“Seconda puntata” di una domenica elettorale in piazza…
20 Settembre 2021Un amico mi “messaggia” all’ora di pranzo sollecitandomi a fare un articolo sui comizi di ieri sera in piazza.
“La gente vuole leggerlo”, mi scrive … ma il mio amato “Orto colto” sta andando “incolto” e in malora, amico mio, perché sto dedicando troppo tempo a scrivere di questa strana ed enigmatica campagna elettorale (invece di pensare alla mia campagna), che mi vede, comunque, spettatore attento e distaccato, talora un po’ confuso, ma anche molto divertito.
Che dire della seconda puntata di questa campagna elettorale?
Conferme, novità, qualche sorpresa e l’immancabile Salvatore Perrone, che “perde il pelo, ma non il vizio”.
Ma andiamo con ordine, secondo l’orario di apparizione in piazza.
Inizia Lucio Russo, che sta diventando ormai un “cult” della politica nell’immaginario collettivo.
“Solo contro tutti”, scattante e indomito don Chisciotte contro i “mulini a vento”, usa la sua Fiamma (tricolore) come un “lanciafiamme” nel tentativo di incendiare (metaforicamente, si intende!) il Palazzo del Potere, antichi e nuovi abitanti, “innominati” e burattinai della politica collepassese. Oratore ormai collaudato, chiaro e forbito, Lucio “lo senti” persino da casa, quando, “novello Savonarola”, fustiga con voce chiara e “macrofonata”, costumi, vizi e malefatte menozziane e dell’intera classe politica collepassese di destra e di sinistra.
Ascolto i comizi seduto con amici su una panchina e, come domenica scorsa, un altro mi dice: “… ieu ‘st’annu votu lu Luciu… pe’ protesta.. ca’ l’addhri fannu tutti schifu…. è l’unicu ca’ cunta chiaru e ha fattu opposizione tutti ‘st’anni, puru ca’ nnu’ era consigliere… immagina se ‘nchiana addhrassusu!”.
Non è la prima volta che sento questa voce e la cosa strana è che altrettanto non sento delle altre tre liste.
Certo, Lucio non sarà sindaco… difficilmente sarà consigliere (…ma non si sa mai!), come tanti auspicherebbero per avere una vera opposizione dopo quella muta, connivente e squallida di questi cinque anni, ma la sua vittoria l’ha già ottenuta. A differenza del passato, nessuno più “gli ride dietro”, è diventato un “soggetto politico” e, probabilmente, con una lista civica (senza quell’odiosa fiamma “dux et lux”) e un po’ di candidati locali forse ce l’avrebbe fatta a far eleggere se stesso come consigliere… ma non si sa mai!
Dopo Lucio “entra in scena” la “falange” della lista “Collepasso impegno comune”, che, come in altre occasioni, arriva “in processione” dal vicino Comitato elettorale, si posiziona con sedie nelle prime fila, fa la claque e, poi, a fine comizio, “abbandona la scena” e va via in massa, volendo quasi dare l’impressione di lasciare il vuoto al successivo oratore. È tutto “naturale” o è una “scena” (meglio, una “sceneggiata”) studiata a tavolino da qualche occulto e colto spin doctor?!?
Prende la parola una brava e cara “piccinna”, che, come una diligente scolaretta, legge il suo compitino… “bellino”, ma senz’anima! La ricordavo più efficace in altri tempi. Sarà il nuovo “ambiente” ca’ l’ave ‘nu picca ddurmisciuta …stando sotta ‘na manta?!?
Poi entra in scena “la candidata sindaco sono io e solo io”. Dopo il buon esordio di domenica scorsa, me l’aspettavo in progress… invece mi è sembrata in regress. Confesso che mi ha fatto venire il mal di testa con quell’oratoria veloce e senza pause, un “filino” di voce a “mitraglia” e un po’ “tartaglia”. Non “si afferrava” bene quello che diceva… un’oratoria dimessa e ripetitiva… qualche polemicuccia a destra e manca… qualche “colpo basso” ai suoi avversari… qualche “colpo basso” persino a se stessa nell’incauta e strumentale difesa d’ufficio del noto candidato-depennato per il “mazzo”(tta) fattogli da qualche giudice antimafia e una condanna per corruzione. Una difesa in netto contrasto con le posizioni e i “valori” dei suoi alleati grillini (… ma l’hanno capito?!?), formalmente condivisi anche da lei nel famoso volantino… ma si sa, “la donna è mobile… qual piuma al vento…”. Insomma, a differenza dell’altra domenica, stavolta Laura ha “toppato” un po’… avrà certamente modo di riprendersi nelle prossime esibizioni!
È il turno, poi, della Lista “Viva Collepasso Popolare” di Salvatore Perrone, altro “candidato sindaco sono io e solo io“, già autonominatosi “chioccia” di un gruppo di giovani, designati dal “Messia” quale nuova classe dirigente del paese.
