“Calimera”, Collepasso!… Calabria, Sicilia e Grecìa Salentina alla “conquista” del Comune di Collepasso

“Calimera”, Collepasso!… Calabria, Sicilia e Grecìa Salentina alla “conquista” del Comune di Collepasso

1 Giugno 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Calimera”, Collepasso!

Calimera, come il Comune salentino capitale della Grecìa salentina, che in griko significa “buon giorno!”.

D’altronde, come potrebbe diversamente salutare, nel suo quotidiano ingresso mattutino, la nuova colonia grika recentemente insediatasi a Collepasso… precisamente nel “Palazzo”… quello del Comune?!?

Timeo Danaos et dona ferentes” (“Ho timore dei Greci anche quando portano doni”), ci sarebbe da dire di “primo acchito”, mutuando la frase del veggente e gran sacerdote Laocoonte, che invano cercò di convincere i troiani a non accettare il famoso dono dei Greci (“Danai” è sinonimo di “Greci”), quel “cavallo di Troia” che nascondeva nella pancia di legno i soldati che nella notte poi scesero ed espugnarono la città di Priamo.

Non “penso male”, seppur qualcuno lo può pensare… “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”, diceva il luciferino Andreotti. Anche perché – molti forse non lo sanno – tra collepassesi e calimeresi (“saracini” i primi, “griki” i secondi) ci sono stati nel tempo importanti e consolidati rapporti.

Quello che nel passato abbiamo “donato” a Calimera (paese, tra l’altro, a me caro, dove ho antiche e preziose frequentazioni e amicizie), oggi ci viene restituito…

Dal 1939 al 1956, infatti, un illustre collepassese, don Grazio Gianfreda divenne “calimerese” a tutti gli effetti e, prima di essere nominato parroco di Otranto, guidò per circa un ventennio la Parrocchia di San Brizio, che, come si sa, è il protettore di quel paese. Prima come vicario cooperatore e poi come parroco dal 1945. Tutt’oggi i calimeresi, almeno quelli più anziani, ricordano don Grazio con affetto e venerazione.

Per cui c’è un’antica “corrispondenza d’amorosi sensi” tra le due comunità.

Oggi questo legame sembra “riannodarsi”, seppur trasferito dal livello religioso a quello amministrativo, grazie ad un “nomen omen”… Sicilia!

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La Sicilia?!? No, no… “il” Sicilia… il simpatico “calabrese errante” (è di origine calabrese) chiamato dalla coppia Manta-PerrOne&Two a dirigere il Settore Economico-finanziario del nostro Comune, dopo il pensionamento di Maria Fernanda Manco, della quale tutti abbiamo apprezzato serietà e competenza e alla quale inviamo i ringraziamenti per il lavoro svolto e gli auguri di godersi la meritata pensione.

Sicilia è stato richiesto e assegnato “a comando” presso il nostro Comune da quello di Calimera, dove è in pianta organica, con delibera di Giunta Comunale n. 203 del 21.12.2021.

Giuseppe Sicilia è indubbiamente persona simpatica. Soprattutto è funzionario preparato e dotato. Preciso e “matematico”. Non a caso è laureato in Matematica. Ha un buon curriculum, che lo ha portato a prestare i suoi servigi in diversi Comuni calabresi e pugliesi (e di tutta Italia), nominato a suo tempo persino tra i tre componenti della “Commissione straordinaria di Liquidazione” del Comune di Casarano con D.P.R. del 17.11.2014.

Il problema, pertanto, non è lui… anzi, mi sembra che la scelta sia stata azzeccata… ma le “amicizie pericolose” che vanta e lo hanno portato a “staccarsi” dal Comune di Calimera e “approdare” a Collepasso.

Non solo. Il fatto è che il simpatico calabrese Sicilia è “vulcanico” e talora “debordante”… non è un “pulcino calimero”… piuttosto un “gallo da combattimento”… cioè, un “uomo forte”, che, però, ha a che fare con un’Amministrazione un po’ “pulcina calimera” e debole… per cui, fate voi!

