La “cerimonia dello Spadino” nella Chiesa Cristo Re per Paolo, allievo dell’Accademia Navale di Livorno

La “cerimonia dello Spadino” nella Chiesa Cristo Re per Paolo, allievo dell’Accademia Navale di Livorno

3 Gennaio 2022 Off Di Pantaleo Gianfreda
Spread the love

Il giovane cadetto di Marina Paolo Imperiale

Si è svolta ieri, domenica 2 gennaio, presso la Chiesa Cristo Re, nel corso della S. Messa serale, la suggestiva cerimonia della “Benedizione dello Spadino” per il nostro giovane concittadino Paolo Imperiale, officiata dal giovane parroco don Antonio Tondi.

Benedizione e consegna dello Spadino a Paolo (accanto i genitori Loredana ed Elio) da parte di don Antonio

Paolo, figlio di Elio Imperiale e Loredana Fersini, è giovanissimo: è nato, infatti, il 26 luglio 2001… sotto il segno del Leone (per quanto mi riguarda, un Leone “gemello”… con 50 anni esatti in meno!).

Diplomatosi presso il Liceo Scientifico “L. Da Vinci” di Maglie, il giovane collepassese ha deciso di intraprendere la carriera militare quale Allievo Ufficiale di 1^ classe presso l’Accademia Navale di Livorno per il Corpo dello Stato Maggiore nella Marina Militare.

All’emozionante cerimonia religiosa erano presenti, oltre i genitori e i familiari, numerosi fedeli, il Presidente del gruppo A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Collepasso Maresciallo Antonazzo Fernando, che ha letto la “Preghiera del Marinaio”, e il Presidente emerito Luigi Fersini.

Da sin.: don Antonio Tondi, Paolo Imperiale, Fernando Antonazzo, Luigi Fersini

La cerimonia religiosa della tradizionale  benedizione dello “spadino” riveste una grandissima importanza e segna l’investitura ufficiale di un giovane cadetto di Marina e di tutti gli allievi ufficiali delle Forze Armate italiane.

LEGGI ANCHE  In pensione Giovanni Rollo, “pilastro” del Comune e “perno” dell’attività amministrativa

Il rito della benedizione dello Spadino si fa, infatti, di norma in tutte le chiese o parrocchie in cui ci sia un allievo cadetto ufficiale e, secondo l’antica tradizione, si dice che la donna che lo estrae dal fodero non tradirà mai il cadetto. Da qui l’usanza di farlo fare per la prima volta alla propria madre, in segno di benedizione e amore verso il figlio che ha deciso di intraprendere una scelta di vita e la professione nella Marina Militare o in altre Armi, motivo di orgoglio per tutta la famiglia.

Con la consegna dello spadino il giovane allievo viene riconosciuto ufficialmente parte integrante dell’Accademia Militare. Lo spadino, simbolo di appartenenza ad una scuola di formazione militare, rappresenta, infatti, un importante passaggio di tradizioni che si tramandano di generazione in generazione tra i frequentatori dell’Accademia Militare.

Lo spadino trae origine da un’antica tradizione marinara: era un’arma corta impiegata dai giovani ufficiali che, a bordo delle unità navali, non potevano svolgere agilmente il loro servizio utilizzando la lunga sciabola tipica della fanteria. Per essi fu creata, perciò, un’arma più corta della misura di una daga, ma con lama più snella, di dimensioni maggiori rispetto all’attuale spadino. Nel prosieguo dei tempi lo spadino divenne sinonimo di “giovane” o “allievo” ufficiale diffondendosi come tradizione anche tra le altre Armi.

Lo “Spadino” consegnato al cadetto ufficiale Paolo Imperiale

Lo spadino simboleggia, pertanto, l’impegno a serbare per sempre quei valori fondanti, quali onore, dignità, fedeltà, audacia, volontà, lealtà, fierezza e coraggio, che ogni cadetto è chiamato a rispettare ed onorare e ne suggella la completezza dello stato giuridico della stupenda uniforme storica dell’allievo.

LEGGI ANCHE  “Una persona alla volta” di Gino Strada: una riflessione radicale sull’abolizione della guerra e sul diritto universale alla salute

Un momento emozionante e fondamentale per la vita e la carriera del giovane Allievo Ufficiale Paolo Imperiale, modello ed esempio per tanti giovani suoi coetanei, al quale auguriamo una carriera lunga e brillante, piena di successi e di soddisfazioni per sé, la famiglia, la Marina e la società.

Congratulazioni, “Buon Vento” e ad maiora, Paolo!

Pantaleo Gianfreda


Spread the love
avatar dell'autore
Pantaleo Gianfreda