Alla luce della sua storia e del suo controverso curriculum, il soggetto, più che di un’amorevole “fioccula”, sembra avere la vocazione e la natura dello “squalo toro”, il grosso predatore marino che “cannibalizza” i fratelli più piccoli e se li “mangia”. Salvatore Perrone, nonostante i buoni propositi, è sempre uguale… “perde il pelo, ma non il vizio”… e le “spara (sempre) grosse”… “Perché è stata bocciata la tangenziale?”, ha urlato in polemica con il “fratello-gemello-coltello” Paolo Menozzi! … “per favorire un amico!”, ha risposto a sé stesso.
Può un consigliere provinciale in carica dire “stronzate” simili? Perché non si informa?!?
Saprà, allora, che i sei milioni impegnati per la Tangenziale (una mia proposta di 13 anni fa alla Provincia, che l’accolse e la finanziò) sono “evaporati”, dirottati altrove non a causa delle stupidaggini che dice, ma perché lui, consigliere comunale e provinciale, della tangenziale se n’è sempre fregato (anzi, l’ha sempre osteggiata) e non ha mai fatto niente per impedire che quei soldi fossero dirottati altrove… né più né meno come ha fatto il “fratello coltello” Menozzi… ieri alleati, oggi avversari, ma sempre aschia te lu stessu taccaru!
Sorvolo su quei due ridicoli personaggi provinciali (Mazzei di Puglia Popolare e Fiore “appassito” di Italia Viva) che sono venuti a sostegno della sua lista… stendiamo un velo pietoso!
Meraviglia, invece, che un giovane, preparato e valoroso assessore regionale, Alessandro Delli Noci, del quale ho profonda stima, sia caduto nella “chiacchiera” e nella “trappola” di Salvatore e si sia fatto abbindolare sulle sue presunte capacità gestionali e programmatorie.
Non sa il buon Alessandro (e i tanti giovani ignari della Lista) che proprio Salvatore Perrone e Paolo Menozzi, ieri “fratelli-gemelli”/oggi “fratelli-coltelli”, sono i maggiori responsabili della decadenza sociale ed economica di Collepasso, coloro che più di tutti si sono opposti con veemenza e vergogna ai progetti di sviluppo che, da assessore allo Sviluppo economico, avevo proposto per il nostro paese (in primis, la realizzazione della centrale a biomasse, ma non solo)?!? … ma davvero questo paese non ha memoria storica e si fa ancora turlupinare da certi personaggi politici, se quel Mazzei, ex Capo di gabinetto di Gabellone trasmigrato poi nel centrosinistra, osa “gabellare” i cittadini e gli elettori di Collepasso garantendo che “Salvatore Perrone è una garanzia!”… ma “va in mona”, Mazzei!
Sorvolo sull’ulteriore e finale esibizione di Alexia Baglivo, che, come Gino Mastria, non sa stare lontana da un microfono. L’ex “ragazza di belle speranze” si è già “guastata”… e poi con quella pantomima di camminare mentre comizia (come, forse, le hanno insegnato nella scuola di formazione di Renzi) si sta rendendo ridicola. “Sta facendo un comizio o sta ad ‘Amici’ di Maria De Filippi?”, ha detto un cittadino!
Ha chiuso la serata elettorale la lista “Nuova Alleanza per Collepasso” del candidato sindaco Mario Vecchio. Voglio essere sincero. Mario comincia a piacermi. Ah, se non avesse dietro di sé quei “pescecani”! Ho l’impressione, però, che anche lui come “squalo” non sia da meno e credo che i vecchi “pescecani”, che sino ad ora sono stati “buoni buoni” ai loro posti, si siano accorti in ritardo della “carie” che ha invaso i loro vecchi denti aguzzi e affilati
Mario ha risposto con pacatezza, chiarezza e ambiguità (sono gli inevitabili “ossimori” della politica!) alle contestazioni delle tre liste e poi ha dato la parola a tre candidate.
Eleonora Greco, al suo debutto, si è un po’ emozionata, ma è laureata in Scienze Politiche e la “base” ce l’ha.
La vera sorpresa della serata è stata, però, Sabrina Perrone, anche lei al suo debutto politico. Non sembra figlia del suo grigio padre.
Devo confessare che, al di là di alcuni manierosi tributi pubblici verso la famiglia, sono rimasto incantato ad ascoltarla. È intervenuta “a braccio” con voce chiara, ferma e piacevole, dimostrando competenza e conoscenza della Pubblica Amministrazione e del suo ruolo in favore dei cittadini (è funzionaria o dirigente presso un Comune del Barese, se non sbaglio). Mi pare che abbia le idee chiare, almeno sui principi generali e sulle metodologie di una buona amministrazione… nel merito sarà tutto da verificare.
Ha chiuso, poi, Gabriella Marra con un intervento scritto confuso e prosopopeico… ha rruvinatu la serata alla lista e ai cittadini presenti!
Alla prossima, con una raccomandazione: signori candidati, quando comincerete a parlare di programmi?!?
Pantaleo Gianfreda