3 dicembre, Giornata internazionale delle persone con disabilità: “Insieme per un mondo migliore per tutti”
3 Dicembre 2021Ricorre oggi la “Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità”, istituita nel 1981 dall’Onu (Organizzazione delle Nazione Unite) e celebrata ogni anno il 3 dicembre allo scopo di promuovere i diritti e il benessere delle persone con disabilità, abbattere le barriere ed eliminare discriminazioni e stereotipi.
Il Programma mondiale d’azione concernente le persone disabili, adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, stabilisce chiaramente l’obiettivo della piena ed effettiva partecipazione delle persone con disabilità nella società e nei processi di sviluppo e pone ogni anno un tema specifico di riflessione e di azione.
Il tema di quest’anno è “Insieme per un mondo migliore per tutti: includere le persone con disabilità nei processi di sviluppo”.
La Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CDPD) è stata adottata il 13 dicembre 2006 a New York dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, è entrata in vigore il 3 maggio 2008 e vi hanno aderito 175 Nazioni (cliccare su Convenzione).
La Convenzione garantisce la promozione e la protezione dei diritti umani delle persone con disabilità.
Quattro valori fondamentali sono particolarmente importanti in questo contesto:
– la dignità inerente ad ogni essere umano;
– il concetto di autonomia o auto-determinazione, basato sul presupposto dell’esistenza di una capacità di dirigere le proprie azioni ed i propri comportamenti: richiede che la persona sia posta al centro di tutte le decisioni che la riguardano;
– l’eguaglianza inerente ad ogni essere umano, senza alcuna distinzione;
– l’etica della solidarietà, che richiede alla società di sostenere la libertà e i diritti delle persone con adeguati supporti sociali.
A livello europeo, negli ultimi dieci anni la strategia sulla disabilità 2010-2020 ha dato la priorità al sostegno alle persone con disabilità e ha prodotto miglioramenti, tra l’altro, nei settori dell’accessibilità, della sensibilizzazione, dell’istruzione e della formazione, della protezione sociale e della salute. In linea con il trattato sul funzionamento dell’Unione europea e con la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, che definiscono l’uguaglianza e la non discriminazione come i principi fondamentali delle politiche dell’UE, tale strategia è stata il principale strumento utilizzato dall’Unione europea per attuare la convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, di cui sono parti sia l’Unione europea sia tutti gli Stati membri dell’UE.
Per compiere ulteriori progressi e garantire la piena partecipazione delle persone con disabilità, la nuova strategia rafforzata sui diritti delle persone con disabilità 2021-2030 guiderà l’azione degli Stati membri e delle istituzioni dell’UE, basandosi sui risultati conseguiti nei dieci anni precedenti e offrendo soluzioni alle sfide future.
In Italia, secondo dati del 2019, le persone con disabilità – coloro, cioè, che soffrono a causa di problemi di salute, di gravi limitazioni che impediscono loro di svolgere attività abituali – sono 3 milioni e 150 mila (il 5,2% della popolazione). Gli anziani sono i più colpiti: quasi 1 milione e mezzo di ultrasettantacinquenni (il 22% della popolazione in quella fascia di età) si trovano in condizione di disabilità e 1 milione di essi sono donne (cliccare su disabilità in Italia).
L’Italia è certamente uno degli Stati più avanzati nell’affrontare le problematiche inerenti la disabilità e molte sono le norme a tutela e per l’integrazione dei disabili. Spesso, però, tali norme rimangono puramente “sulla carta”, soprattutto per l’inerzia di alcuni Enti locali a darne effettiva attuazione.