“Lu Sparamasculi”

“Lu Sparamasculi”

24 Giugno 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Pianta di “Sparamasculi” ai bordi di un marciapiede della periferia del paese

L’annu scorsu aggiu ‘utu picca fiche”, dicevo mesi fa al mio vecchio amico e confinante Ucciu.

L’annu ci vene minti lu Sparamasculi sull’arguli quandu le fiche sta essene…”, rispose Ucciu.

Lu sparamsculi… e cci ghete?!?”, risposi curioso, ma anche divertito da quel termine dialettale piuttosto intrigante e suggestivo, che non avevo mai sentito (avevo, comunque, capito che in quell’espressivo termine dialettale sconosciuto, come in ogni termine dialettale della tradizione contadina, non c’era niente di “bellicoso” ed offensivo).

Ete ‘na chianta ca’ ‘rrìa a maggiu-giugnu e ete comu lu proficu… serve te impollinatore alle fiche… quandu ‘rrìa te lu tdicu”, disse Ucciu.

E così, 15-20 giorni fa, mentre “straccava allu Stracca”, il caro amico Uccio mi portò uno stelo della pianta per mostramela: “’ncora nnu’ ete matura”, disse, “ma tra quarche giurnu, quandu essene li fiuri, è bbona”.

Nei giorni successivi mi condusse per alcune vie periferiche del paese, dove qua e là c’erano alcune piante di “Sparamasculi”, e poi in un’area incolta e abbandonata contigua alla Zona industriale, dove mi immersi nel “regno degli Sparamasculi”… tante erano le piante presenti in mezzo ad altre erbacce o, meglio, “erbe spontanee”.

“Sparamasculi” in zona Industriale

Giorni fa ho raccolto gli “Sparamasculi” e ne ho posizionato mazzetti sugli alberi di fico… per la gioia della fica in fieri.

Invano ho cercato in questi giorni di conoscerne il nome “ufficiale” sia sul ben documentato volumetto “Erbe spontanee salentine” (Edizioni Grifo), che ho da alcuni anni e consulto spesso, sia su Google.

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Nell’attesa che qualcuno mi sappia dire il suo nome ed il genere di pianta cui appartiene… godetevi anche voi queste immagini di “Sparamasculi” (credo che siano pochi gli “eletti” – forse qualche vecchio contadino – a conoscerne nome e uso)… con una doverosa avvertenza, però, soprattutto per le giovani donne “in calore” (per l’estate, naturalmente): lo “Sparamasculi” è solo una pianta, un’“erba spontanea” (e selvaggia) tra le tante conosciute e le tantissime sconosciute, ma molto utili, del nostro Salento!!!

Un’altra doverosa avvertenza: “Sparamasculi” è anche ‘na ‘ngiuria, che si usa sicuramente a Cutrofiano… oggi che è “tiempu te culumbi e culumbare”, ci tengo, inoltre, a chiarire che “lu Sparamasculi” non funziona, però, “pe’ li culumbi e le culumbare”… chissà… saranno votati alla castità?!?

… così… giusto per sorridere un po’ oggi, nella ricorrenza della Festa di San Giovanni Battista, che ci porta anche i primi “culumbi e culumbare”… auguri ai Giovanni e alle Giovanne!

Pantaleo Gianfreda


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