Grande successo a Conversano per la presentazione del libro di Gino Locaputo e Maria Sportelli “Viaggio mediterraneo”

Grande successo a Conversano per la presentazione del libro di Gino Locaputo e Maria Sportelli “Viaggio mediterraneo”

4 Giugno 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Gino Locaputo

Una settimana fa, sabato 28 maggio, si è tenuta a Conversano, presso il Chiostro di san Giuseppe della Biblioteca “Maria Marangelli”, la presentazione del libro di Gino Locaputo e Maria Sportelli “Viaggio mediterraneo”.

Una bella serata, di grande successo e intensa partecipazione, direi di forte “empatia” tra Gino e il pubblico. Non mi soffermo, però, sulla cronaca della serata, che potrà essere letta cliccando su “Viaggio Mediterraneo – La presentazione a Conversano con Gino Locaputo e Maria Sportelli” o ascoltando il servizio mandato in onda da Telenorba (cliccare su Telenorba). Né mi soffermo a parlare del libro, che sarà presentato a breve (domenica 12 giugno) anche a Collepasso, attuale “patria di adozione” di Gino Locaputo, nato a Conversano nel 1953, scrittore, poeta, regista, attore, istrione, indimenticato ideatore ed organizzatore per 25 anni del “Festival Mediterraneo” di Conversano, maestro di vita e, soprattutto, uomo “mediterraneo” e “del Mediterraneo”.

Emblematica la sottostante targhetta che casualmente ho scovato in una casupola di un terreno di proprietà di Gino, a pochissimi chilometri dal mare di Polignano, che egli aveva acquistato tanti anni fa con l’obiettivo, poi “andato in fumo”, di farne un’“arena di cultura”… tre parole che identificano magistralmente il personaggio con nome, cognome e “qualifica”: “Gino Locaputo Mediterraneo”.

Ho avuto, infatti, la fortuna ed il piacere, in occasione della presentazione del libro, di accompagnare Gino ed Assunta a Conversano, dove abbiamo trascorso quasi 40 ore intense, piacevoli, socializzanti e molto istruttive, che mi hanno aiutato anche a capire il “personaggio Gino”, a constatare la grande considerazione in cui ancora oggi è tenuto nella sua città natale (dove mancava da sette anni), l’immensa stima di cui è circondato il “Gigante buono” e “l’Arabo di Puglia”, come da sempre è definito Gino (e anche e non meno importante, a conoscere alcune delle bellezze culturali, architettoniche e urbanistiche di Conversano).

Due immagini dei relatori alla presentazione del libro

La targa che, inaspettatamente e senza alcun preventivo preavviso agli organizzatori della serata, il sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio ha consegnato a Gino nel corso della manifestazione dopo un suo appassionato intervento, a nome di tutta l’Amministrazione, compendia in sé e “istituzionalizza” le impressioni da me avute della stima e considerazione della comunità di Conversano verso il nostro (oggi) compaesano.

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Emblematica e densa di significato la dedica della targa: “A Gino Locaputo per il suo zelo culturale a favore dei grandi valori della vita. Segno visibile di un messaggio di riscatto e di speranza della nostra Conversano e dei popoli del Mediterraneo”.

Il sindaco di Conversano consegna la targa a Gino Locaputo

Potrei riportare mille episodi delle intense “40 ore” conversanesi.

Gino con la targa

Gino, come si sa, è costretto oggi in carrozzella per motivi di salute, che speriamo riesca a superare in tempi ragionevoli, e mi son “divertito” a fargli da “chauffeur” nel guidare il suo “risciò” (oltre che la mia auto per/da Conversano), sfottendo “a destra e a manca”, per le vie dell’incantevole centro storico (e non solo) della bella Conversano. Fermato e riverito da tanta gente, naturalmente nella locale lingua “vernacolare” del tipico entroterra barese, a me sconosciuta (sebbene “percepita a sommi capi”), avvertivo – nei gesti, nei sorrisi e nelle risate – l’antico, robusto e mai spezzato “filo” di stima, amicizia, simpatia tra Gino e i suoi interlocutori. Quello a raccontare di come e in quale occasione aveva conosciuto Gino. Quell’altro e tanti altri a ricordare i “bei tempi” del Festival Mediterraneo. Quell’altro, l’episodio che l’aveva portato all’“adorazione” di Gino. Quell’altro degli antichi dissapori scioltisi in una “confessione” e un abbraccio liberatori, ecc. ecc.

