La macabra danza elettorale sul Cimitero e l’“Apologia della menzogna” di Menozzi
29 Settembre 2021Pare che la “vicenda Cimitero” sia diventata l’argomento principale di questi ultimi giorni di campagna elettorale. L’“arma letale” per la vittoria finale dei contendenti. Persino oggetto, nel corso del confronto su TeleRama, di bisticcio tra due candidati circa la primazia nell’aver sollevato il problema. “Siamo stati noi per primi”, dice Laura Manta… “No, sono stato io per primo”, dice Salvatore Perrone… un “siparietto” che “la dice lunga” sull’“alto” livello culturale e politico del confronto elettorale.
Il cimitero è assurto ad “emblema della società… emblema di un paese”, come ha detto la Manta! Un’affermazione un po’ demenziale che rivela e rileva, però, la comune confusione dei tre candidati in “pole position”.
Se il cimitero è l’“emblema” di Collepasso… di converso, il futuro di Collepasso è visto come un cimitero, cioè un paese già “morto”! Perché, allora, si sono candidati?!? Per diventare “sindaci dei morti”?!?
…ma veramente il primo problema di Collepasso è il Cimitero comunale?!?
…veramente si può pensare al futuro di Collepasso parlando di cimitero e di morti?!?
… e i vivi… i giovani… le donne… gli anziani… il lavoro… lo sviluppo… lo spopolamento del paese… il Piano Urbanistico Generale, vera “madre di tutte le battaglie”… il Polo scolastico, la sua allocazione, l’ambiente e le scelte ottimali per la formazione dei nostri ragazzi/e… il Centro diurno anziani… il futuro del Parco Bosco e del Castello, che dovrebbero essere i veri “emblemi” del paese… il Palazzetto dello Sport e l’utilizzo dell’area circostante… la pulizia del paese e la sicurezza stradale, dopo i tanti incidenti di questi mesi… ecc. ecc.?!?
Veramente si può fare campagna elettorale danzando come “dervisci rotanti” attorno al destino (pur importante) del cimitero e al (doveroso e atavico) rispetto dei morti?!?
E il destino e il rispetto dei viventi?!? …il loro futuro è solo al… cimitero?!?
Il confronto tra i quattro candidati sindaci su TeleRama e un impudente video del “Grande Bugiardo” sulla “vicenda Cimitero” obbligano ad alcune riflessioni e possono essere illuminanti per tanti elettori ancora indecisi.
Il tema sta diventando clamoroso oggetto di “distrazione di massa” dai veri problemi del paese, se persino l’uscente vecchio sindaco ha colto al balzo l’occasione per esibirsi in un video nella sua ultima (speriamo!) “Apologia della menzogna”.
Indubbiamente Menozzi possiede un grande talento, quello della menzogna. Un talento innato, ma anche un “vestito completo”, che indossa con naturalezza e senza alcuna ombra di pudore.
Per la cronaca, il “Grande Bugiardo” è ripreso seduto ai bordi del pozzo del Castello… scelta emblematica e forse inconscia… in quel pozzo avrebbe dovuto buttarsi e sprofondare per le vergogne delle sue menzogne!!!
Il problema vero non è, però, il vecchio sindaco, ma l’altro Vecchio, candidato sindaco, completamente digiuno di Pubblica Amministrazione e di atti amministrativi, che ha preso “per oro colato” le informazioni fasulle di Menozzi ed è andato a TeleRama a dire cose senza senso e autolesioniste, come un’ingenua e inesperta “gallinella” che va incontro alla “volpe” credendola amica.
A differenza delle deliranti affermazioni del vecchio (sindaco) e di Vecchio (candidato), la delibera n. 143/5.10.2020, che privatizza il Cimitero comunale, non è “una semplice proposta… una proposta che è rimasta tale sulla carta”, come dice il vecchio, né “un foglio che è lì… un progetto che sta appoggiato lì…” (… lì dove, poi?!?), come dice Vecchio.
Basta leggere la delibera e anche il più digiuno in materia amministrativa, compresi tanti ignari e ignavi candidati, coglierà le palesi menzogne del vecchio sindaco e la confusione amministrativa di Vecchio! (cliccare su Cimitero-delib. G. C. 143_2020).
