“Emergenza Covid”: il “caso Collepasso” e lo “struzzo Menozzi” che “dà i numeri”

“Emergenza Covid”: il “caso Collepasso” e lo “struzzo Menozzi” che “dà i numeri”

5 Gennaio 2021 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Ho lasciato passare Capodanno e i primi giorni dell’anno per non “turbare” l’apparire di un anno che dovrebbe essere di speranza e rinascita. Certe “mirabolanti” informazioni del sindaco Menozzi, il giorno di San Silvestro, e l’evento luttuoso del Capodanno non possono, però, passare inosservati.

Se non fosse per il drammatico momento pandemico che stiamo vivendo, ci sarebbe da “seppellire con una risata” un sindaco che, come uno struzzo, preferisce “mettere la testa sotto la sabbia”, invece di affrontare “a viso aperto”, con serietà e determinazione certi drammatici problemi, considerato che Collepasso è ormai tra i primi 5-6 Comuni della provincia più “infettati” dal terribile virus.

Ci siamo persino ritrovati, il giorno di Capodanno, con il secondo evento luttuoso “da Covid” per la nostra comunità, che, data anche la vasta emozione suscitata (oltre 3.000 le visualizzazioni e oltre 160 le condoglianze sulla pagina facebook di questo sito), dovrebbe indurre un sindaco, responsabile della sanità locale, ad iniziative serie e concrete e ad un serrato impegno per contrastare la pandemia nel nostro Comune.

Invece, abbiamo assistito, nell’ultimo giorno del drammatico 2020, a due informazioni contraddittorie sulla situazione dei “positivi Covid” a Collepasso.

La prima, “ufficiale”, è quella contenuta nel settimanale Report dell’Asl Lecce diffuso il 31 dicembre.

Secondo i dati dell’Asl, nel nostro Comune vi erano a quella data 27 “positivi” con un aumento di due unità rispetto alla settimana precedente ed un totale di 53 “casi da inizio pandemia”.

P. Menozzi

La seconda, “semiufficiale”, è quella riportata nello stesso giorno da Menozzi sul suo profilo facebook privato. “Semiufficiale” perché appare anomalo l’utilizzo di una pagina privata per notizie ufficiali. Un sindaco (almeno, un sindaco vero) utilizza sito e/o social istituzionali del Comune per dare notizie ufficiali, non uno strumento informativo privato, che può, al più, “condividere” l’informazione (… ma queste apparenti “sottigliezze” non fanno parte del bagaglio culturale e istituzionale di Menozzi, da sempre abituato a mischiare “sacro e profano”, “pubblico e privato”, “lu tiavulu ccu’ l’acqua santa”).

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Menozzi, in contrasto ai dati forniti dall’Asl, scriveva su fb: “Vi aggiorno della situazione COVID-19 nel nostro comune, purtroppo, si registra una situazione di nuovi casi positivi al coronavirus. Nel report ultimo pervenuto dalla Prefettura di Lecce abbiamo un totale di n. 19 concittadini positivi al COVID-19 di cui tre ricoverati”.

Tralasciamo la “grammatica impazzita” cui da tempo ci ha abituato “mister SiSc” (un “sindaco in scadenza” non a caso “adorato” da analfabeti che in lui si identificano) e andiamo “alla sostanza”.

Già in altra occasione, nella seconda decade di dicembre, allorché in una settimana i “positivi” passarono da 12 a 23, Menozzi cercò di “minimizzare” la situazione, “puntualizzando” alla stampa “che ci sono almeno 5 guariti non ancora conteggiati” e, per “buttare fumo negli occhi”, emanò un’ordinanza ridicola e insensata sui funerali, che, a quanto pare, provocò persino sorpresa nelle parrocchie ed ira nella Curia vescovile… il risultato fu che una settimana dopo i positivi passarono da 23 a 25! … Menozzi porta proprio iella!

Veniamo ai recenti fatti: il 31 dicembre l’Asl comunica il numero di 27 “positivi” a Collepasso; lo stesso giorno Menozzi sostiene che sono 19, secondo (scrive) il “report ultimo pervenuto dalla Prefettura di Lecce”.

