Grave incidente nella notte sul rondò per Cutrofiano (Collepasso-Maglie): un centauro in prognosi riservata

Grave incidente nella notte sul rondò per Cutrofiano (Collepasso-Maglie): un centauro in prognosi riservata

28 Agosto 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il luogo dell’incidente

Grave incidente la notte scorsa (venerdì 27 agosto), verso le ore 23.15, sul rondò per Cutrofiano, che si trova tra la masseria Grande e la traversa Collepasso-Maglie-Supersano-Cutrofiano.

Un uomo di 54 anni, Salvatore Mancino, di Matino, che proveniva dalla Maglie-Collepasso a bordo di una moto Yamaha 600, non accortosi probabilmente della presenza del rondò, proseguiva diritto la sua corsa invadendo la superficie dello stesso.

L’urto e l’impatto con il livellino del rondò e il terreno rialzato dello stesso faceva perdere all’uomo il controllo della moto, che perdeva pezzi (marmitta, targa, ecc.) nel corso dell’ormai incontrollata corsa, finendo poi rovinosamente e tragicamente dall’altra parte della strada (sulla sinistra il passeggero, sulla destra la moto).

Un vigilante della Folgore, che precedeva di poco lo sfortunato centauro e aveva svoltato per Cutrofiano, accortosi della moto “che volava”, allertava immediatamente il Pronto Soccorso e le Forze dell’ordine.

Sul luogo interveniva subito il Lgt. Tersigio Zezza, comandante della Stazione dei Carabinieri di Collepasso, che, constatata la drammaticità della situazione, avvisava la Compagnia di Gallipoli, competente per territorio (il rondò è in agro del Comune di Cutrofiano, che dipende dalla Compagnia della città jonica).

Lo stato dell’uomo, che era in una pozza di sangue, appariva subito molto grave e l’ambulanza, prontamente intervenuta, provvedeva a trasportare il ferito presso l’Ospedale “V. Fazzi” di Lecce, dove veniva ricoverato in terapia intensiva ed è ancora in prognosi riservata.

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Nel frattempo i Carabinieri della Compagnia di Gallipoli e il Lgt. Zezza avviavano tutti i rilievi del caso e solo nella mattinata odierna si è potuto procedere a cancellare completamente le tracce di sangue e di benzina ancora presenti sul luogo.

Occorre rilevare per la cronaca che il rondò, sebbene dotato di corpi illuminanti, era ed è da sempre al buio, non essendo mai entrato in funzione l’impianto di illuminazione installato da tempo dalla Provincia.

Una grave carenza, che probabilmente avrà contribuito a creare confusione nell’uomo (tra l’altro, a quanto pare, anche sofferente) e procurare l’incidente. Sarebbe doveroso, pertanto, che i sindaci di Cutrofiano e Collepasso segnalassero subito alla Provincia la situazione e sollecitassero la stessa, come è suo primario dovere, a mettere in funzione la Pubblica Illuminazione.


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Pantaleo Gianfreda