Quella delibera è conseguenza di un regolare procedimento amministrativo (corretto o scorretto che sia) ed è a tutti gli effetti un atto pubblico ed ufficiale, validato dai pareri degli Uffici competenti ed approvato dalla Giunta comunale; è tuttora vigente ed operante, essendo diventata esecutiva dopo la pubblicazione nell’Albo pretorio (con oltre tre “sospetti” mesi di ritardo); continua ad avere la sua validità ed esercitare i suoi effetti.
Posso capire il povero e ingenuo Mario, totalmente digiuno di Pubblica Amministrazione (essere giornalisti non significa saper leggere e comprendere gli atti amministrativi), ma come posso capire un Menozzi, 33 anni da amministratore, di cui un decennio da sindaco?!?
Come può un sindaco affermare con leggerezza e impunemente: “… quella rimane ad oggi una proposta destinata nell’archivio dell’Ufficio Tecnico perché non ha nessuna rilevanza giuridica”?!?
… ma si rende conto delle enormità che dice?!?
O è un “asino” totale oppure un gran bugiardo! Scelga lui! Non c’è via di mezzo!
Secondo lui, non avrebbe “nessuna rilevanza giuridica” un atto amministrativo, approvato dalla Giunta comunale, vidimato dal Servizio Amministrativo competente, sottoscritto dal Segretario generale e pubblicato nell’Albo Pretorio?!?
… siamo alla follia?!? Come è possibile che un ignorante del genere, che fa affermazioni assurde ed irreali, un mentitore seriale ed uno spergiuro… ca’ tdice Diu ca’ nnu’ è Diu… come è possibile, mi chiedo attonito e incredulo, che quest’uomo abbia potuto fare il sindaco per dieci anni (e l’amministratore per 33)?!?
C’è un solo modo perché quell’atto non abbia più “rilevanza giuridica”: Menozzi convochi subito la Giunta comunale e revochi quell’atto.
In questo ha pienamente ragione Laura Manta… altro che “strumentalizzazione politica e falsità”… il vero e unico falso è solo e unicamente Menozzi e il povero Vecchio, che fa il “controcanto”.
Menozzi può convocare anche domattina la Giunta perché sono ancora – sindaco e Giunta – nel pieno esercizio delle loro funzioni. Lo faccia subito per dimostrare un minimo di credibilità e di dignità, se non vuole essere additato in eterno come il “sindaco asino”.
L’apice del ridicolo e della contraddizione, oltre che un’aperta smentita e condanna del suo pregresso operato, sta poi in alcune “frasette” buttate lì dal vecchio e da Vecchio.
Dice Vecchio a TeleRama: “…(quella delibera) non è altro che una proposta di pubblica utilità, non c’è nulla, non è una delibera esecutiva…”!!!
Mariooooooooo… ma ti rendi conto delle “caxxate” che dici (o che ti fanno dire)?!? … ma non ti rendi conto che Menozzi ti sta servendo una “polpetta avvelenata”?!? … il vero “autogol” l’hai fatto tu… non solo perché non ti sei accorto, da antico terzino, che hai “schittato” male un pallone che è finito clamorosamente nella tua porta… ma soprattutto perché questa brutta vicenda ti ha fatto perdere la credibilità che tanti avevano riposto in te… stai dimostrando di essere solo alla mercé e ostaggio di Menozzi!
Ti riporto (leggilo bene) il “dispositivo” (cioè, la parte decisionale) della delibera:
Quella che tu chiami una semplice “proposta” (e cos’altro può essere da parte delle ditte siciliane proponenti?!?) è stata già approvata dalla Giunta comunale, che ha recepito in toto (facendolo, cioè, diventare parte integrante della delibera) la “relazione istruttoria e parere di fattibilità tecnica reso dal RUP allegati alla presente” (cliccare su Relazione e parere), dichiarando persino “l’interesse pubblico”!
L'”interesse pubblico” per una scandalosa e “spregiudicata operazione finanziaria dell’Amministrazione Menozzi”!
Eh, sì… perché tale è! Per alcuni ordini di motivi.
Prima di tutto perché la Giunta ha forzato la normativa e si è arrogato il diritto di approvare e persino dichiarare di “interesse pubblico” una proposta di Project Financing, che doveva, invece, di norma passare dal Consiglio comunale. Nessuno, però, ha fatto ricorso su un atto che presenta chiari elementi di illegittimità (dov’erano le opposizioni?!?) e lo stesso è diventato, pertanto, pienamente esecutivo.
