Il “Palazzo della vergogna” è tuttora in vendita
24 Settembre 2021A conclusione del precedente articolo “Il “Palazzo della vergogna””, circa le voci di una vendita del vecchio palazzo sito in piazza Vittoria, avevo scritto: “Menozzi sa niente di questo acquisto?!? Può confermare o smentire se sia lui o un familiare l’acquirente o se siano altri o se le “voci” siano pura fantasia?!? Risponda con semplicità e chiarezza, se ha coraggio e la coscienza a posto”.
Menozzi sinora non ha dato alcun segnale né ha commentato su facebook, come suo solito e modo.
Sento, pertanto, il dovere di “spezzare una lancia” in suo favore per tacitare le voci correnti e assai diffuse che “volano” nel paese.
Sono stato contattato da Federica Sabato, cara amica di Tuglie che non sapevo figlia della proprietaria, che mi ha comunicato che il palazzo non è stato venduto a nessuno e che è ancora in vendita.
Con Federica vi è da tempo un corretto e proficuo rapporto di collaborazione, essendo lei corrispondente del “Quotidiano”, e confesso che tutto ieri sono impazzito per cercare di rintracciare i proprietari per avere qualche conferma o smentita… non sapendo che l’informazione “era a portata di mano”!
Stefano, fratello di Federica, ha, inoltre, postato una dichiarazione sulle mie pagine facebook, che riporto integralmente per chi non l’abbia ancora letta: “Il palazzo è di proprietà della mia famiglia. Non ci sono trattative in corso con nessun acquirente, anzi, è tuttora in vendita. Inoltre non sapevamo che fosse un palazzo “della vergogna” ma solo un immobile di grande pregio storico e architettonico. Vi invito a non utilizzare questioni private per scopi elettorali.grazie”.
La precisazione non inficia, naturalmente, il contenuto dell’articolo pubblicato ieri, scritto come doverosa risposta al volgare e calunnioso post di Menozzi… la definizione di “Palazzo della vergogna” rappresenta emblematicamente, senza nulla togliere ad “un immobile di grande pregio storico e architettonico“, la volgarità e la vergogna di certi post, inammissibili per un Primo cittadino.
Ritengo, però, al contempo, che la correttezza, la lealtà e la verità dell’informazione (e mie personali) abbiano priorità assoluta su tutto e debbano prevalere.