“Camminare insieme” per lo sviluppo del territorio: l’incontro del 25 febbraio, “serata molto bella e sinodale”
11 Marzo 2022In tanti mi hanno chiesto come mai non abbia scritto niente in merito all’ottimo incontro di 15 giorni fa (venerdì 25 febbraio), presso l’Auditorium della Parrocchia “Cristo Re”, sul tema: “Programmi e finanziamenti della ‘Next Generation Eu’ per una comunità più equa, moderna, solidale ed ecosostenibile”.
Confesso che l’impellente “ritorno alla foresta”, cioè ai “piaceri” e “abbandoni” agro-colturali e spazio-culturali, mi ha tenuto impegnato nei giorni successivi e non mi ha permesso di esprimere nell’immediato la grande soddisfazione per un incontro unanimemente riconosciuto interessante e di grande valore.
Forse la più appropriata e bella definizione dell’incontro è stata quella data dal giovane parroco don Antonio Tondi nel saluto iniziale per “dare significato” ad un’iniziativa che, secondo lui, è stato “interessante farla in un salone ecclesiastico”.
“In questi due anni – ha detto don Antonio – la Chiesa sta celebrando il sinodo. Il sinodo è un incontro di tante parti della Chiesa che propongono al Papa le prospettive degli anni a venire… Un po’ mi sembra che questo incontro possa essere una forma di sinodo… ascoltare le diverse parti per poi mettersi insieme e collaborare per una vita migliore non soltanto per Collepasso, considerato che qui ci sono anche i sindaci di alcuni paesi vicini”.
“Sinodo” è una parola che, come tante della nostra lingua, deriva dal greco “sýnodos”, composta da “sýn” (“insieme”) e “odòs” (“cammino”)… una parola letteralmente traducibile in “camminare insieme”.
Ecco… quell’incontro ha segnato forse la prima tappa di un “sinodo” comunitario per “camminare insieme” su un percorso capace di individuare proposte e azioni per lo sviluppo del nostro territorio, alla luce degli importanti finanziamenti comunitari della “Next Generation Eu” e del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (nella speranza che non vengano vanificati dai devastanti effetti dell’infame guerra che si sta combattendo ai confini dell’Europa tra Russia e Ucraina).
D’altro canto, il “taglio” dato all’incontro – che ha messo insieme esperti, imprese, rappresentanti istituzionali locali di maggioranza e minoranza, sindaci di alcuni Comuni circostanti – ha voluto offrire una “sede neutra” per far incontrare diverse e opposte componenti sociali e politiche e impegnarle in un “cammino comune” per il “bene comune”. Non dimentichiamo che tutti noi abbiamo in comune, pur nel pieno rispetto di sparute minoranze, la formazione cristiano-cattolica e da tempo, finita da un trentennio l’era del collateralismo con la defunta Democrazia Cristiana, la Chiesa riconosce il pluralismo e la legittimità delle diverse opzioni politiche, che devono, però, convergere tutte verso il “bene comune”.
Non so se l’incontro abbia contribuito a questo scopo… certo è che i toni e gli interventi di tutti sono stati, pur con sfumature ed interessi diversi, improntati al dialogo, alla proposta e alla volontà di collaborazione.
Sorvolo sul mio breve intervento introduttivo (chi vuole, può cliccare su Intervento), ma certamente non sulla superba relazione di Giuseppe Mormandi, uno dei massimi esperti di programmazione territoriale e finanziamenti, che ha nel suo curriculum importanti consulenze e collaborazioni con Ministeri, Regioni, Comuni, Enti privati.
L’avv. Mormandi ha incantato tutti i presenti per lucidità di esposizione e definizione degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la cui attuazione deve rappresentare a tutti i livelli istituzionali “un cambio di gioco delle competenze” nei suoi obiettivi di “rigenerazione”, “accelerazione”, “condivisione”, cui gli enti locali devono far fronte con una “predefinizione delle strategie”, la costruzione di un’ineludibile “coalizione territoriale e comunitaria”, la comprensione di “missioni”, oggi “diverse” rispetto a precedenti paradigmi di sviluppo, centrate soprattutto su digitalizzazione e transizione ecologica.
Insomma, un intervento “alto”, lucido e di ampio respiro, che può essere ancora ed integralmente ascoltato, insieme agli altri, sulla pagina facebook “collepasso.it”.
Sono poi seguiti i brevi interventi di tre giovani esperti e imprenditori.
Matteo Malorgio, esperto ambientale e consulente del Ministero della Transizione Ecologica, ha trattato il tema dell’ambiente e dei rifiuti.
Luca Pino, Contitolare e Responsabile commerciale e Marketing Manager della “Tecneco Filtri”, ha focalizzato il suo intervento sulla velocità dei cambiamenti che coinvolgono le aziende e sulla centralità della digitalizzazione (“Pnrr per noi è soprattutto digitalizzazione”, ha affermato).
Flora Pisanello, titolare e contitolare di aziende nei settori dell’ospitalità/turismo e dell’arredamento, ha voluto sottolineare le enormi potenzialità dell’ospitalità per il nostro territorio e la necessaria sinergia tra operatori turistici ed ente locale, cui compete il dovere di rendere attraenti ed appetibili le nostre comunità.
Salvatore Perrone, capogruppo consiliare di “Viva Collepasso Popolare”, pur rivendicando il ruolo di sprone dell’opposizione verso chi amministra, si è soffermato sulle potenzialità della posizione geografica del nostro Comune, sulla necessità di avere velocità nella progettazione e tecnici preparati, invitando i sindaci dei Comuni del territorio ad incontrarsi per unirsi in un progetto comune di sviluppo.
Sono, infine, intervenuti i tre sindaci presenti.
