Inquietanti interrogativi sulla tragica morte di Luca Sedile
22 Aprile 2021Luca è “morto lì dove è stato trovato oppure altrove”?!?
È l’inquietante interrogativo cui dovrà dare risposta l’ing. Lelly Napoli, il perito che domani, venerdì 23 aprile, sarà incaricato dal P.M. Maria Vallefuoco, Magistrato della Procura di Lecce che coordina le indagini sulla tragica morte del 30enne operaio collepassese Luca Sedile.
Il perito dovrà effettuare una serie di accertamenti per capire come mai non vi siano tracce di sangue sul luogo dove è stato trovato il cadavere del giovane che, secondo le prime versioni, avrebbe avuto lo schiacciamento del cranio da un camion, sotto cui si trovava per controllare la perdita di olio.
Possibile che un così devastante impatto non abbia prodotto né lasciato alcuna traccia di sangue?!?
Un ulteriore incarico è stato conferito dal Magistrato ad altro perito, l’ing. Claudio Leone, che dovrà esaminare i cellulari sequestrati ai cinque indagati e individuare eventuali contatti prima e dopo la morte del giovane.
È quanto riportano i giornali on line, in particolare corrieresalentino.it nell’articolo (cliccare su) “Operaio morto in cantiere, nessuna traccia di sangue sul luogo della tragedia, verifiche in corso”.
Sin dal primo momento si erano sparse anche nel nostro paese “voci” inquietanti sulla reale dinamica della tragedia, tanto da indurre questo blog a chiedere “verità e giustizia” sulla morte di Luca.
Ci auguriamo (e pretendiamo) che le indagini facciano piena luce sulle dinamiche che hanno portato il nostro giovane compaesano a morte prematura e tragica.
“Verità e giustizia” è quanto si attendono familiari, amici e tutta la comunità.
Pantaleo Gianfreda