Consiglio comunale né alcuna doverosa comparazione con altre aziende.
Una scelta assurda e irrazionale, oltre che illegittima, un “losco” affare che dà adito a voci e sospetti irriferibili.
“Nota a margine”: le due ditte – riunite in una “costituenda” A.T.I. (Associazione Temporanea di Impresa) – sono la “REM S.r.l.” (Capofila) e l’“A&P Associati & Partners S.r.l.”, riconducibili ambedue alla famiglia Troia di Siracusa.
Il titolare della prima è tal Gaetano Troia (e la seconda è amministrata dal figlio Andrea), vera “mente” delle diverse attività aziendali sparse per l’Italia, coinvolto anni fa (insieme ad amministratori e tecnici comunali) in vicende giudiziarie per analoghi investimenti imprenditoriali nel Comune siciliano di Caltagirone (cliccare su “Caltagirone, appalti truccati per il Cimitero. Indagati sindaco, assessore e funzionari”).
Cosa ha indotto gli amministratori ad una scelta così scellerata e antipopolare?!? Ci guadagneranno?!? Noi cittadini certamente no, anzi saremo fortemente penalizzati e piangeremo a vita “li morti nosci e li morti loru”!
Sulla losca e illegittima vicenda, che “puzza lontano un miglio”, oggi la vicesindaca Grasso si ravvede, “si pente”, anche per tutelare la sua persona da eventuali e possibili risvolti giudiziari, e chiede la revoca di quella delibera da lei stessa “distrattamente” votata (Del. G.C. n. 143 del 5.10.2020).
Una buona cosa, se finalizzata solo all’interesse pubblico di tutti i cittadini.
Ma è così?!?
Certo è che il Pd locale, “in letargo” da cinque anni e risvegliatosi poco lucido in questi ultimi mesi, si è già “fiondato” sul fatto, tanto che si è diffusa voce di una possibile intesa elettorale con la vicesindaca, che ha categoricamente smentito (“Mai con il Pd!”, dice).
“La Rosa” non è la sola “pentita” né la sola “distratta”.
Non a tutti è noto che l’iter della scabrosa vicenda è iniziata quasi due anni fa con la richiesta avanzata all’Amministrazione dalle due ditte siciliane (13 settembre 2019), proseguita nel marzo 2020, in piena pandemia da coronavirus (…iellatori… ci volevano tutti al cimitero?!?), con la nomina a RUP (Responsabile del procedimento), oltre un anno fa, dell’arch. Pennetta (delib. G.C. 32/12.3.2020), fedele “pennetta” dei desiderata del sindaco e “uomo di fiducia” di noti amministratori “immobiliaristi”, attenti al “parco macchine” familiare e, da buoni e sensibili “pater familias”, ad ogni esigenza economica delle famiglie (proprie).
Al di là di evidenti illegittimità, non è anomalo e sospetto che la Giunta nomini Rup il Responsabile dell’Ufficio Tecnico e non quello dell’Ufficio Appalti e Contratti, per legge unico competente in materia?!?
Chiedo, però: dov’era in questi due anni la sempre starnazzante opposizione di Salvatore Perrone, “riconvertitasi” in questi ultimi anni da “Forza Collepasso” di destra in “Collepasso popolare” di sinistra (… buon Dio, come è caduta in basso la sinistra locale e provinciale, se attira a sé personaggi simili!)?!? …dov’era l’insignificante e muta opposizione del soporifero Tonino e della “baccante rouge”, per cinque anni “brutti addormentati nel bosco” dalle malìe di Malefica-Menozzi, la “strega cattiva” della favola e della “boscaglia” politica collepassese?!? I due si sono finalmente svegliati, forse spronati dalla Malefica di sinistra, l’ombrosa e ambiziosa segretaria Pd, che “smania” dalla voglia di candidarsi sindaco… “a perdere”.
Una buona cosa, questo improvviso e tardivo “risveglio”, se finalizzato all’interesse pubblico. Ma è così?!?