Gino con la coautrice Maria Sportelli e i due artisti (un attore e una cantante) impegnati nella serata

E poi quella signora di Polignano che ha “preteso” che Gino, dopo la presentazione del libro e un lungo “aperitivo” nella “piazza-simbolo” del paese – dove, tra l’altro, si svolgeva la Festa Patronale della Madonna della Fonte -, partecipasse alla festa dei suoi – tra l’altro, “splendidi” – 40 anni, in corso in una stupenda location tra Conversano e Polignano (duecento gli invitati-commensali)… perché?!?… perché, anni fa, il “Gigante buono”, travestito da Babbo Natale, aveva fatto la felicità dei suoi figli e la splendida  e attiva signora, tra l’altro candidata alle imminenti elezioni comunali di Polignano, era rimasta affascinata ed eternamente grata e legata a Gino per la sua disponibilità, bontà e capacità nel far felici i suoi bambini. Prima di andar via, Gino ha ricambiato l’invito con la recitazione, da grande e consumato attore, di una splendida poesia in vernacolo napoletano di Eduardo De Filippo sull’amore e il mese di maggio, che ha incantato tutti i presenti, strappando un appassionato e lungo applauso (per la cronaca, siamo tornati in Hotel – e che Hotel! – alla 1,30 del mattino… felici, contenti e stanchi).

Altre immagini della serata

E quell’amico imprenditore e produttore che il mattino dopo è venuto in Hotel ad omaggiare Gino con due cassette di ciliegie “biologiche”?!? (Non tocco l’appassionante e invitante argomento delle ottime “ciliegie” che “ondeggiano” e “rosseggiano” l’agro di Conversano e Comuni limitrofi). Il soggetto, che ha avuto vari premi e riconoscimenti regionali e nazionali per le sue battaglie in favore dell’ambiente e della legalità, raccontava, tra i tanti ricordi, di come avesse conosciuto e si fosse legato a Gino, il “Gigante buono” ma rivoluzionario, che, in occasione di una delle tante invasioni americane nel Medioriente, aveva bruciato dimostrativamente la bandiera yankee sul palco della pubblica piazza.

Gino con l’amico ed estimatore “donatore” di ciliegie

Potrei raccontare tanto altro sulla stima e l’affetto che ha circondato Gino in quelle “40 ore” di lunghe “conversazioni”… dovrei parlare dell’amato figlio Enzo e della moglie Daniela, che ci hanno ospitato nella loro villa sulla strada del mare per due “incontri conviviali” di squisite piacevolezze culinarie (non mi soffermo) con altri simpatici componenti della famiglia … o della giovane, splendida e amatissima figlia 19enne Susy, avuta da Gino dalla seconda moglie palestinese… a loro vanno i miei personali ringraziamenti e i sensi di profonda amicizia che ho acquisito in quelle “40 ore”… ma mi fermo qui!

Gino con (a destra) i due figli Enzo e Susy

Non senza, prima, riportare brevemente le visite culturali che ho effettuato con Assunta in alcuni luoghi storici di Conversano: la Pinacoteca civica, sita all’interno del Castello Acquaviva d’Aragona, che ospita il ciclo pittorico delle dieci splendide tele de “La Gerusalemme Liberata” dell’artista seicentesco Paolo Finoglio; il Museo civico archeologico, situato in un monastero dell’XI secolo, che contiene reperti dalla preistoria fino all’età romana, selci paleolitiche, neolitiche e corredi tombali dal VI al III sec. a.C.; la cappella rurale dei Templari; il museo di abiti da sposa e da cerimonia del 18° e 19° secolo ed altre mostre “sparse” nel “cerchio magico” del centro storico di Conversano, su cui svetta l’antico castello aragonese, ecc. ecc. … uno splendore!

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Sono rimasto incantato da tante magiche presenze in questa città che “profuma” storia e cultura, tant’è che mi riprometto di ritornare a Conversano con Gino, al quale, per la verità ho posto una domanda un po’ curiosa: “… spiegami, Gino… come hai fatto a lasciare questa bella città, piena di storia, cultura, iniziative… per venire a “chiuderti” a Collepasso?!?…”… una domanda alla quale non mi ha dato ancora risposta… forse ce la darà domenica prossima, 12 giugno, in occasione della presentazione del suo libro?!?

Gino è indubbiamente un personaggio e un uomo di cultura da conoscere bene ed ascoltare nelle sue mille peripezie e iniziative nel e per il Mediterraneo e nel suo “Viaggio mediterraneo” con Maria Sportelli, scrittrice e giornalista professionista, attualmente direttore di lavipera.it!

Pantaleo Gianfreda


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