Report Asl Covid: migliora ancora la situazione a Collepasso (26 casi: -10), ma “sale” al 4° posto in provincia. L’amara riflessione di una giovane

19 Febbraio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Secondo i dati diffusi in data odierna (19 febbraio) dal settimanale Report dell’Asl Lecce sulla “situazione Covid” in provincia, scende il numero dei contagiati a Collepasso: ora sono 26, dieci in meno rispetto alla settimana scorsa.

Nel generale miglioramento che si verifica nella nostra provincia (1.589 gli “attualmente positivi” rispetto ai precedenti 1.874 con un’incidenza su 1.000 abitanti pari a 2), Collepasso “sale”, però, al 4° posto dei Comuni salentini più colpiti per incidenza abitativa, ora di 4,5 (migliore, comunque, rispetto al precedente 6,2). Aumenta anche il numero complessivo dei casi Covid da inizio pandemia, che passano da 121 a 128.

La situazione richiede, pertanto, sempre molta attenzione e non permette alcun allentamento delle prescrizioni previste per prevenire e combattere il virus.

Per la lettura integrale dei dati provinciali cliccare su Report Asl 19.02.2021.

Sulle problematiche umane e sociali legate all’infezione, riporto di seguito un’interessante e amara riflessione di una giovane donna collepassese, che ha visto alcuni suoi familiari colpiti dal terribile virus.

Da più di un anno viviamo con l’angoscia di un mostro invisibile, tanto microscopico quanto pericoloso. Eppure ancora non abbiamo capito né come affrontarlo né come conviverci: il COVID ci regala sempre delle belle sorprese.

“Colpisce solo gli immuni depressi”, “non è vero, colpisce solo gli anziani”, “anzi no, colpisce determinati gruppi sanguigni”, “ah no, può colpire TUTTI”! Strano eppure c’è chi si sente inespugnabile.

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Eh no, miei cari, nessuno è invincibile in questo caso. Il COVID porta con sé uno dei principi più cari alla nostra Costituzione: l’uguaglianza. Sì, siamo tutti uguali. Nessuna distinzione. Tutte le persone, ahimè, possono essere colpite indistintamente seppur in modo differente.

È un essere invisibile, perciò nessuno può dire da dove viene e dove andrà.

Eppure ci sono dei fantocci che millantano tale conoscenza. Loro sanno, hanno indagato. Ne conoscono ogni movimento. Probabilmente ne conoscono anche la cura. Peccato, però, che non siano riusciti a trovare la cura ad un altro male, altrettanto invisibile ed altrettanto microscopico: l’ignoranza.

Si dice che quando l’ignoranza parla, l’intelligenza tace. Tuttavia in alcune circostanze è importante puntualizzare, fare un po’ come fa il vaccino contro un virus.

Il ragionamento umano è pieno di fallacie, la mente umana è malleabile. Come sottolineato da un grande scrittore, esistono una serie di fallacie nel ragionamento umano che fanno credere che qualcosa sia giusto, sia vero e sia corretto solo perché detto da “quella persona” (si parla della cosiddetta “fallacia dell’autorità”). Sol perché un vostro amico (in questo caso “autorità”) ha “sentito dire” una determinata cosa, non è detto che quella cosa sia perfettamente attendibile. Informatevi, ma informatevi bene. È importante smascherare le false realtà cercando di distinguere la verità dal mero pettegolezzo e dalla “paraculaggine”.

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Per questo il messaggio va a chi, da “autorità”, si fa portavoce di realtà inventate.

Cari signori giudici della vita, maestri di intelligenza e portatori di conoscenza, spiegate ai noi poveri concittadini da dove tirate fuori cotanta grandezza. Affibbiare lettere scarlatte a gente a caso non vi renderà persone migliori, anzi vi rende solo tristi. Sarebbe opportuno fare nomi e cognomi, ma non è necessario: il messaggio arriverà a chi di dovere.

Ai saggi e ai geni… Guardatevi intorno e guardatevi dentro.


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Pantaleo Gianfreda