“Rappresaglia” di Menozzi: Mariarosa Grasso revocata da vicesindaca; tolte le deleghe ad Ada Ria

“Rappresaglia” di Menozzi: Mariarosa Grasso revocata da vicesindaca; tolte le deleghe ad Ada Ria

26 Agosto 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Mariarosa Grasso

Non si è fatta attendere la reazione del sindaco alla decisione della sua vice e della consigliera Ria di proporre ed appoggiare Fabrizio Mangia come candidato sindaco in alternativa al candidato sindaco da lui proposto.

Una vera e propria “rappresaglia” politica e personale per “punire” le due.

Paolo Menozzi

Con atti nn. 14 e 15 Menozzi ha revocato in data odierna l’incarico di assessore e vicesindaco a Mariarosa Grasso e le deleghe detenute dalla consigliera Ada Ria (Bilancio – Tributi – Contenzioso – Urbanistica), “essendo venuta meno – scrive – la fiducia” nei loro confronti e “considerato che le valutazioni di opportunità politico-amministrativa sono rimesse in via esclusiva al sindaco”.

Un atto in qualche modo atteso che, però, ha il sapore di una “rappresaglia” e, soprattutto, rileva lo stato di nervosismo del sindaco uscente.

Altro che “Fratelli d’Italia”, il partito della Meloni diventato a Collepasso il partito dei “meloni a spicchi”… qui sembra riecheggiare il ritornello dell’inno nazionale “Fratelli d’Italia”… soprattutto in quell’inciso … “dell’elmo di Scipio s’è cinta la testa”… perché qui siamo ormai alla “guerra totale” tra “fratelli/coltelli”.

Quello del sindaco Menozzi appare, per la verità, un atto non solo autoritario e inopportuno (considerato che tra un mese si vota e i due rimangono, comunque, nello stesso schieramento politico, seppur su fronti diversi), ma, soprattutto, assai avventato ed inusuale per un “democristiano sino al midollo” come Menozzi.

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Un vero democristiano non avrebbe mai compiuto un atto così devastante politicamente che rischia di avere effetti pesanti sull’imminente campagna elettorale e sui rapporti politici e personali, ma avrebbe cercato di convincere le due a presentare “per coerenza” le loro dimissioni e, in caso contrario, utilizzare politicamente il loro rifiuto, rilevandone l’incoerenza e l’attaccamento alle “poltrone”.

Ada Ria

L’atto di Menozzi rischia oggi di trasformare Grasso e Ria, dimissionate d’ufficio, in “martiri” involontarie e fanno il gioco loro e di tutte le opposizioni, comprese quelle che stanno sorgendo in modo eclatante ed inaspettato proprio dall’interno della sua stessa compagine familiare (oltre che in quella politica).

Il cognato, il prof. Giovanni Filieri, più deciso che mai a presentarsi come candidato sindaco con una sua lista, potrebbe ora convergere “per solidarietà” e “unità d’intenti” nella lista dell’avv. Fabrizio Mangia.

Se ciò dovesse accadere e se anche Salvatore Perrone, Rocco Sindaco e Marta Rossetti dovessero decidere, come pur “si mormora”, di appoggiare Fabrizio Mangia, unire le forze ed entrare nella sua lista, probabilmente non sarà più sufficiente la “carta Vecchio” “giocata” dal vecchio sindaco per continuare “camaleonticamente” a perpetuare il suo potere.

A quella “carta” della “società civile” Grasso e Ria hanno risposto altrettanto furbescamente (e anche intelligentemente) con altra identica “carta”, designando come loro candidato sindaco un “non politico” come Fabrizio Mangia, anche lui proveniente dalla c.d. “società civile”, persona grigia, ma rassicurante e rasserenante.

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Tutto ciò sta innervosendo chiaramente il “sindaco in scadenza”, che non vede più come certa la sua vittoria, soprattutto se tutti i soggetti locali del centrodestra a lui alternativi, che diventano sempre più numerosi, dovessero unire le forze e “dare scacco matto” a quell’improvvisamente “matto” di Menozzi.

Certamente “ne vedremo delle belle” nei prossimi giorni e sino alle elezioni!

Pantaleo Gianfreda


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