Quali sono i dati giusti e come mai questa macroscopica contraddizione, che ha creato anche qualche polemica, tanti interrogativi e un certo “sbandamento” sui social da parte di alcuni cittadini?!?

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E perché il sindaco manipola in modo così clamoroso e irresponsabile i dati?!?

Alcune semplici “puntualizzazioni” basterebbero a smentire le clamorose ed ipocrite manipolazioni menozziane.

Intanto, una “domandina semplice semplice” allo “struzzo”: “… chi è che comunica alla Prefettura di Lecce il numero dei contagiati in provincia?!?”.

La risposta dovrebbe essere ovvia anche per uno “struzzo”: “l’AslI suppose!” (come direbbe mister Stanley al solitario e ritrovato mister Livingstone)… al più la Regione, a sua volta informata dall’Asl.

Se ne deduce – “I suppose” – che i “dati ufficiali” sono solo quelli comunicati nei report dell’Asl.

…e allora, perché lo “struzzo” che governa (si fa per dire!) questo “disgraziato” Comune si avventura a comunicare dati diversi e manipolati, coinvolgendo persino l’inconsapevole e incolpevole Prefettura?!?

Alcune volte mi sforzo di cercare di “capire” (per “comprendere” e talora “compatire”) quello che “frulla nella testa” di un siffatto “sindaco”. Quando non “ci riesco proprio” (per mia limitatezza, probabilmente!), mi viene il dubbio che Menozzi sia, in fondo, solo… “‘nu bonacciu”!

Come il personaggio “cantato” dal nostro grande Mino De Santis: “Ieu su’ natu bonacciu e picca nci capiscu… nu ghe pe’ cattiveria ma proprio nu me rria…spiegatimelu ui perché nu è colpa mia…”! (… in tanti, per la verità, cerchiamo di spiegarglielo… ma lui non capisce lo stesso!).

Poi, però, più razionalmente, mi dico che uno che è riuscito a diventare sindaco, seppur “per opera e virtù dello Spirito Santo”, non può essere proprio “‘nu bonacciu” (sebbene lo stesso, nella canzone, si ponga il dubbio: “Chi mi dirà perché lu populu sta sotta, se gnutte la castagna e tuttu quistu accetta?”).

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Ecco, allora mi convinco che è proprio “l’essere menozzi” che porta il soggetto a simili manipolazioni, gaffes, ipocrisie, menzogne, leggerezze, approssimazioni, minimalismi, a cercare di nascondere e persino “rimuovere” la realtà per non affrontare “di petto” alcune drammatiche situazioni, “mettendo la testa sotto la sabbia”, proprio come uno “struzzo”…

Per cui, nonostante tutto il mio titanico sforzo di comprensione, misericordia e compassione verso un tal soggetto, mi rendo conto… ca’ nnu’ ete ‘nu bonacciu… è sultantu ‘nu menozzi… e non c’è niente da fare!

Giorni fa una sua vecchia elettrice, nel mandarmi gli auguri di buon anno, ha scritto: “Caro Pantaleo, ciao! Il sindaco (se così si può chiamare) è sempre stato uccello di bosco. Ha solo e sempre pensato ai cavoli suoi. Non è una persona degna di guidare un paesino come Collepasso. Spero al più presto che possa dimettersi, per la gioia e la felicità della maggior parte dei cittadini. Ciao un abbraccio e buon anno. Menozzi fa come queste (e riporta l’emoj di due scimmiette)… non vede e non sente!!!!”.

Ecco, “in poche righe” quella donna ha sintetizzato la triste realtà e l’ormai diffuso “sentire comune” di questa nostra sfortunata comunità!

Menozzi non avrà certamente la sensibilità di dimettersi, come auspica la sua ex elettrice, ma consola il fatto che abbia ancora solo pochi mesi di “vita ammnistrativa”, essendo ormai un “SiSc”, un “sindaco in scadenza”!

Pantaleo Gianfreda

Un “francesismo“… per sorridere un po’, nonostante tutto!


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Pantaleo Gianfreda