Nuovo Polo scolastico: incoerenza, illogicità, antieconomicità dell’azione amministrativa. “Grande è la confusione sotto il cielo”!

Nuovo Polo scolastico: incoerenza, illogicità, antieconomicità dell’azione amministrativa. “Grande è la confusione sotto il cielo”!

25 Febbraio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Grande è la confusione sotto il cielo: la situazione è eccellente”: è una vecchia massima di Mao, sempre molto citata, per “fotografare” alcune paradossali situazioni, soprattutto in campo politico (ma non solo).

Una massima perfetta per descrivere la situazione amministrativa di Collepasso e, in particolare, la vicenda del Polo unico scolastico, che sembra ormai piombata nella più assoluta confusione… un Polo prima “uno e trino” e poi, a quanto pare, solo “uno”.

Un “mistero”, un po’ – si licet – come quello della SS. Trinità, cui, essendo un dogma, si crede per “fede”, non certo per “ragione”.

Dovendo, però, “ragionare”, è necessario “addentrarsi” sull’illogica e “nevrotica” azione amministrativa (oltre l’acclarata confusione politica) che ha contraddistinto tutto l’iter del nuovo Polo scolastico, nato con l’ambizioso obiettivo di aggregare in un unico Istituto (seppur in un’area assurda) tutte le attività scolastiche dell’Istruzione primaria (Infanzia, Primaria, Secondaria), come è giusto che sia (data la natura di “Istituto Comprensivo”), e poi “abortito”, a quanto pare, in semplice “Scuola dell’Infanzia” ad opera di chi si dichiara contro ogni “aborto”.

Menozzi “l’abortista” stavolta l’ha “fatta grossa”. Ma forse non se ne rende conto, perché la “nevrosi” amministrativa e l’“ossessione” elettoralistica che contraddistinguono lui e i suoi sodali non permettono loro di ragionare, avere idee chiare e nervi saldi.

Pensavamo – io e tanti altri – di aver capito qualcosa dell’intricata e oscura vicenda del “Polo unico scolastico”. A quanto pare, invece, non si capisce niente. Continua la “telenovela” di “misteri” e “colpi di scena”.

L’incoerenza, l’illogicità e l’antieconomicità di certe scelte cominciano ad emergere nettamente con chiarezza e l’Amministrazione avrebbe il dovere di fermare un’operazione che non ha alcuna considerazione per le giovani generazioni, ma solo uno smaccato intento elettoralistico. Oltre ad essere diventata ormai, nella loro grettezza mentale, “’na questione te punta”, cioè di mero e assurdo “principio” per non “perdere la faccia”.

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Queste sensazioni si sono vieppiù rafforzate leggendo due recenti articoli sull’argomento pubblicati da “La Gazzetta del Mezzogiorno” il 19 e il 22 febbraio… uno “a ponente”, l’altro “a tramontana”!

Vi invito a leggerli (cliccare sulle immagini per leggere bene):

La Gazzetta del Mezzogiorno, 19.2.201

G.d.M., 22.2.2021

Dopo la lettura di questi due articoli, mi sono posto il problema: sono io e il giornalista della Gazzetta a non aver capito o è Menozzi, “criptico” nella ricerca disperata di confondere le acque, a non far capire niente?!?

Grande è la confusione sotto il cielo”, ma, a detta di Menozzi, “la situazione è eccellente”! Un passaggio delle sue dichiarazioni mi ha particolarmente colpito e lasciato incredulo: “… la stessa Regione – dichiara – ha invitato il Comune ad aggiornare la proposta progettuale nel rispetto degli indici di funzionalità didattica rimodulando l’importo da finanziare per 1 milione e 515 mila euro. È stato, quindi, approvato il nuovo progetto preliminare di demolizione e ricostruzione dell’edificio per un Polo unico dell’Infanzia. Primaria e Secondaria di primo grado resteranno, dunque, nei rispettivi edifici”.

Sarei curioso di leggere l’ipotetico “invito” della Regione, di cui non mi è stata fornita copia.

Rilevo, intanto, che agli atti non risulta approvato alcun “nuovo progetto preliminare di demolizione e ricostruzione dell’edificio per un Polo unico dell’Infanzia”, salvo che non stia nascosto in qualche cassetto.

Perché, allora, (Mento)zzi mente?!? E perché contraddice sé stesso e i precedenti atti approvati dalla Giunta, che ponevano l’obiettivo di un Polo unico scolastico, seppur in area sbagliata, comprensivo di tutti e tre i gradi di istruzione, “per il perseguimento di molteplici interessi pubblici”?!?

