La scomparsa del dott. Antonio Russo, per un ventennio medico a Collepasso
28 Giugno 2021
È scomparso due giorni fa, all’età di 67 anni, il dott. Antonio Russo, originario di Cutrofiano.
Il dott. Russo è stato per un ventennio (anni ’80-’90 e sino ai primi 2000) medico di base nel nostro Comune, dove risiedeva (solo in quest’ultimo periodo si era “ritrasferito” a Cutrofiano), avendo acquistato un’abitazione delle Case Popolari di via G. Pascoli (e, successivamente, anche un’altra per l’unica figlia). Per sopraggiunti problemi di salute era stato poi costretto ad abbandonare la professione medica e chiedere ed ottenere il pensionamento anticipato, riconosciuto per cause di servizio.
Alcune successive ed amare vicende familiari lo avevano poi sempre più incupito, si era in qualche modo autoisolato dal contesto sociale, “barcamenandosi” tra Collepasso e Cutrofiano, e, da un anno circa, a causa dell’aggravarsi delle sue condizioni, aveva deciso di ritirarsi nella Casa Riposo “S. Rita” di Alezio, dove è morto.
Sento il dovere di ricordare la figura di quest’uomo e di questo medico, del quale sono stato paziente insieme a centinaia e centinaia di altri collepassesi, perché ne ho potuto apprezzare per esperienza diretta le grandi capacità professionali, la sua intelligenza e anche le non minori sensibilità e doti umane.
Era un uomo dal carattere forse non facile, controverso e un po’ introverso, ma amava profondamente la sua professione di medico e la medicina, che esercitava con amore, scrupolo e grande competenza. Personalmente, ma credo di non essere smentito da alcuno, ho potuto constatare che il dott. Russo era persona molto intelligente, medico sempre perspicace, scrupoloso e credibile (stavo per scrivere, infallibile) nelle sue diagnosi.
Antonio, del quale divenni presto amico, era una brava persona e non meritava certo che la vita gli fosse così matrigna in alcuni passaggi cruciali e determinanti della sua esistenza.
Serberò e serberemo sempre un grato e caro ricordo del dott. Antonio Russo!
Ciao, Antonio… riposa in pace!
Pantaleo Gianfreda
Non ero suo “paziente” ma lo avevo conosciuto e stimato. Abbiamo giocato qualche volta a tennis e, seppure un po’ controverso” era spassoso. Riposa in pace, dott.