Chiusa il 29 gennaio la Scuola Primaria per un caso covid. “Focolaio” tra Matino, Casarano, Parabita… e l’inerte Menozzi minimizza

29 Gennaio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Dopo la precedente dal 16 al 22 dicembre, nuova chiusura della Scuola primaria nella giornata odierna del 29 gennaio per procedere alla sanificazione dell’edificio in seguito ad un caso di positività al Covid accertato tra gli alunni. È quanto disposto da un’Ordinanza del sindaco, emanata il 28 gennaio (cliccare su ordinanza n. 7_28.1.2021).

Secondo quanto riportato dal giornale on line corrieresalentino.it, “è risultata positiva la madre di un alunno delle elementari” di Collepasso (cliccare su corrieresalentino).

È probabile che il grave focolaio sviluppatosi in questi giorni nelle Rsa “Casa Serena” di Matino (74 contagiati: 47 anziani e 27 operatori) e “Euroitalia” di Casarano (una trentina di persone contagiate tra pazienti e operatori) abbia avuto anche qualche incidenza sulla nostra comunità.

In questi giorni alcune residenze per anziani di Comuni a noi vicini sono state, infatti, “epicentro” della diffusione del virus.

Secondo quanto riporta il “Nuovo Quotidiano di Puglia”, “la situazione dei contagi è ormai sotto controllo, ma di fatto nel Basso Salento c’è un triangolo fra Matino, Casarano, Parabita, messo alla prova dal Covid”.

In un post su facebook il sindaco Menozzi esorta “a prestare molta attenzione” e raccomanda “come al solito, l’uso della mascherina, il lavaggio delle mani, il distanziamento fisico e di evitare gli assembramenti”. Esortazioni e raccomandazioni che si ripetono ormai stancamente da alcuni mesi senza produrre iniziative ed effetti concreti.

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L’inerzia e la sottovalutazione sul diffondersi della pandemia nel nostro paese da parte del sindaco, che in sue ripetute “uscite” sui social ha sempre cercato di ridimensionare e minimizzare persino i dati ufficiali dell’Autorità sanitaria provinciale, sta diventando, infatti, oggetto di salaci e preoccupate considerazioni e di crescente rabbia tra molti cittadini.

Proprio ieri mi ha telefonato un operatore economico molto scosso e indignato per la situazione pandemica del nostro Comune e per l’inerzia del sindaco, che continua a sottovalutare il fenomeno, a lanciare vuote esortazioni e raccomandazioni senza intraprendere doverose iniziative di fronte a clamorosi fatti di indisciplina e menefreghismo da parte di tanti cittadini e, soprattutto, di tanti ragazzi “assembrati” in piazza (e non solo) spesso senza mascherina.

Nei giorni scorsi – riporta “La Gazzetta del Mezzogiorno” -, proprio a causa dell’aumentare dei contagi, il primo cittadino di Parabita, Stefano Prete, ha firmato quattro ordinanze con le quali sono stati chiusi due plessi scolastici, sono stati vietati gli stazionamenti nelle piazze del paese, sono stati posti dei paletti allo svolgimento del mercato settimanale e sono stati vietati le visite e i cortei funebri”.

Dov’è il nostro sindaco”, mi diceva furibondo e “incazzato” l’operatore economico, “perché non controlla personalmente e non fa controllare piazze e luoghi di ritrovo e non prende le dovute iniziative?”.

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Dove sono i nostri amministratori, così bravi quando si tratta di “decantare” iniziative od esibirsi pubblicamente per tornaconto politico, clientelare e personale?!? Dove sono i Felline, i Mastria, le Marra, le Grasso e “compagnia cantando”?!? Non se ne vede nessuno in giro a controllare, come loro dovere, che i cittadini rispettino le prescrizioni anti-covid.

Per la cronaca, rilevo che tanti giovani, abbandonati i tradizionali luoghi di ritrovo, si incontrano, soprattutto la sera, in luoghi pubblici più periferici (ad esempio, la strada retrostante il Parco Bosco) senza alcuna protezione e attenzione.

Il sindaco, se c’è, “batta un colpo” e si attivi seriamente con iniziative e controlli adeguati!

Pantaleo Gianfreda


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