Si sa che quando la politica è debole il vero potere decisionale passa alle “persone forti” interne ed esterne all’apparato politico e amministrativo. Soprattutto ai tecnici. Non è la prima volta. Abbiamo un caso clamoroso a livello nazionale, dove la debolezza dei partiti ha portato un tecnico, come Mario Draghi, alla Presidenza del Consiglio.

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Da qui una certa “calimerizzazione” e “sicilizzazione calabrese” del nostro Comune…

Transeat la prima volta… Sicilia, nominato dalla Giunta responsabile del procedimento e presidente della Commissione di concorso per n. 2 Istruttori amministrativi del nostro Comune (guarda caso!), sceglie con Determina n. 11/11.4.2022 due funzionari comunali quali componenti della Commissione… uno dei quali è… chi è?!? … un funzionario del Comune di Calimera… naturalmente!Transeat la seconda, in cui più che il Sicilia sembra la Sicilia ad aver portato all’aggiudicazione, certamente corretta (ci auguriamo!), di un appalto  di 870 mila euro da parte del Responsabile dell’Ufficio Tecnico (D.D. n. 55 del 5.5.2022) a due imprese, di cui una – di dove? -… di Calimera, naturalmente!

… e siccome, poi, non c’è due senza tre (anzi, quattro)… siamo alla “ciliegina sulla torta”!

Una “ciliegina” su una torta un po’ “scijata” e “incasinata”, qual è l’Ufficio Tecnico del Comune di Collepasso.

Un ufficio che è da troppi anni “campo di battaglia” e luogo di “casini” vari. Prima per alcune note e scellerate scelte amministrative dell’“andreotti te noantri”, l’ex sindaco Vito Perrone, che “volle, fortissimamente volle” una “montagna canadese” al vertice dell’Ufficio… poi per quelle altrettante note e scellerate del successore Menozzi. I due “emeriti” sindaci – ambedue ragionieri-commercialisti e docenti plurioccupati… ambedue, a quanto pare, cultori e appassionati della serie televisiva “La piovra” – hanno contribuito con le loro scelte a “balcanizzare” l’Ufficio Tecnico, contribuendo a creare una situazione di persistente instabilità e confusione in un delicato settore della vita amministrativa, oggi il vero “centro nevralgico” di un Comune.

… e qual è l’ultima “ciliegina”?!?

Un tecnico proveniente da… dal Comune di Calimera, naturalmente… nominato appena un mese fa!

Il professionista è stato recentemente nominato dalla Giunta e “inserito nel settore tecnico” del nostro Comune, in sostituzione di un altro tecnico in pianta organica e un po’ discusso, che, messo sotto accusa (ha un provvedimento disciplinare in corso) e “perseguitato” (dice lui!) dall’attuale Amministrazione di sinistra, ha chiesto ed ottenuto “asilo politico” presso una vicina Amministrazione di destra, rifugiandosi tra le braccia amiche del Piccione, sindaco di Sannicola… e, a quanto pare, la “transumanza” da Calimera a Collepasso pare seguire identica e inversa rotta… da un’Amministrazione di destra (quella di Calimera) ad un’Amministrazione di sinistra (quella di Collepasso).

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Diceva Agatha Christie: “Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova”!

… e se lo diceva l’Agatha di tante “trame” in noti romanzi gialli!

… comunque, fatevi voi un’idea delle “trame” e di quello che “gorgoglia” nelle ‘ntrame degli amministratori e, soprattutto, dei deus ex machina del Comune di Collepasso!

Una cosa è certa: il buon Sicilia, “calabrese errante” ed “intellettuale peripatetico” in quanto espressione “culturale” della più antica “Magna Grecia” (che, come si sa, comprendeva Sicilia, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) e ora  proveniente dalla piccola e residua enclave della Grecìa salentina, è solo il “braccio” (“amato” e “armato”) di altre “menti” che si nascondono nell’incognito e, nere come la pece, si mimetizzano nel buio delle notti senza stelle per ordire le loro trame dalle loro ‘ntrame!

… è il “nuovo”… ossia il déjà vu… che avanza!!!

… e qui mi fermo… perché, come efficacemente chiosa un rispettato “oracolo” collepassese, mutuando il divino Virgilio, “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”!

Pantaleo Gianfreda


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