Focolai e pericoli di incendi nella periferia del paese

In questi giorni gli incendi stanno devastando la campagna salentina e spesso lambiscono anche i centri urbani.

Non sarebbe male, pertanto, un’accurata opera di prevenzione soprattutto nelle periferie dei Comuni.

Prendiamo, ad esempio, una situazione che mi è stata “caldamente” segnalata e che giro a chi di competenza.

Nella parte terminale di via Gen. Lamarmora (verso la via del Bosco) è in attività da anni, come noto, un forno artigianale a conduzione familiare molto apprezzato.

Come si può evincere dalla foto, un tratto delle sterpaglie che fronteggia il forno nei giorni scorsi ha preso fuoco, che, per fortuna, è stato fermato in tempo e non ha proseguito il suo cammino (o, probabilmente, è stato fermato dalla “carrareggia” formatasi dall’accesso al lotto). In quel tratto spesso parcheggiano clienti del forno e gli stessi titolari, che ora prudenzialmente parcheggiano sempre sull’altro versante.

Una domanda: cosa sarebbe successo se il fuoco non fosse stato fermato in tempo o avesse proseguito e avesse assalito eventuali auto parcheggiate?

Il problema, però, è che quel tratto è di proprietà comunale per una larghezza di un metro e l’intera lunghezza della strada sino al perimetro urbano verso la via del Bosco, avendo i proprietari ceduto tanti anni fa al Comune l’area per la costruzione di un marciapiede.

Il marciapiede, però, sebbene probabilmente previsto e progettato in illis temporibus, non è stato mai realizzato, limitandosi l’Amministrazione a costruire solo il cordolo stradale.

Ora, assodato che, avendo i proprietari ceduto l’area, è dovere del Comune realizzare il marciapiede (in quel luogo, come in tante analoghe situazioni), nel frattempo non sarebbe compito dell’Amministrazione ripulire quell’area (come tante altre) di proprietà comunale dalle sterpaglie e dalle erbe secche per evitare possibili focolai di incendio?

Prevenire è meglio che… piangere poi “lacrime di coccodrillo”!