In secondo luogo, perché, per come è stata congegnata la deliberazione, non è vero quanto afferma il poco accorto e per niente competente Mario Vecchio, che ha detto: “… e comunque… ci sarà comunque un bando eventualmente per l’assegnazione...”, aggiungendo, in plateale critica e condanna dell’operato di Menozzi, una dichiarazione apparentemente ovvia: “… non è che si può assegnare così un lavoro di quella entità”.
Giusto… intanto, però, il “lavoro” è stato già assegnato “così“, la delibera è esecutiva e, se l’Amministrazione non vi dà seguito, la ditta potrebbe eventualmente rivalersi in sede civile, salvo che non venga immediatamente revocata in “regime di autotutela”, invocandone l’illegittimità per incompetenza dell’Organo deliberante.
Infine, Menozzi si rende conto che oggi con le sue affermazioni smentisce e sconfessa sé stesso?!?
Dice, seduto sull’orlo di un pozzo che lo aspetta “a braccia aperte” (riporto testualmente): “Quella proposta, rimasta tale sulla carta, non è stata portata in Consiglio comunale… perché? … perché per essere valida quella proposta, per essere portata a termine, ha bisogno di una condizione necessaria ed indispensabile che è quella dell’approvazione del Consiglio comunale perché il Consiglio comunale deve dichiarare la pubblica utilità di quella proposta”.
… una “pubblica utilità”, però, già dichiarata da un altro Organo amministrativo, cioè la Giunta comunale!
Incredibile che per giustificare le “male azioni” di ieri e salvarsi oggi elettoralmente agli occhi degli “allocchi”, Menozzi arrivi persino ad “autocastrarsi”, smentire sé stesso e riconoscere che la delibera sia di fatto illegittima. Un motivo in più per revocare subito quell’atto, invocando il “principio di autotutela”!
C’è poi un passaggio inquietante nelle dichiarazioni di Vecchio a TeleRama: “… la futura Amministrazione che entrerà sarà liberissima di prenderla in considerazione, altrimenti resta lì e finisce lì”… lasciando uno “spiraglio” ai due noti e interessati fautori della privatizzazione del Cimitero, Menozzi e Felline, e facendo loro intravedere che, se lui dovesse vincere (e a questo punto mi auguro proprio di no), non è detto che non sarà costretto a “prenderla in considerazione” e dare operatività alla delibera.
Giunti a questo punto, spero che Mario Vecchio (se mi legge) avrà capito almeno che l’Amministrazione Menozzi non solo ha già preso “in considerazione” e approvato da tempo la proposta, che è esecutiva a tutti gli effetti giuridici ed amministrativi, ma che la “futura”, se non vuole la privatizzazione del Cimitero, ha solo una strada: revocare l’atto!
Qual è oggi la sua posizione di candidato sindaco? Deve essere chiaro!
Se vuole riacquistare un minimo di credibilità, non essere considerato il “cagnolino scodinzolante” di Menozzi e suo complice in “piani” così scellerati ed evidenti, Mario Vecchio ha il dovere di chiedere a gran voce al sindaco “per ancora cinque giorni” l’immediata revoca di quella delibera ed avere il coraggio, se ciò non venisse fatto, di dissociarsi pubblicamente da una illegittima e “spregiudicata operazione finanziaria”… altrimenti anche lui appare complice della scellerata operazione.
Infine, e chiudo, Menozzi ha sostenuto nel video che “… (la proposta) il Consiglio comunale la deve approvare ed inserire nel Piano triennale delle Opere Pubbliche”.
La stessa delibera 143 prevedeva già, però, la sua trasmissione al Responsabile comunale del “Settore Contratti e Appalti” per l’“inserimento dell’intervento nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche dell’Ente”, come recita la parte dispositiva finale, che riporto:
Perché poi il finanziamento del Project Financing non è stato inserito, nonostante la palese e cogente decisione e indicazione della Giunta?!?
Se avete avuto la pazienza di leggere finora, fate un ulteriore sforzo… per capire, cliccate e leggete questo articolo del 21 maggio “Cimitero “privatizzato” e appaltato a siciliani: l’Amministrazione fa retromarcia… almeno al momento!”.
Capirete il vero motivo e capirete anche perché sinora la delibera non è stata revocata!
Caro Mario Vecchio… “qui vedrassi tua nobilitate” e anche la tua buona fede e la tua credibilità… costringi Menozzi e la Giunta a revocare quella sciagurata deliberazione… altrimenti… ascolta un amico!… ritirati subito e in buon ordine!
Pantaleo Gianfreda