Per rendersene conto, basta leggere l’atto “fondamentale” che ha avviato l’iter, cioè l’approvazione della delibera di Giunta n. 92 del 6 giugno 2019 “Progetto per la demolizione e ricostruzione con ampliamento del complesso scolastico da destinare da destinare a Polo unico didattico in via Benedetto Croce. Approvazione progetto definitivo” (cliccare su delibera).

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Questo atto è fondamentale e “programmatorio” perché motiva la richiesta di finanziamento alla Regione, in quanto l’Amministrazione “intende procedere all’unificazione di tutte le predette strutture nell’ambito di un polo didattico… in tal modo concorrendo al perseguimento di molteplici interessi pubblici”.

Tali “molteplici interessi pubblici” sono indicati nella delibera e sono oggettivamente ben motivati e condivisibili. Vi invito a leggerli attentamente:

Punti salienti della delibera Giunta C. 92/6.6.2019

Alla luce delle dichiarazioni di Menozzi alla stampa, sono venuti meno oggi questi “molteplici interessi pubblici”?!?

Se è così, come di fatto è, crolla tutto l’impianto dell’obiettivo programmatorio di un Polo unico didattico e della richiesta di finanziamento alla Regione. Lo stesso finanziamento parziale ottenuto non ha alcun senso né coerenza con gli obiettivi primari posti, dal momento che non viene considerato “stralcio” del progetto definitivo approvato, bensì “altra cosa” rispetto a questo.

Nel rileggere e approfondire maggiormente tutta la documentazione richiesta e fornitami obtorto collo dall’Amministrazione, sono rimasto basito dalla confusione, dall’incoerenza, dall’illogicità di tanti atti. Oltre che, come sostengono due consiglieri di opposizione, dalla palese illegittimità di recenti atti che assegnano incarichi di progettazione ad “amici degli amici” e rilevano l’anomalia di procedure fatte ora oggetto di interesse da parte della Procura della Repubblica e dell’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Dalla documentazione fornitami ho rilevato anche alcune “perle”.

Il primo atto (D.D. 24.5.2019), ad esempio, parla di “Progetto per la ricostruzione con ampliamento al piano primo del complesso scolastico da destinare a polo unico didattico in via Benedetto Croce” e la stessa relazione geologica fa riferimento a questa ipotesi di “ampliamento al primo piano”; tale ipotesi viene confermata dalla successiva D.D. del 28.5.2020. Poi, invece, la Giunta approva nove giorni dopo il “progetto definitivo” che prevede la costruzione del nuovo Istituto “su tre livelli”.

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Infine, la delibera di Giunta n. 53 del 4 maggio 2020 “Demolizione e ricostruzione dell’Istituto d’Infanzia di via B. Croce. Approvazione del progetto preliminare e predisposizione per prenotazione somme G.S.E.” (da notare che tale delibera viene pubblicata cinque mesi dopo, il 15 ottobre).

Con tale delibera la Giunta approva una vaga “relazione tecnica generale e quadro economico” predisposta il giorno prima dall’Ufficio Tecnico, che “glissa” sulle “Norme tecniche-quadro” previste dal Decreto Ministeriale 11 aprile 2013, neppure richiamato nella relazione. Non v’è traccia alcuna, però, di un “progetto preliminare” (certamente non risulta tra gli elaborati fornitimi).

Non solo, ma la delibera G.C. 53/2020 è in totale contrasto con gli obiettivi fissati dalla precedente n. 92/2019 (che non viene abrogata) e viola clamorosamente il “perseguimento di molteplici interessi pubblici” in essa riportati. Viola, tra gli altri, il principio di economicità ivi richiamato e riportato: “in termini di economicità dell’azione amministrativa, un unico edificio scolastico – è scritto – consentirebbe di razionalizzare profondamente le spese afferenti alla gestione dei precedenti immobili…”, ecc. ecc.

Insomma, qualcuno si rende conto del caos provocato da scelte insensate di amministratori, che, invece di rispettare il pubblico interesse e i principi basilari della Pubblica Amministrazione, agiscono incredibilmente e puerilmente come certi soggetti “nevrotici e psicopatici”, che creano solo problemi e danni a se stessi e all’intera comunità?!?

Una scelta scellerata per la sua ubicazione. Una scelta che viola persino i principi dell’Autonomia (e dell’organizzazione) scolastica, che ha unificato in un unico Istituto Comprensivo i tre gradi dell’Istruzione primaria (Infanzia, Primaria e Secondaria). Una scelta politicamente incoerente ed amministrativamente illogica e persino antieconomica rispetto agli obiettivi da loro stessi fissati (e ora rinnegati) e che sono posti alla base dell’azione di ogni Pubblica Amministrazione.

Grande è la confusione sotto il cielo” di Collepasso! Fermatevi!

Pantaleo Gianfreda


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