Il sindaco di Matino Jonny Toma si è scusato per l’assenza “per sopraggiunti impegni familiari” ed ha voluto poi essere informato sui lavori. Il previsto intervento streaming con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci, non si è potuto tenere per difficoltà tecniche nel collegamento (ringrazio, comunque, ambedue per la loro disponibilità).
Il sindaco di Casarano, Ottavio De Nuzzo ha sottolineato, soprattutto, la necessità di avere idee più complessive di sviluppo del territorio, di mettere insieme gli Uffici tecnici dei Comuni, considerata l’esiguità dei singoli apparati, e di lavorare insieme. Si è poi soffermato sulle Zes (Zone economiche speciali) e sulla loro importanza, rivelando come alcune particelle della sua zona industriale (e forse anche delle altre contigue) siano state inserite nella “Zes Surbo-Lecce”.
Il successivo e appassionato intervento del sindaco di Parabita Stefano Prete ha avuto il merito di “dire pane al pane e vino al vino” e focalizzare ruoli e responsabilità, in primo luogo dei sindaci (“Cosa noi sindaci dovremmo fare per stare all’altezza della situazione?”, si è chiesto, aggiungendo che “in questo momento non stiamo all’altezza della situazione” e che “c’è bisogno che le classi dirigenti sappiano fare sistema e progettazione”), ma anche degli stessi cittadini di fronte ad un “momento incredibilmente foriero della radicale trasformazione di questa terra”.
Il sindaco Prete ha toccato un “nervo scoperto”, ossia l’assenza di dibattito, partecipazione, stimolo da parte della “società civile” sul Pnrr: “I cittadini, le categorie, i sindacati, le associazioni datoriali dovrebbero bussare alla porta dei sindaci, prenderci a calci nel sedere e dire “ma che state facendo?”… invece, io ricevo solo cittadini per le buche, per le luci, per l’erba vicino casa e per un potenziale lavoro nella Nettezza urbana e sul Comune… nessuno è venuto da me per dire “Sindaco, che state facendo per il Pnrr?”… tutti zitti davanti ad un momento straordinario”.
Un intervento di grande levatura, critico, autocritico e, al contempo, propositivo perché ha voluto ricordare l’impegno suo e di altri sindaci di mettere insieme 12 Comuni del territorio, comprendenti sia Casarano che Gallipoli (“una zona che ha una sua specifica peculiarità”), e arrivare in tempi brevi ad una convenzione che leghi questi Comuni ad una “visione” e “strategia” di sviluppo comuni per ottimizzare al meglio le risorse del Pnrr (“Abbiamo l’obbligo di fare qualcosa per questo nostro territorio e di farlo tutti insieme”) e avviare una “fase di ascolto molto importante”, come sta facendo oggi la Chiesa di Francesco.
“Questa serata è stata molto bella perché è stata una serata sinodale”, ha chiosato il sindaco Prete, auspicando in conclusione che l’accordo di partenariato che si va definendo tra i 12 Comuni del territorio deve essere portato avanti e definito in tempi brevi per accedere immediatamente ai fondi del Pnrr, “ultima occasione” per trasformare radicalmente il nostro territorio.
Dopo l’intervento di due cittadini (Rosalba Malerba e Cosimo Specchiarello), hanno fatto seguito le conclusioni della sindaca di Collepasso Laura Manta.
La sindaca, dopo aver ricordato commossa lo scomparso sindaco di Aradeo Luigi Arcuti, ha ringraziato gli organizzatori dell’iniziativa, sulla quale ha confessato di essere stata inizialmente “un po’ scettica”, riconoscendo che “è importante che ci sia questo stimolo, come l’incontro odierno” (“l’attività di ascolto è necessaria”, ha aggiunto), che ha permesso di “guardare con occhi nuovi” al Pnrr. Condividendo l’appassionato intervento del collega di Parabita, con il quale collabora sin dal suo recente insediamento, ha sottolineato come “questo periodo storico ha creato una sinergia tra noi sindaci. Oggi abbiamo una responsabilità grande proprio perché amministriamo queste comunità, ma abbiamo bisogno di guardare con lo sguardo lungo, avere una strategia comune e collaborare insieme”, dando per certa la firma della convenzione tra i 12 Comuni (“Capacità nostra oggi è di metterci in rete e pensare in grande”), cui, ha aggiunto, “dobbiamo guardare come territorio unico”.
Insomma, una serata molto interessante e produttiva (mi auguro), cui ha dato un contributo finale il capogruppo consiliare di “Nuova Alleanza per Collepasso”, Mario Vecchio, giunto sul finale per impegni di lavoro, ma che ci ha tenuto ad essere presente. Il cons. Vecchio ha sottolineato “la straordinaria opportunità del Pnrr che deve essere sfruttata con progettazione che abbia alla base una visione seria del territorio, che deve fare sistema in previsione dei prossimi dieci-venti anni”.
Esprimo anch’io, naturalmente, grande soddisfazione per la serata, che auspico sia stata utile per tutti e, in chiusura, sento il dovere di ringraziare il parroco don Antonio Tondi per la disponibilità e l’ospitalità, i numerosi presenti (e chi si è collegato in streaming) che hanno seguito con grande attenzione e sino alla fine l’incontro (durato circa due ore), l’insuperabile esperto e dotto amico Peppino Mormandi, Matteo Malorgio, Luca Pino, Flora Pisanello, i consiglieri Salvatore Perrone e Mario Vecchio, i sindaci Ottavio De Nuzzo, Stefano Prete e Laura Manta.
L’impegno è proseguire in questa “attività sinodale” con seminari specifici su alcune problematiche del PNRR.
“Se son rose, fioriranno…”… e noi tutti ce lo auguriamo!
Pantaleo Gianfreda