“Nota a margine”: la “smaniosa” è la stessa che dieci anni fa tentò di farsi eleggere consigliera comunale e fece flop?!? … la stessa che cinque anni fa rifiutò di candidarsi come consigliera nel centrosinistra, salvo poi accettare subito quando, dopo note e scabrose vicende, il suo nome venne fatto come candidata sindaco per unificare il centrosinistra, sdegnosamente respinto proprio dal Pd?!? “Rifiuti” oggi “riciclati” in improbabili “ammendanti organici” dell’arida e vuota sinistra collepassese, “scalata” in questi anni da chi, ammantata di ambizione ed arroganza politiche, ha voluto ad ogni costo imporre la sua candidatura a sindaco.
Altra “nota a margine”: il “soporifero” non è lo stesso “giuda” del centrosinistra che dieci anni fa permise a Menozzi di vincere e “regnare” indisturbato per un decennio?!?
La clamorosa “giravolta” del soggetto, cui Menozzi è e sarà eternamente grato, ha prodotto poi un’altrettanta clamorosa “sindrome di Stoccolma” (in psicanalisi, un particolare tipo di stato di dipendenza psicologica che si verifica nelle vittime nei confronti dei loro aguzzini o vessatori), che ha permesso all’“aviere”, cinque anni dopo, di avere le “stellette” di candidato sindaco proprio dalle stesse vittime del suo tradimento!!!
Quale perversa e irrazionale mente muove la politica della sinistra? Una mente (e una politica) veramente “sinistra”!
…ancor più “sinistra” se fosse vero quanto sostiene un esponente di primo piano del centrodestra collepassese, secondo cui c’è da sempre una “collaborazione silente con la sinistra” da parte di Menozzi e che la debole candidatura della poco amata e amabile segretaria Pd miri solo a far vincere quella parte del centrodestra riconoscente e grata al presidente della Regione Emiliano per alcuni finanziamenti fortunosamente “piovuti” da Bari.
Fantapolitica?!? Ormai c’è da aspettarsi di tutto da questi politici “lillipuziani”, che confondono la loro vera statura con le loro lunghe ombre che proietta il sole al tramonto.
Ci sarebbe seriamente oggi l’opportunità di mandare all’opposizione il decennale menozzismo e suoi derivati “tossici”, se certi personaggi ridimensionassero le loro ambizioni personali, si mettessero al servizio del paese e avessero il coraggio di puntare ad un’alleanza civica, larga e aperta, con un/una candidato/a sindaco forte e autorevole.
Ma tant’è… questo “passa il convento”… salvo miracoli!
Sugli oneri di urbanizzazione retroattivi e prescritti di cui si chiede illecitamente ai cittadini il pagamento, questo sito ha già scritto.
La vicenda appare surreale. La Corte dei Conti ha condannato l’allora Dirigente dell’Ufficio Tecnico comunale arch. Montagna a pagare all’Erario una somma pari a 15mila euro per non aver adeguato, dieci e più anni fa, gli oneri di urbanizzazione come per legge. Lo stesso soggetto, in evidente “conflitto di interesse”, firma (con l’attuale Dirigente Pennetta) e “spara a raffica” raccomandate (a spese del Comune) per chiedere ai cittadini di “partecipare alla colletta” per il pagamento del suo debito. Qualcuno, generoso e pietoso, sta già contribuendo. La maggioranza dei cittadini, però, giustamente si rifiuta e si ribella.
Muta è l’Amministrazione. Muto Menozzi. Muta l’AdaRia, delegata all’Urbanistica (… ma sa di esserlo?!?) e fresca coordinatrice del locale circolo di “Fratelli d’Italia”.
In un “gioco delle parti”, arriva, però, in soccorso dell’amica e “sorella d’Italia”, l’attuale vicesindaca, che chiede con lettera all’Amministrazione di fermare l’obbrobrio, “architettato” (è il caso di dire!) dai due architetti senza alcun indirizzo decisionale della Giunta.
Una buona cosa l’iniziativa della vicesindaca, se finalizzata all’interesse dei cittadini. Ma è così?!?
Sorvolo, al momento, sul progetto illegittimo di nuovo Polo scolastico approvato in violazione dei più elementari ed obbligatori indici di funzionalità urbanistica ed edilizia previsti da precise norme ministeriali. Vi dedicherò un doveroso articolo, soprattutto dopo aver ricevuto giorni fa la risposta (pardon, la “non risposta”!) alle mie osservazioni da parte di una nota e vuota “pennetta” …’nu chiantu!
Un’ultima “nota a margine”.
L’orgia elettoralistica ha preso, ormai, il sopravvento su tutto e condiziona pesantemente l’ultimo scorcio di una sindacatura e di un’Amministrazione sempre più sfilacciata e in stato comatoso. Le elezioni amministrative, che si dovevano tenere in questo mese, sono state prorogate ad ottobre a causa della pandemia. In questi cinque mesi, “spazio e terra di scorribande”, vedremo “di tutto e di più”.
Già ora si parla di 6-7 candidati/e a sindaco. Da mesi, in incontri riservati e sul filo di “telefoni roventi/bollenti”, si mormorano nomi, si tessono e si sfilano alleanze e rapporti. Nomi spesso inverosimili (ed inverecondi), senza che nessuno parli mai di programmi e di un’idea – che sia “una” – per questa nostra povera Collepasso, trattata da “vecchia scimunita” un po’ “tocca” che deve solo accontentarsi di assistere alle rituali “danze” tribali di vecchi stregoni e nuovi “apprendisti stregoni” della politica locale.
D’altronde, forse che all’uscente sindaco stia a cuore l’interesse dei cittadini o, piuttosto, quello di perpetuare il suo potere nella “filiera” politico-familiare che sta tessendo da mesi per garantirsi impunità, “immobilizzazioni à gogo” e, come sostiene Lucio, futura gestione del bilancio e dei lavori pubblici?
Forse che all’assessore militare interessi l’interesse (scusate il bisticcio di parole) dei cittadini? Gli interessa solo il proprio personale interesse. Gli interessa vincere, essere rieletto (costi quel che cosi!), fare l’assessore per continuare ad avere “le mani in pasta”, evitare di essere “confinato” a Bari o ad Avellino per tornare finalmente a lavorare, rendersi utile alla Madre Patria, guadagnarsi lo stipendio che i cittadini gli pagano come dipendente statale sempre o spesso “a spasso” a Collepasso, aggiungere un altro “stipendio” comunale a quello statale (e qualche piccola regalìa, sempre gradita) e, per rilassarsi dalle sue sudate fatiche, curare gli interessi della sua amata e “produttiva” (di voti) squadra amatoriale, unica squadra calcistica sopravvissuta alle mire espansionistiche dell’ex assessore allo Sport ed attuale ai Lavori Pubblici.
All’assessora leghista (… o non più dopo che Andrea Caroppo ha abbandonato Salvini?!?), “materna insegnante” in quel di Brindisi, ieri indefessa animatrice del “Levante” dissoltosi nel Ponentino dopo la “batosta” alle Regionali, interessa forse l’interesse pubblico o, non piuttosto, vincere ed essere rieletta (costi quel che cosi!), fare l’assessora, evitare di “fare su e giù” da Brindisi e ottenere l’agognato avvicinamento?!?
Mi fermo qui… ma questo è lo scenario in cui tante “maschere” recitano da “comparse” scadenti nel teatro della politica locale al solo scopo di soddisfare ambizioncelle e interessi personali… e il guaio è che tanti cittadini, trattati da costoro alla stregua di babbei che “si bevono tutto”, li seguono anche!
Avrà mai questa comunità lo “scatto d’orgoglio” di mandare a casa “tromboni a coulisse” e “trombette carnascialesche” e affidarsi a persone serie, autorevoli, competenti, generose, disinteressate, che, per nostra fortuna, ci sono ancora?!?
Pantaleo Gianfreda